Indice dei contenuti
- 1 Come è nata l’idea di raccontare le operazioni di una vera caserma dei Carabinieri?
- 2 Praticamente come si sono svolte le riprese?
- 3 Quali sono i problemi affrontati nella prima puntata?
- 4 Quali sono le truffe più frequenti?
- 5 Gli altri casi di cui occuperete?
- 6 Vi siete occupati anche di violenza domestica?
- 7 L’operazione più pericolosa?
- 8 Qualche caso invece più semplice?
- 9 Seguite anche la vita privata dei Carabinieri?
- 10 Di che si tratta?
Come è nata l’idea di raccontare le operazioni di una vera caserma dei Carabinieri?
È stato il parere congiunto dei vertici Mediaset e dell’Arma dei Carabinieri. Spesso infatti la figura del Carabiniere viene considerata statica perché i cittadini non conoscono le operazioni a cui sono chiamati. Dopo la messa in onda i vertici dell’Arma hanno visto il prodotto finito e sono rimasti molto soddisfatti.
Praticamente come si sono svolte le riprese?
Al lavoro con me c’erano tre film-maker ed un addetto alle immagini. Noi siamo stati materialmente presenti sulle gazzelle dei Carabinieri nel corso delle operazioni da compiere. Abbiamo cioè vissuto con loro tutte le emozioni di quanto avveniva.
Quali sono i problemi affrontati nella prima puntata?
Innanzitutto mostreremo alcune truffe ad anziani. Tranelli che sembrano inverosimili, fatti alle spalle di persone che sono perfettamente in grado di ragionare e culturalmente validi. Ma i truffatori sono così abili da indurli in errore e quindi farsi consegnare soldi e gioielli.
Quali sono le truffe più frequenti?
A noi ne sono capitate due: quella in cui l’anziano viene avvertito di una fuga di gas e l’altra in cui il truffatore riferisce alla vittima designata che un figlio ha bisogno di soldi. Non solo ma nella serie noi spieghiamo anche il motivo per cui molto spesso gli anziani non denunciano le truffe: temono il giudizio dei figli dinanzi ai quali possono apparire non in grado di ragionare. In questo senso offriamo un vero e proprio servizio pubblico.
Gli altri casi di cui occuperete?
Molti sono casi di cyber bullismo. Seguendo i carabinieri che si interessavano di ragazzi bullizzati, ci siamo resi conto di come le forze dell’ordine siano preparate e in grado di affrontare dal punto di vista psicologico tali delicate situazioni. Si tratta di veri e propri professionisti, laureati con gli strumenti adatti per avvicinare i ragazzi e dare loro anche consigli preventivi. Ad esempio postare le proprie foto il meno possibile, perché i social network possono essere uno strumento deleterio.
Vi siete occupati anche di violenza domestica?
Certamente, abbiamo seguito molti casi di donne che erano state soggette a stalking da parte dei propri compagni. I Carabinieri sono riusciti a portarle in centri di protezione dopo che compagni ed ex fidanzati avevano minacciato la loro incolumità ad esempio anche bruciando le loro automobili.
L’operazione più pericolosa?
È stata un’operazione antidroga che è partita con la denuncia di un tentato omicidio. I carabinieri stavano seguendo due extracomunitari che avevano minacciato un loro concorrente troppo presente sul mercato dello spaccio di droga. Quando i due extracomunitari sono stati arrestati, a pochi chilometri dalla loro abitazione è stato trovato un quantitativo di cocaina di oltre 20 kg. In una sola indagine dunque sono state scoperte due realtà delinquenziali.
Qualche caso invece più semplice?
Le posso ad esempio menzionare il salvataggio di un povero cane in difficoltà, la cui padrona era letteralmente disperata.
Seguite anche la vita privata dei Carabinieri?
Certamente. In questo modo i telespettatori riescono a conoscerli anche dal punto di vista personale. Quasi tutti sono molto giovani ed hanno le proprie famiglie. Uno di essi, il tenente del gruppo radiomobile, aveva da poco avuto un figlio che, ci ha detto, riusciva a vedere soltanto alle quattro di notte. Occasione in cui poteva finalmente dargli l’unico biberon della giornata. Ma c’è di più.
Di che si tratta?
Abbiamo constatato come tutti i carabinieri tengono rigorosamente la propria famiglia al di fuori del lavoro che compiono.