Ecco l’intervista che ha rilasciato al sito www.maridacaterini.it.
Come sono attualmente i rapporti con suo padre in Un posto al sole?
«Vittorio vuole molto bene al papà che di carattere è fondamentalmente buono ma alquanto invadente. Il mio personaggio non interagisce molto spesso con il padre perché ha una sua esistenza piena di impegni e di progetti da realizzare».
Come ha elaborato la nascita del fratellino?
«Vittorio è stato felice di questo evento, ha considerato la nascita di Lorenzo come un fatto nuovo che non deve inficiare e mettere a rischio la sua libertà. E questo non potrà mai accadere perché Vittorio ha 21 anni e Lorenzo invece ha solo 8 mesi».
Chi è invece Amato D’Auria?
«Intanto sottolineo di essere presente nel cast di Un posto al sole da quando avevo solo 7 anni. Già allora guardavo la soap opera ed ho cominciato ad amare il mondo dello spettacolo guardando il film Zorro, interpretato da Antonio Banderas. Adesso ho conseguito il diploma al liceo scientifico e frequento l’università Federico II di Napoli. Sono iscritto alla Facoltà di lettere moderne».
Ci ricorda che bambino era Vittorio nei primi tempi della sua partecipazione ad UPAS?
«Inizialmente era un bambino tranquillo, poi ha avuto dei problemi con i compagni, è stato un po’ bullizzato ed è cresciuto diventando immediatamente indipendente. Adesso è molto più maturo ed attento alla realtà che lo circonda. Attualmente Vittorio è fidanzato con Alessandra».
Ci svela come si evolve il futuro di Vittorio?
«Posso dirle che caratterialmente e professionalmente Vittorio subirà un cambiamento. Sta facendo delle scelte che avranno conseguenze importanti ed esiti non sempre positivi».
Parliamo adesso di lei. Quali sono i suoi interessi nella vita?
«Oltre ad essere attore suono il pianoforte e la batteria. In questo periodo sto lavorando per formare un gruppo. Sono appassionato di sport, in particolare di Judo e soprattutto di scherma medievale che è un’arte nazionale alla quale mi sto dedicando con sempre maggiore attenzione».
«In effetti è proprio così. Devo decidere se diventare un musicista, un compositore oppure un linguista magari però fuori dai confini nazionali. Oppure dovrò decidere se insegnare scherma medievale».
In tutti questi progetti c’è anche la continuazione della professione di attore?
«Anche su questo aspetto dovrò decidere. Non posso negare di aver lavorato sui set delle fiction più importanti, tra le quali ad esempio Sangue caldo con Gabriel Garko e più recentemente sono stato protagonista di un lungometraggio. Inoltre sono stato anche sul set di Don Matteo 7 in un ruolo di puntata».
Però la professione di attore le ha dato la grande notorietà. Ne è soddisfatto?
«Non amo la popolarità soprattutto quando viene considerata dagli altri in maniera negativa. Voglio dire che quando le persone mi incontrano per strada e mi riconoscono, io sono felice. Ma non sempre accade che si comportino in maniera corretta ed educata».