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Valeria e Cristiano sono i due concorrenti eliminati dalla puntata di MasterChef Italia 10 andata in onda giovedì 4 febbraio 2021.
La prima è stata costretta ad abbandonare il grembiule dopo l’Invention Test. Cristiano invece ha resistito fino al Pressure Test e poi ha dovuto abbandonare le cucine del cooking show.
Ricordiamo che tutte le puntate di MasterChef Italia 10 sono fruibili, oltre che su Sky Uno, anche sulla piattaforma Now TV. La produzione è della Endemol Shine Italy.
Abbiamo raggiunto telefonicamente i due eliminati. Ecco l’intervista rilasciata a www.maridacaterini.it.
MasterChef Italia 10 – intervista a Cristiano e Valeria
Se poteste tornare indietro che cambiereste delle vostre performance?
Cristiano: «Io parto sempre scoraggiato, poi man mano che va avanti il gioco e riesco a portare a buon fine le mie imprese, mi elettrizzo sempre di più. Questo mio comportamento mi diverte e non cambierei nulla di me perché significherebbe cambiare proprio me stesso».
Valeria: «Io non ho mollato un colpo. La mia più grande soddisfazione è stata rivedermi per ritrovare me stessa in quell’immagine. Anch’io potrei cambiare solo me stessa. A livello di gara forse mi ha penalizzato il mio comportamento molto schietto che spesso può essere anche un difetto. Sono arrivata tra gli undici migliori MasterChef d’Italia e sono estremamente soddisfatta».
Come è nata la vostra amicizia nel corso del cooking show?
Cristiano: «Abbiamo iniziato a frequentarci fin dalla fase dei casting. È come se ci fossimo riconosciute, siamo due persone vere. Già dalla prima puntata eravamo come fratelli. Valeria infatti è la sorella che avrei voluto avere».
Valeria: «Confermo in pieno tutte le affermazioni di Cristiano».
È stato traumatico cucinare per i grandi Chef?
Cristiano: «La mia è una così cucina casareccia e l’ho imparata da mia nonna e da mia madre. A Masterchef ho capito che dovevo studiare, l’ho fatto con tutte le mie forze e sono riuscito a presentare dei piatti importanti agli Chef».
Valeria: «Io ho solo 24 anni ed una grande passione per la cucina. Riconosco di aver avuto delle mancanze. Non avevo mai studiato gastronomia e non ho frequentato l’istituto alberghiero. Gli Chef hanno , però, apprezzato il mio impegno».
Quale futuro adesso vi aspetta?
Cristiano: «Mio marito mi ha iscritto per gioco. Io cercavo solo il coraggio di rincorrere il mio sogno. E fortunatamente sono stati i giudici ed il pubblico ad infondermi fiducia in me stesso. Desidero aprire una trattoria, voglio essere uno chef ed un cuoco. Sono 30 anni che inseguo questo sogno e tra poco si realizzerà nei pressi di Bologna».
Valeria: «Nel momento in cui mi sono iscritta a MasterChef non pensavo neanche di essere convocata. Ho fatto un ottimo percorso ma non voglio che la cucina rimanga per me solo una passione. Desidero trasformarla in una vera e propria attività lavorativa. Tutti e tre gli Chef hanno visto in me delle capacità».
Chi vince a vostro parere?
Cristiano: «Credo che la vittoria possa essere conquistata da Irene. Ha fatto un ottimo percorso».
Valeria: «Ho grande stima per Antonio. Ha raggiunto ottimi risultati. Ma anche Irene è brava. Deve cercare soltanto di vincere le proprie fragilità ed acquisire fiducia in sé stessa».
Qual è stato il momento più brutto del vostro percorso?
Rispondono all’unisono: «Sicuramente quando abbiamo dovuto lasciare la cucina. Ma soprattutto perché abbiamo fatto delle amicizie all’interno del cooking show».
Il momento più bello?
Rispondono all’unisono: «Non è stato un momento solo. Tutto il percorso ha rappresentato per noi un’esperienza di crescita personale e professionale».
Qual è il vostro menù ideale?
Cristiano: «Amo i menù che comprendono soprattutto la besciamella. Adoro i risotti. Ed una ricetta di mia invenzione lo prevede con latte e zafferano. Per secondo coscette di pollo con aromi e spezie. É questo il menù che avrei presentato ai giudici e con il quale inauguro molto presto la mia trattoria».
Valeria: «Io sono nata a Termoli e preparerei un menù dedicato ai luoghi più importanti della mia vita, tra cui la città di Vasto. Il mio menù sarebbe a base di pesci poveri modernizzato con una cucina molecolare. Poi preparerei una ricetta dedicata a Milano con lo zafferano. Infine farei un piatto per Campobasso che è stata la città di arrivo della mia vita».