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Gianmarco Tognazzi è il narratore del docu-film su Vittorio Occorsio. Lo abbiamo incontrato.
Come è nato il progetto?
Avevo già lavorato con Gloria Giorgianni, la produttrice del docu-film, e conoscevo bene anche Gianfranco Perrone uno degli autori del soggetto e della sceneggiatura. Mi ha catturato soprattutto il valore etico e civile del progetto e dei personaggi.
Quale sarà il suo ruolo specifico?
Io racconterò tutto quanto accade naturalmente puntando l’attenzione sul giudice Occorsio che si occupa del golpe borghese e nell’aprile del 1976 fu il primo magistrato ad occuparsi della prima loggia massonica segreta P2. Fu anche il primo ad indagare sui rapporti tra il terrorismo neofascista, la massoneria e gli apparati deviati dello Stato. Occorsio fu ucciso la mattina del 10 luglio del 1976 e la rivendicazione dell’attentato fu firmata da Ordine Nuovo. Per il suo delitto è stato condannato come esecutore materiale Pierluigi Concutelli ma i mandanti non sono stati mai identificati.
Lei è anche in tournée con lo spettacolo “Guardiana”. Avrà altre tappe estive?
Lo spettacolo di musica e poesia “Guardiana” è in tournée dallo scorso 21 febbraio. Ci saranno sicuramente molti altri luoghi dove ci fermeremo. La tournée è prevista fino all’autunno. “Guardiana” dura soltanto 55 minuti, è uno spettacolo scritto e interpretato da me e Francesca Merloni con le musiche originali del pianista Remo Anzovino. Al centro della piéce c’è la contrapposizione poetica e narrativa tra l’io femminile e l’io maschile. La caratteristica è il monologo duplice di 2 persone che si amano e che cercano le parole per sublimare il loro sentimento.
Altri progetti professionali?
In autunno sarà nelle sale il film “Non c’è campo” con la regia di Federico Moccia. Nel cast accanto a me ci sono Vanessa Incontrada, Mirko Trovato (ex Braccialetti Rossi), Serena Iansiti (ex “I Bastardi di Pizzofalcone” e “Le tre rose di Eva“). La trama è rivolta soprattutto ad un pubblico giovane. Infatti si parla di una classe gli studenti perennemente incollati al loro smartphone. Quando si recano in gita scolastica in un posto nel quale il cellulare non prende, si trovano ad affrontare una situazione completamente differente da loro vivere quotidiano. Vedremo quali sono le loro reazioni.
Quali sono i libri che hanno segnato la sua educazione letteraria?
Non sono un grande lettore, amo i libri, vorrei leggerli, ma mi manca il tempo. Sono costretto a leggere sceneggiature e progetti di lavoro. Lo spazio durante il mio tempo libero. Quel poco che mi rimane lo trascorro sempre con la mia famiglia.
Ma c’è un libro che l’ha segnata particolarmente?
Sì, si tratta de “Il Profumo” di Patrick Suskind, un testo che affronta la miseria umana attraverso gli odori. E’ proprio l’olfatto il protagonista principale delle pagine nel quale l’autore racconta una storia drammatica e anche folle. Il protagonista è Jean-Baptiste Grenouille, una creatura rifiutata da tutti, persino dalla madre che lo abbandona appena lo ha partorito. Crescendo si trova a constatare di avere un olfatto talmente fine da diventare in poco tempo un maestro profumiere eccezionale. Il libro lascia il segno con i suoi personaggi atroci e offre spunti di riflessione.