Martina Attili è la guest star di Jams 2. I telespettatori ricordano la Attili per la sua partecipazione a X Factor 2018. In quell’occasione conquistò visibilità grazie anche al motivo da lei interpretato: “Cherofobia“.
Nella seconda stagione di Jams invece Martina Attili interpreta il ruolo di sé stessa. Fa parte della commissione giudicatrice di un concorso musicale. Si tratta di un contest nel quale i ragazzi, divisi in squadre, dovranno comporre testi in rima. Jams 2 in questa stagione si occupa della piaga sociale del bullismo e del cyberbullismo.
La seconda stagione è in onda da lunedì 16 marzo in prima serata su Rai Gulp. In totale sono 20 episodi inediti.
Ecco intervista rilasciata al sito www.maridacaterini.it.
Jams 2: intervista a Martina Attili
Come è nata la sua partecipazione nella serie di Rai Gulp?
«Io sono molto sensibile alla piaga del bullismo, un’esperienza che può avere anche conseguenze tragiche. Sono certa che approfondire questa problematica sarà utile soprattutto alla fascia di pubblico preadolescenziale».
Anche lei è stata vittima di bullismo?
«Purtroppo sì. È accaduto quando ero alle scuole elementari. Ho dovuto persino cambiare istituto. Fortunatamente sono riuscita a superare quel periodo drammatico, aiutata da genitori e amici».
La sua esperienza ad X Factor 2018 è stata positiva?
«Io ho avuto successo grazie al inedito Cherofobia. Sono rimasta in contatto con tutti i protagonisti del talent show, soprattutto con Manuel Agnelli alla cui categoria di giovani artisti io appartenevo. Sono stata eliminata alla semifinale, ad un passo dal mio sogno».
Come è cambiata la sua vita?
«Sono riuscita a trasformare la mia passione in lavoro. Adesso tutti mi conoscono e ne sono estremamente felice. Sono cresciuta ma non sono cambiata. I miei valori rimangono gli stessi».
Che tipo di scuola ha frequentato?
«Ho superato la maturità linguistica studiando inglese, francese e spagnolo. Naturalmente ho dovuto cambiare la mia modalità di studio. Non potendo frequentare la scuola mi sono presentata agli esami da privatista».
Quali sono i suoi ultimi lavori musicali?
«Ho pubblicato un disco di cover. È in cantiere un altro disco tutto di inediti scritto da me, sia per i contenuti che per le musiche».
Lei ha recitato anche in alcune fiction. Significa che si divide tra il canto e la recitazione?
«Io desidero che il canto sia il mio lavoro. Sono stata ad esempio nel cast di Un medico in famiglia e in Che Dio ci aiuti, ma solo come comparsa. Invece a teatro sono molto più attiva».
Ha in cantiere un prossimo spettacolo?
«Se tutto va bene come ci auguriamo, il 24 maggio sarò al Teatro Olimpico con Bulloman organizzato dal Centro Nazionale Italiano contro il Bullismo. È uno spettacolo fatto dai ragazzi per i ragazzi».
A proposito di ragazzi che consiglio darebbe ai suoi coetanei in questo periodo di emergenza sanitaria?
«Consiglio a tutti di prenderci cura di noi stessi. Restiamo a casa e troviamo in questa restrizione i lati positivi. Per noi ragazzi probabilmente il coronavirus potrebbe avere conseguenze minori. Ma per altri no. È questa l’occasione per dimostrare che siamo una generazione di giovani responsabili. Mi rivolgo soprattutto a coloro che finora non hanno rispettato le regole».
Ci parla della sua famiglia?
«Ho due fratelli di 25 e 5 anni. Ed ho con loro un rapporto ottimo. Lo stesso rapporto di stima ed amicizia ho con i miei genitori».
I suoi coetanei la troveranno su Tik Tok?
«Assolutamente no. Considero questo social un centro di narcisismo nazionale. Invece sono molto attiva su tutti gli altri social network».