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Venerdì 13 gennaio, in prima serata su Canale 5, è prevista la messa in onda delle prime puntate di Fosca Innocenti 2. Tra le attrici protagoniste c’è Cecilia Dazzi, che in questa intervista racconta il personaggio di Rosa Lulli, oltre ai suoi progetti futuri.
Intervista Cecilia Dazzi, Rosa divisa tra il marito e una nuova fiamma
–Cecilia, da venerdì 13 gennaio torna in onda nella fiction Fosca Innocenti, dove interpreta l’ispettrice Rosa Lulli. Che personaggio è?
Rosa è una poliziotta abile e capace. Se la cava benissimo anche ai fornelli e, per dimostrarlo, spesso porta i propri manicaretti in ufficio. È corretta e affidabile e, per queste qualità, è molto stimata dai colleghi. Inoltre è dotata di una notevole capacità analitica. Nella sua vita privata, però, è un disastro…
–In che senso?
Rosa, in Fosca Innocenti, ha un marito che la trascura. Lui non la desidera più e lei non riesce a capirne il motivo. Per via della situazione è spesso delusa e stanca. Inoltre ha un figlio e non sempre riesce a dividersi tra il lavoro, la casa e tutte le altre preoccupazioni. Un giorno, però, un nuovo uomo entra a far parte della sua vita e, grazie a lui, potrebbe finalmente ritrovare la serenità affettiva. Non è detto, però, che Rosa sia in grado di tradire il consorte e lasciarsi andare alla gioia del nuovo sentimento.
“La mia presenza ne La Porta Rossa 3 e in Una mamma all’improvviso”
–Oltre alla già citata Fosca Innocenti, che altri progetti ha?
Attualmente sto lavorando ne La Porta Rossa 3. Qui do il volto ad Eleonora Pavesi, ovvero la mamma di Vanessa, la giovane in grado di vedere il fantasma di Cagliostro e di dialogare con lui. Inoltre, oltre a Fosca Innocenti, sono nel cast di un’altra fiction che andrà in onda tra qualche mese su Canale 5. Il titolo è Una mamma all’improvviso, dramedy condotto da Claudio Norza e che ha tra le protagoniste Giulia Bevilaqua.
–C’è qualche personaggio che non ha ancora interpretato ma che le piacerebbe portare in scena?
Mi piacerebbe calarmi nel ruolo di una donna fortemente impegnata nella società civile ma che, contemporaneamente, ha il gusto per le indagini.
–Tra le tante produzioni che ha fatto, qual è quella alla quale è rimasta più legata?
Sicuramente L’Ispettore Coliando dei fratelli Manetti. Qui recitavo il ruolo di una farabutta che, con grande leggerezza, realizzava una rapina in banca. Dell’esperienza sul set di Coliandro mi è rimasto in mente un episodio molto significativo. In una puntata ho lavorato con Philippe Leroy. All’epoca aveva 80 anni ma, nonostante questo, non ha voluto utilizzare uno stuntman per girare le scene.
–Preferisce lavorare nelle produzioni televisive o in quelle cinematografiche?
Fra poco rimetterò piede nei cinema e questo mi dà, senza dubbio, grande soddisfazione. Comunque posso dire che oggi la differenza tra un lavoro televisivo e uno cinematografico è minima. Gli attori, d’altronde, devono essere in grado di spaziare da un personaggio all’altro.
Intervista Cecilia Dazzi, il rapporto con internet
–Che sensazioni prova quando è sul set?
Quando sto girando una produzione sono felice. Provo una serenità paragonabile a quella che sento quando sono in vacanza con i miei figli.
–A proposito di figli. Com’è cambiata la sua vita dopo la maternità?
Mi si sono aperti nuovi orizzonti. Inoltre ho notato che sono più organizzata anche sul lavoro.
–Che rapporto ha con internet?
Ho un legame molto forte. Credo stia concedendo a tutti la possibilità di accedere alla cultura.