Abbiamo incontrato Carlo Conti durante la conferenza stampa di presentazione dei David di Donatello 2019 per fare il punto sui suoi progetti professionali futuri.
Di seguito l’intervista rilasciata dal conduttore al nostro sito maridacaterini.it
I David di Donatello premiano il cinema. Quale elemento la attrae maggiormente del grande schermo?
“Il cinema deve rilassarmi, mi piace la commedia all’italiana. Il mio film preferito è Amici Miei di Mario Monicelli. Mi piacciono ovviamente anche i film di Pieraccioni visto che vi partecipo, quasi sempre, con dei camei.”
Pieraccioni non le ha mai dato un ruolo più importante nei suoi film?
“Per carità. Lo sa che sarei un pessimo attore… ll mio mestiere è un altro.”
Lo spettacolo teatrale, con Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello, invece ha avuto molto successo…
Il merito è della complicità esistente tra noi che alleggerisce lo stato d’ansia sempre presente prima di salire sul palco. L’esperienza teatrale ci ha fatto anche dimagrire perchè non si mangia più… Un tempo dopo lo spettacolo andavamo a cena, ora con l’avanzare dell’età, andiamo direttamente a dormire!”
Quando riparte la nuova edizione de La Corrida?
“Riprenderà il 29 marzo.”
Ci saranno delle novità?
“Sono previste 8 puntate e spero di divertirmi molto. Oltre ai consueti dilettanti allo sbaraglio non mancherà il famoso semaforo. Al mio fianco ci sarà nuovamente Ludovica Caramis, l’orchestra con Pinuccio Pirazzoli mentre la regia è di Maurizio Pagnussat.”
Condurrà di nuovo anche i Wind Music Awards?
“Per ora so solo che devo condurre I David di Donatello e La Corrida…”
Si parla di una sua eventuale conduzione al Festival di Sanremo 2020…Le piacerebbe essere di nuovo sul palco dell’Ariston?
“No assolutamente.Dopo aver condotto tre Festival uno dopo l’altro, validi dal punto di vista musicale e degli ascolti, è meglio desistere. Inventare sempre contenuti diversi non è facile, ho condotto tre edizioni meravigliose e per ora mi godo questi successi…Poi del doman non v’è certezza.”
A suo figlio Matteo che musica piace?
“Adora Francesco Gabbani. Dopo due anni ascolta ancora Occidentali’s karma!”
Quali canzoni le sono piaciute dell’ultima edizione del Festival di Sanremo?
“A dire la verità ho seguito poco il Festival, però mi è piaciuto Simone Cristicchi. Avendo poi un nonno livornese ho apprezzato il brano “Nonno Hollywood” di Enrico Nigiotti.
Consiglierebbe a Baglioni una terza conduzione?
“Certo. Ha già dimostrato di averne realizzate due di successo.”
Qual è secondo lei il metodo di votazione più giusto per i brani che gareggiano?
“Sinceramente non so se esista un metodo giusto. Penso sia fondamentale saper comporre bene la giuria di qualità. Anche la giuria demoscopica e la sala stampa svolgono un ruolo molto importante. Poi si sa che le sorprese fanno parte del gioco. Ricordo che nel Festival di Sanremo 2017, davano per favorita Fiorella Mannoia (con il brano Che sia benedetta) e alla fine ha vinto Gabbani. Sono le vendite che approvano o meno il risultato finale.”
Ha iniziato la carriera come intrattenitore alla Radio. E’ stata per lei una palestra valida?
“La Radio è stata per me importantissima e mi ha consentito di diventare quello che sono oggi. Per me rappresenta la partenza di tutto. Nell’ epoca delle radio private, quando ho iniziato io, stavo lì con il microfono ed il giradischi a chiacchierare per ore per il gusto di mandare in onda il programma musicale, senza preoccuparmi di quante persone mi stessero ascoltando.”
La Radio è utile per chi vuole dedicarsi alla televisione?
“Direi proprio di si, è fondamentale per la voce. Pensiamo alla generazione di conduttori come me, Amadeus, Gerry Scotti, Fiorello e tanti altri: tutti veniamo da quel mondo meraviglioso”.