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Flavio Insinna conduttore di Prodigi la musica è vita, confessa che tornerebbe subito a recitare in Don Matteo. Ma questo desiderio, purtroppo, non si avvera. Il conduttore di L’Eredità torna in prima serata il 13 novembre su Rai 1 accanto a Serena Autieri e la piccola Giulia vincitrice della passata edizione del programma.
L’evento, che unisce musica e solidarietà, è finalizzato a sostenere la raccolta fondi dell’UNICEF. E’ possibile donare 2 euro con SMS e 5 o 10 euro da rete fissa al numero 45525.
Flavio Insinna, riuscito a riconquistare la dignità professionale perduta dopo le rivelazioni di Striscia la notizia, è per il secondo anno al timone dell’Eredità dopo aver preso il posto di Fabrizio Frizzi.
Abbiamo incontrato Flavio insinna nella sede romana dell’UNICEF in occasione della conferenza stampa di Prodigi.
Flavio Insinna conduttore Prodigi e L’Eredità su Ra1- intervista
Ecco l’intervista che Flavio Insinna conduttore di Prodigi e L’eredità ha rilasciato a maridacaterini.it
Insinna, qual è per lei il significato di UNICEF?
“E’ un’associazione a cui sono legato da diversi anni. Penso che non si possa rimanere insensibili di fronte alle storie che riguardano i bambini, soprattutto quelli meno fortunati che spesso vivono in condizioni molto difficili.”
Ci dà qualche anticipazione su ciò che vedremo durante la puntata di Prodigi?
“Il pubblico conoscerà nove piccoli artisti che sono stati selezionati con cura, criterio e professionalità. Ad esempio c’è un ragazzo che suona l’arpa in maniera magistrale. Poi conosceremo la storia di un fratello e di una sorella innamorati della danza.
A causa delle difficoltà economiche i genitori non potevano più permettersi di mandarli tutti e due a scuola. Così la sorella ha scelto di lasciare per permettere al fratello di continuare a ballare.
Prodigi rappresenta un’occasione per valorizzare il vero talento. Non viene messo in palio un contratto discografico ma una borsa di studio per permettere ai ragazzi di continuare a coltivare la propria passione.”
Flavio Insinna e l’ipotesi di Amici di Maria De Filippi
Insinna si sofferma su l’ipotesi Amici di Maria De Filippi che appare fruibile solo se collegata all’UNICEF.
E se la Rai decidesse di realizzare una sorta di “Amici di Flavio Insinna” con i talenti di Prodigi?
“Se l’ipotetico talent lo abbiniamo all’UNICEF dovremmo farlo tutti l’anno perché ancora oggi in alcune parti del mondo le persone vivono in condizioni disperate. Ci sono più guerre, più fame, più malattie, più dolore, più bambini abbandonati rispetto allo scorso anno.
Per il resto bisognerebbe chiederlo direttamente alla Rai (Ride). Stare con dei giovani talenti restituisce l’entusiasmo che nel corso della vita rischi di perdere a causa del lavoro, della fatica e dell’età. I ragazzi stanno vivendo la gara nella maniera giusta ed è meraviglioso osservarli mentre si incoraggiano a vicenda durante le prove. Essendo giovanissimi, avranno tutto il tempo per affrontare le competizioni ed i provini.”
Flavio Insinna – Il ricordo di Fabrizio Frizzi
E’ per il secondo anno al timone dell’ Eredità, che significa aver preso il posto d Fabrizio Frizzi?
“Quando ho preso le redini del game show ero consapevole che non sarebbe stato facile sostituire Fabrizio. Era un uomo straordinario ed è sempre nella mia testa e nel cuore. Ho scelto appositamente di prendere il suo camerino per sentirlo vicino. La sua foto è appesa sulla porta dello studio dell’Eredità e lungo tutti i corridoi della DEAR perché, oltre ad essere stato un egregio showman, tutti lo hanno amato tanto.
Ti racconto un aneddoto che è accaduto recentemente: qualche giorno fa fuori da un teatro, una ragazza mi ha aspettato per consegnarmi un regalo. Era il pupazzo Woody, personaggio doppiato da Fabrizio in Toy Story.”
Anche lei ha l’ansia degli ascolti che registra l’Eredità?
“Registrare ascolti alti o bassi è il rischio del nostro mestiere. Io ogni mattina non verifico gli ascolti dell’Eredita bensì quelli del TG1. Se il telegiornale è andato bene, significa che siamo stati bravi a fare da traino. L’Eredità, per fortuna, è un format che funziona perché ci lavorano gli autori di Carlo Conti; che sono poi gli stessi di Prodigi. Sono dei grandi professionisti che lavorano con passione e dedizione.”
Flavio Insinna conduttore, gli altri progetti professionali e l’abbandono definitivo di Don Matteo.
Una curiosità: tornerà a recitare nella dodicesima stagione di Don Matteo nei panni del capitano Anceschi?
“No assolutamente. Sono molto affezionato a questa fiction perché è stata una splendida esperienza. Ho recitato nelle prime cinque stagioni di Don Matteo e lì ritrovo tanti amici e colleghi. Se un giorno i produttori dovessero chiamarmi andrei a piedi fino a Spoleto.”
Quali sono i suoi progetti futuri?
“Per ora i miei progetti futuri sono L’Eredità e Prodigi. Se l’esperienza con la Rai finisse domani, sarebbero 32 anni di grazie perché avevo 21 anni quando ho cominciato questo mestiere. Mio padre faceva il medico e non conosceva neanche un elettricista al cinema. Ho costruito da solo la mia carriera con tanto studio ed impegno, frequentando la scuola di Gigi Proietti ed imparando da Nino Frassica sul set di Don Matteo.”