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Questa volta i capelli di Lorella, da biondi torneranno neri per vestire i panni di Turandot, La Regina di ghiaccio, il musical tutto italiano scritto e diretto da Maurizio Colombi, che andrà in scena in “prima nazionale” al Teatro Brancaccio di Roma dal 2 al 26 marzo. Una nuova sfida che prende le mosse dalla fiaba persiana da cui nacque la Turandot di Giacomo Puccini, il tutto però adattato al gusto di tutto il pubblico, che va dai più piccoli ai grandi, insomma uno spettacolo per famiglie. Infatti l’opera diventa una fiaba pop, con omaggi alle arie pucciniane, con un finale diverso (ricordiamo a chi non lo sappia che la Turandot fu l’ultima opera di Puccini che rimase incompiuta a causa della sua prematura morte), con personaggi creati ad hoc come le tre streghe Tormenta, Gelida e Nebbia, i consiglieri Ping, Pong, Pang, la Dea della Luna Changé, e il Dio del Sole Yao. Abbiamo incontrato la Cuccarini.
Potrebbe essere previsto un nuovo show per lei, con o senza la Parisi?
“Non penso di fare un altro varietà con Heather, quello è stato un caso eccezionale, la Rai ci voleva rivedere insieme, ma non credo ci siano proprio i presupposti per un futuro show insieme.
Scartata la Parisi con chi le piacerebbe gestire un programma?
Mi piacerebbe lavorare con Fiorello, ma anche prendere parte ad un programma corale tutto al femminile, A un’esperienza televisiva io non dico mai di no, a prescindere, purché siano progetti dove la mia presenza abbia un senso”.
Lorella, parliamo de La Regina di ghiaccio
“Sicuramente il successo di Rapunzel, visto da 160.000 spettatori, ha spinto gli autori a scrivere un altro musical made in Italy in stile Broadway, però. Sono convinta che il pubblico rimarrà a bocca aperta. Rispetto a Rapunzel questo spettacolo è più maturo, è adatto ai maschietti, alle femminucce, agli adulti, perché c’è un omaggio al mondo dell’opera e alla nostra straordinaria cultura. Ho ancora tantissima voglia di mettermi in gioco, di provare, cambiare. La parte più bella del nostro mestiere è proprio alzare sempre più l’asticella dei nostri limiti”.
Cosa fa questa Turandot, questa regina glaciale, che lei interpreta?
“Turandot è una regina cinica che è sotto incantesimo, che si diverte a fare indovinelli ai suoi pretendenti e a chi sbaglia fa tagliare la testa. Ma un giorno si presenterà il principe Calaf, interpretato da Pietro Pignatelli, e allora il suo cuore di ghiaccio si riscalderà”.
Progetti futuri già concretizzati?
“Dal 3 marzo è in arrivo un nuovo cd per la Warner con la rivisitazione delle sigle cantate in tanti anni di Tv, più gli inediti Cento e Il Mio viaggio da Buona Domenica a Domenica In e un medley live tratto da Nemicamatissima. Stiamo lavorando, poi, ad un debutto nella prosa con una commedia contemporanea”.