Indice dei contenuti
- 1 “Petrolio” venerdì torna a Pompei città da cui è iniziato il ciclo quattro anni fa. Quali cambiamenti ci sono stati?
- 2 Quali sono le immagini esclusive che mostrerete?
- 3 Il titolo dello speciale è Petrolio nel Golfo. Ce ne spiega meglio il significato?
- 4 Andrete poi anche a Ercolano?
- 5 Di che tesoro si tratta?
- 6 Le istituzioni locali si sono dimostrate collaborative per una valorizzazione del territorio?
- 7 Petrolio dunque vuole contribuire alla valorizzazione dell’Italia.
Lo abbiamo incontrato per parlarci della puntata speciale e della “mission” di Petrolio.
“Petrolio” venerdì torna a Pompei città da cui è iniziato il ciclo quattro anni fa. Quali cambiamenti ci sono stati?
Noi abbiamo portato all’attenzione del pubblico i gravi problemi che allora aveva la città di Pompei. Abbiamo puntato i riflettori su una realtà degradata che oggi è profondamente migliorata. Il nostro ritorno a Pompei documenta il grande lavoro che è stato fatto sugli scavi, e mostra la riapertura di case tenute chiuse per molti anni e, novità esclusiva, mostreremo delle immagini inedite di alcuni locali. Pompei rappresenta in maniera universale, il nostro Paese all’estero.
Quali sono le immagini esclusive che mostrerete?
I telespettatori potranno assistere alle emozionanti fasi del ritrovamento nei pressi di Porta Stabia a Pompei, di una tomba monumentale in marmo con la più lunga epigrafe funeraria ritrovata. Ascolteremo le dichiarazioni del direttore generale del parco archeologico di Pompei, Massimo Sanna che racconterà episodi inediti su come si svolgeva la vita sociale a Pompei. Racconteremo particolari sui giochi dei gladiatori e sui banchetti che si tenevano. Parleremo anche dell’assurda situazione di alcuni custodi di questi luoghi che vengono sottopagati ma ciononostante compiono con scrupolo il proprio dovere.
Il titolo dello speciale è Petrolio nel Golfo. Ce ne spiega meglio il significato?
Visiteremo uno dei luoghi più rappresentativi del patrimonio culturale e delle contraddizioni del nostro paese: il Golfo di Napoli. Perciò questa puntata l’abbiamo chiamata “il petrolio nel Golfo” che può essere ad esempio rappresentato delle ville del Miglio d’Oro. Da Capo Miseno fino a Baia scopriremo la bellezza delle grandi ville romane attualmente sommerse dal mare. Erano una sorta di Beverly Hills dell’antichità. Andremo dai Campi Flegrei al Vesuvio e documenteremo come tutto questo patrimonio artistico potrebbe essere un vero e proprio antidoto contro la criminalità organizzata. Non solo ma una tale ricchezza può essere l’ancora di salvezza contro il degrado e l’abusivismo.
Andrete poi anche a Ercolano?
Visiteremo questa cittadina della Campania che oscilla tra criminalità e ricchezze architettoniche del passato. La valorizzazione di questi luoghi creerebbe un indotto economico con molti posti di lavoro. I privati ad esempio sono interessati a sponsorizzare ed a valorizzare un patrimonio culturale unico. Ad esempio ad Ercolano si vorrebbe realizzare un museo la cui costruzione sarà affidata a Renzo Piano. La città, tra l’altro, possiede un grandissimo tesoro nascosto.
Di che tesoro si tratta?
Quando avvenne l’eruzione del 79 dopo Cristo i cittadini che fuggivano presero tutti i loro beni consistenti in gioielli che noi questa sera faremo vedere in esclusiva. Questo tesoro è nascosto in un luogo segreto. Inizialmente era stato addirittura trafugato dalla camorra ma fortunatamente fu ritrovato.
Le istituzioni locali si sono dimostrate collaborative per una valorizzazione del territorio?
Intanto a Pompei la situazione degli scavi è risanata, ma intorno alla zona della città vecchia c’è ancora molto da fare. Complessivamente abbiamo sempre trovato collaborazione e siamo riusciti a superare alcune reticenze iniziali.
Quale altro aspetto l’ha colpita nel viaggio che vedremo il 28 luglio?
Sono rimasto particolarmente affascinato dalla linea ferroviaria che unisce tutti i comuni intorno al Vesuvio e che prende il nome di Circumvesuviana. Nata intorno alla fine del 1800, oggi attraversa una zona, a poca distanza da Pompei dove sono state indivuduate e portate alla luce ville sub urbane di notevole interesse archeologico. Tra queste, nel comune di Torre Annunziata, quella di Oplonti, residenza di vacanza di Poppea. Purtroppo Oplonti è poco conosciuta a livello internazionale. Inoltre il treno circumvesuviano passa a poca distanza dalla Villa La Ginestra dove soggiornò Giacomo Leopardi e compose la celebre lirica. La stazione, nei pressi della villa, si chiama proprio “Leopardi” in omaggio al poeta.
Petrolio dunque vuole contribuire alla valorizzazione dell’Italia.
Operiamo in sintonia con la mission del servizio pubblico della Rai per fornire un’informazione corretta e differenziata. In quattro anni il programma è riuscito a dare un contributo positivo alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale puntando i riflettori su luoghi precedentemente poco noti e spronando le autorità competenti a puntare sul “petrolio” che abbiamo e attende solo di essere portato alla luce. In quest’ottica abbiamo realizzato un accordo con Artè e creato una factory a basso costo interna all’azienda.