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Jia Bi ed Eduard Alcantara sono i due eliminati dalla puntata di MasterChef Italia 10 andata in onda su Sky Uno giovedì 18 febbraio 2021.
I due concorrenti sono stati eliminati allo skill test in quanto nell’appuntamento non c’è stata la trasferta esterna. Ospite è stato Andrea Tortora, enfant prodige del made in Italy.
Ricordiamo ai nostri lettori che MasterChef Italia 10 è fruibile, oltre che su Sky Uno e on demand, anche sulla piattaforma NowTv.
Abbiamo raggiunto telefonicamente i due concorrenti. Questa è l’intervista rilasciata al sito www.maridacaterini.it.
MasterChef Italia 10 – intervista a Jia Bi e Eduard Alcantara
Quale significato ha avuto per ambedue la sfida di MasterChef?
Jia Bi: «Prima di MasterChef conoscevo la cucina italiana soltanto a livello amatoriale. Preparavo ricette come casalinga. Il cooking show di Sky Uno mi ha insegnato ad approfondire la cultura gastronomica del vostro paese».
Eduard Alcantara: «Io desideravo diventare prima barista, poi barbiere. Ma ho sempre avuto una passione per la cucina. Devo ringraziare la mia compagna Roberta che mi ha iscritto a MasterChef regalandomi un’esperienza davvero unica».
Come riuscite a coniugare la cucina delle vostre terre di origine con quella italiana?
Jia Bi: «La cucina è soprattutto tradizione. La classicità deve rimanere, ma con una certa intelligente innovazione. Non bisogna però stravolgere una ricetta, ma usare tecniche differenti con intelligenza».
Eduard Alcantara: «La mia è una cucina di contrasto, ma cerco sempre di rendere armoniche tutte componenti provenienti da varie parti del mondo, tipico della cucina fusion».
Quali sono i vostri concorrenti preferiti per la vittoria?
Jia Bi: «Per me sono tutti bravi. Sono rimasti i migliori. Ma punterei per la vittoria su Aquila e Antonio. Spesso però il risultato finale, oltre che dalla bravura, dipende anche da un pizzico di fortuna».
Eduard Alcantara: «Io ho diversi favoriti. Monir, Aquila e Antonio. Tutti hanno ancora molto da dire. E sono arrivati alle puntate finali dopo aver affrontato prove molto dure».
Quali sono i vostri rispettivi punti di forza e di debolezza?
Jia Bi: «Credo di avere due punti di debolezza: il primo è il tempo a disposizione che per me è sempre poco. Il secondo è l’impiattamento che io rendo in maniera sempre molto abbondante. Vi aggiungo anche la mia difficoltà a comprendere la lingua italiana. Il mio punto di forza invece è la testardaggine ed il mio amore per la cucina».
Eduard Alcantara: «La mia debolezza è l’ossessione di volermi sempre superare, di mettermi sempre in condizioni di vincere e di migliorarmi. Ma penso che questo sia anche il mio punto di forza».
Vi siete riguardati nel corso delle puntate? E come vi siete trovati?
Jia Bi: «MasterChef è nel mio cuore, ma devo ammettere che come spettatrice tutto è diverso. Trovarsi lì è un’emozione unica È indescrivibile. Nel corso delle puntate ho notato di essere sempre migliorata. Ho voluto partecipare soltanto per constatare il mio grado di conoscenza della cucina italiana. E adesso sono soddisfatta».
Eduard Alcantara: «Io ho guardato tutte le puntate di cui sono stato protagonista, insieme alla mia compagna e ad i suoi genitori. È strano, è come se vedessi me stesso come un avatar. Devo sottolineare che i social sono stati parecchio duri nei miei riguardi. Io però comprendo che è una gara, ho accettato tutto, anche se spesso ci sono stati commenti sopra le righe. Puntare sul personale e non sulla professionalità non è bello per nessuno».
Come avete vissuto questa esperienza di MasterChef particolarmente multietnica?
Jia Bi: «Ci sono sempre stati stranieri, ed io ho quasi dimenticato di essere cinese. Sono stata amica di tutti e molte amicizie rimarranno anche al di là del programma televisivo».
Eduard Alcantara: «Eravamo sei ragazzi stranieri, ma nessuno si è sentito tale. Ci siamo considerati soltanto 21 concorrenti pronti a cucinare per mettersi alla prova. È stato un momento di integrazione, pulito ed onesto».
Il vostro futuro è nella cucina?
Jia Bi: «Probabilmente io non sarò una cuoca. Mi piacerebbe però far conoscere la cultura della cucina in un modo che devo ancora stabilire».
Eduard Alcantara: «Io avrei l’obiettivo di aprire un canale dedicato alla cucina. E dopo voglio puntare anche ad un ristorante tutto mio».
Qual è il vostro menù ideale?
Jia Bi: «Tre portate principali: un antipasto fresco di varia composizione, tra carne e pesce. Il primo piatto è rigorosamente fatto di pasta italiana. Ed anche il dolce per me sarà soltanto made in Italy».
Eduard Alcantara: «Il mio antipasto è di capesante con cocco, marmellata e sfoglie di zucca caramellata. Il primo è certamente un risotto con Amarone o Valpolicella. Infine un dolce della mia terra: una crostata con frutto della passione (maracuja) e crema di mandorle».