Questa sera giovedì 26 settembre lo showman nazionale presenta un lungo programma della durata di tre ore dal titolo No, non è la BBC.
É stato il direttore di Rai 2 Carlo Freccero a chiedere allo showman nazionale di realizzare questa serata unica e speciale. L’appuntamento è alle 21:00 sulla seconda rete.
Abbiamo incontrato Renzo Arbore nell’immediata vigilia dell’esordio. Questa è l’intervista rilasciata al sito maridacaterini.it.
Come è nata l’idea di un omaggio a Gianni Boncompagni?
«Io e Gianni siamo stati amici fin dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti. Eravamo ambedue in Rai per sostenere un esame e diventare maestri programmatori di musica alla radio. Iniziò subito una grande amicizia che purtroppo è stata stroncata dalla morte di Gianni lo scorso 16 aprile 2017. Il programma di questa sera sarà anticonvenzionale e sicuramente sarebbe piaciuto a Gianni perché nel corso della sua vita personale ed artistica è sempre stato un rivoluzionario e un dissacratore, nel senso più nobile dei due termini».
Dunque sarà un programma al di fuori degli schemi tradizionali?
«Certamente. In tre ore di show abbiamo rievocato tutta la genialità di Boncompagni e messo in evidenza le trasmissioni da noi realizzate insieme. Si parte da Alto gradimento per ripercorrere tutti gli anni ’60 e ’70 e arrivare agli ultimi capolavori da lui realizzati. Un nome per tutti: Macao andato in onda su Rai 2 circa 20 anni fa con la conduzione di Alba Parietti».
Ci saranno ospiti che racconteranno Boncompagni?
«La prima in assoluto è Raffaella Carrà che ha avuto un lungo fidanzamento con Gianni. E questa sera rivelerà dei lati inediti della sua personalità. Naturalmente è molto importante il contributo delle Teche Rai».
Altri ospiti oltre la Carrà?
«Ci saranno tutte le figure femminili da lui scoperte. e tra queste Ambra Angiolini, Sabrina Impacciatore, Claudia Gerini e Lucia Ocone. Ma parleranno anche Giancarlo Magalli, Fabio Fazio e Piero Chiambretti. Le Teche Rai presenteranno tutti i principali programmi di cui siamo stati protagonisti io e Gianni».
Barbara Boncompagni le ha dato una mano nella realizzazione di No, non è la BBC?
«Certamente, lei è stata anche autrice. Confesso di essere molto emozionato perché ho visto letteralmente nascere Barbara, la figlia di Gianni. Mi lega a lei un rapporto quasi paterno».
Sta continuando i concerti con l’Orchestra Italiana?
«Durante l’estate siamo stati dappertutto, abbiamo girato l’Italia da nord a sud. Al momento abbiamo realizzato oltre 1600 concerti in Italia e nel mondo, facendo così conoscere la canzone napoletana a livello internazionale».
Perché è così importante per lei la canzone napoletana?
«Perché è stata in grado di esprimere oltre al sentimento d’amore tradizionale anche, e soprattutto, ironia, leggerezza ed umorismo. È diventata così importante che ho intenzione di chiedere all’UNESCO di considerarla come patrimonio dell’umanità. Un passo importante che gli artisti napoletani di sempre meritano a pieno titolo».
Come va il suo canale renzoarborechannel.tv?
«Mi sto dedicando al web con molta attenzione. Attraverso il mio canale web sto realizzando una vera e propria ricerca degli eventi e dei personaggi più singolari. E desidero successivamente portarli su una tv generalista. Credo che il pubblico più adulto, non assuefatto a navigare su internet, debba conoscere quanto il web produce quotidianamente».