Maurizio Costanzo arriva su Rai 2 con un programma omaggio alla tv pubblica il cui titolo è Rai: Storie di un’italiana. L’appuntamento in otto puntate è stato proposto dal giornalista al direttore di rete Ludovico Di Meo ed è stato realizzato anche in tempi brevi. Accanto a Maurizio Costanzo c’è Umberto Broccoli, grande esperto del mezzo radiotelevisivo.
L’idea di base è attingere ai preziosi contenuti delle Teche Rai e riproporli in una chiave ragionata e di riflessione. Dal 3 gennaio 1954 fino ad oggi, la tv pubblica ha raccontato la storia del nostro paese. Attraverso spettacolo, informazione, documentari, inchieste e sceneggiati, le Teche Rai contribuiscono alle otto puntate, ognuna delle quali ha una frase guida per caratterizzare i contenuti. Storie di un’italiana sarà in replica il giovedì successivo alla messa in onda nella seconda serata di Rai 2.
È lo stesso Maurizio Costanzo che spiega l’origine del progetto e la sua opinione sulla tv di oggi.
Ecco l’intervista rilasciata al sito www.maridacaterini.it
Maurizio Costanzo Rai 2: Storie di un’italiana – intervista
Qual è la sua opinione sulle Teche Rai che danno un grande contributo al suo nuovo programma?
«Rappresentano una ricchezza formidabile per l’azienda di viale Mazzini. Dal 1995, quando si è creata la direzione Rai Teche, i contenuti riscoperti e gelosamente ricostruiti sono stati fondamentali per la migliore comprensione del nostro recente passato. Il patrimonio Rai è sterminato. E spazia in ogni settore, dalla cultura allo spettacolo, dal cinema al teatro, dall’informazione alla divulgazione. A proposito di teatro stiamo riscoprendo contenuti che si ritenevano persi. In un momento così delicato in cui i teatri sono chiusi, la Rai deve cercare di riconquistare il pubblico ai grandi spettacoli partendo da quelli del passato».
Rai: Storie di un’italiana propone anche curiosità inedite?
«Certo. Ad esempio abbiamo riportato alla luce filmati di programmi davvero introvabili, tra cui alcuni del Quartetto Cetra. Rivedremo vere e proprie chicche di Vittorio Gassman ad esempio e del primo vincitore di Lascia o raddoppia? Inoltre sveleremo che la nota valletta di Mike Bongiorno, Edy Campagnoli, aveva sposato uno zio di secondo grado di Gigi Buffon. E Maria Giovannini, nata come valletta di Mike Bongiorno, durò poco in video. A causa di una papera sì ingarbugliò vistosamente creando imbarazzo. Era davvero bella la tv di cui ci stiamo occupando».
Vuol dire che la programmazione odierna non è paragonabile a quella del passato?
«Naturalmente sono differenti. Oggi non si potrebbe mai provare uno show di circa un’ora per oltre una settimana e mezza come accadeva ad esempio per il grande varietà. La tv di oggi è più facile nel senso che è più veloce ed è aperta a tutti».
Che telespettatore è Maurizio Costanzo?
«Ho 12 televisori accesi nel mio studio. Seguo molto i talk politici ed anche la serialità televisiva. Ho ritenuto da sempre che se un protagonista televisivo è bravo deve essere valorizzato nel migliore dei modi. Inoltre non rinuncio mai alle notizie e seguo in particolare RaiNews e Sky TG24».
Quali sono i contenuti che non gradisce nella tv di oggi?
«Mi annoiano le risse costruite che purtroppo sono sempre più frequenti. Le prime risse sono nate al Maurizio Costanzo Show, ma credo che erano di un’altra valenza».
Come vede il futuro in questo momento di emergenza sanitaria?
«Ho molta fiducia negli italiani. Ce l’abbiamo fatta in condizioni difficili come le prime due guerre mondiali e in altre emergente. Sono certo che ce la faremo anche adesso».
Il suo programma contribuirà certamente a dare un po’ di serenità ai nostri connazionali…
«Me lo auguro, perché abbiamo cercato di raccontare in modo leggero la nostra storia. Gli italiani hanno bisogno di un intrattenimento intelligente, come ha già sottolineato Pupi Avati».