L’appuntamento d’esordio va in onda questa sera alle 23:45 su Rai 1. È la prima delle sei puntate previste per l’estate 2019. La giornalista del Tg 1 ha anticipato i contenuti del programma.
Ecco l’intervista rilasciata al sito www.maridacaterini.it.
Ci anticipa quali sono i contenuti della prima puntata in onda questa sera?
«Ci occuperemo di esaminare come le nuove tecnologie legate ad internet possano modificare la nostra vita e produrre addirittura delle trasformazioni radicali nei rapporti sociali. In questa terza edizione cerchiamo di passare dall’innovazione del prodotto alla innovazione del processo che porta al prodotto».
Si spieghi meglio
«Significa che invece di parlare di quanto è evidente agli occhi di tutti, tentiamo di scoprire quello che c’è dietro nei nuovi processi tecnologici. Inoltre vogliamo far partecipare i cittadini al processo del gaming. Infatti la prima puntata del programma è dedicata proprio ai videogame e ad altri importanti argomenti».
Può anticiparli?
«Negli altri appuntamenti ci occuperemo dei sistemi complessi, del libero arbitrio, del sesso, della salute e dell’intelligenza artificiale. Ad esempio per quanto riguarda il settore della salute cercheremo di impegnare nello sport anche le persone impossibilitate a farlo. Avverrà naturalmente attraverso il videogioco. Lo dimostreremo nella puntata di questa sera».
Nell’appuntamento dell’8 agosto avrete ospiti?
«Sì, tra gli altri il fondatore di Huawei. Nelle altre puntate, ad esempio, andremo in Finlandia e successivamente in Israele. Ci occuperemo anche delle relazioni dell’uomo con le bambole robotiche. Per inciso ricordo che è stato un italiano ad ideare il primo software che trasforma una bambola robotica in una moglie».
Il linguaggio di Codice, e in particolare delle tecniche digitali, è in continua evoluzione…
«In effetti non può essere diversamente perché la tecnologia è in perenne cambiamento. Noi non vogliamo spiegare l’innovazione, perché già siamo nel mondo dell’innovazione, ma vogliamo far conoscere al pubblico come utilizzare le nuove tecnologie nella maniera appropriata. Ad esempio molti anni fa ogni volta che nel telegiornale si parlava di Internet era necessario spiegare che cosa fosse».
C’è la possibilità che Codice possa approdare anche nella stagione autunno-inverno?
«Potrebbe accadere. Ma l’importante è che tutte le edizioni finora realizzate siano sempre presenti su Raiplay. Sappiamo che sono state consultate anche da prestigiose università e persino dal team della Ferrari».
Quanto tempo impiega per preparare le puntate annuali?
«Posso dire che quest’anno abbiamo iniziato il 15 maggio. Ma avevamo già le idee chiare su quanto doveva essere realizzato. Voglio sottolineare che Codice è un prodotto girato interamente all’interno della Rai e obbedisce alla missione di servizio pubblico dell’azienda».
Ha un progetto che vorrebbe realizzare in futuro?
«Mi piacerebbe realizzare una serie incentrata sui principali argomenti delle tecnologie digitali. Oppure portare in prima serata tali tematiche».
Come è nata la sua passione per il mondo digitale?
«In effetti sono già 10 anni che me ne occupo e posso affermare di aver intuito con anticipo quanto sarebbero stati importanti nella moderna società. Intanto al Tg1, oltre alla conduzione, mi occupo sempre di reportage sulle tecnologie digitali».