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Domenica 8 settembre debutta, su Sky Uno, l’edizione 2024 di 4 Hotel, condotta da Bruno Barbieri. Quest’ultimo, in un incontro con la stampa, ha presentato le novità dello show, raccontando alcune novità presenti nelle nuove puntate.
4 Hotel 2024 Bruno Barbieri, attenzione alla sostenibilità
–Quanto è cambiato il settore alberghiero in Italia negli ultimi anni?
Bruno Barbieri: “Fino a qualche anno fa, l’hotellerie italiana era ferma agli anni ‘70. Ora è cambiato tanto, specie nelle strutture gestite dalle nuove generazioni, che hanno idee nuove. È necessario uscire dalla propria confort zone. Le strutture devono rappresentare l’albergatore. Oggi, alle persone piace l’idea di andare in albergo perché offre più servizi. Sono convinto che il futuro sia rappresentato dai boutique hotel, che permettono di considerare i clienti in un modo differente. Oggi si parla molto di affitti brevi, ma io non sono d’accordo. Penso sia necessario avere delle regole da rispettare. Bisognerebbe affrontare il tema seriamente, coinvolgendo tutte le parti coinvolte”.
-Anche nei nuovi appuntamenti è fondamentale il tema della sostenibilità.
“Se tutti noi fossimo impegnati per un mondo più sostenibile staremmo sicuramente meglio. Inizialmente trovavo varie cose che non andavano bene, soprattutto a causa dell’eccessiva presenza della plastica. Oggi, i clienti che guardano 4 Hotel diventano i Bruno Barbieri della situazione. Ciò mi responsabilizza, perché come avvenuto con MasterChef, anche con 4 Hotel lanciamo dei messaggi fondamentali”.
-L’aspetto educativo di 4 Hotel non coinvolge solo gli albergatori, ma anche i clienti.
“Il pubblico a casa, grazie alla trasmissione, può comprendere il lavoro che c’è dietro ad una struttura alberghiera. Spesso vengono scritte delle recensioni spingendo sull’acceleratore, ma è necessario che chi esprime un giudizio abbia la coscienza pulita e i neuroni a posto. Occorre scrivere con la testa, perché si parla comunque di persone che hanno investito soldi e tempo”.
Gli aspetti fondamentali di un hotel e come sono cambiati i concorrenti nel tempo
–Nelle scorse edizione è divenuto noto il tormentone dei runner. Ce ne saranno altri?
“Si, nelle nuove puntate farò dei test incredibili ed abbiamo inserito altri tormentoni, come quello della stagionalità delle lenzuola. Insomma, tornerà il cliente pignolo. Sono convinto, comunque, che i tormentoni siano funzionali. Noi non lavoriamo per mettere in cattiva luce gli alberghi. Sottolineando ciò che non va bene, vogliamo aiutare gli imprenditori”.
-Quali sono gli aspetti fondamentali di un hotel?
“In primis le stanze devono sapere di pulito. I dettagli, in un albergo, sono tantissimi, dal soffione della doccia al modo con il quale si sistemano le federe. Spesso, però, c’è disattenzione e si ripetono degli errori banali. La manutenzione va fatta tutti i giorni. È fondamentale, poi, la colazione, che è la cartolina dell’hotel, l’ultima cosa che fai prima di andartene. Quella perfetta deve avere un’ottima selezione fra dolce e salato, deve avere continuità nel servire piatti freschi ai clienti e deve raccontare la propria origine geografica ”.
-Come è cambiato, negli anni, il comportamento dei concorrenti?
“Inizialmente avevano paura a raccontarsi, temevano di fare brutta figura. Oggi tutti sanno che vincono nel momento in cui partecipano. Ovviamente, comunque, è una gara e tutti vogliono avere la meglio, ma c’è sempre una sana competizione. Amo particolarmente quando partecipano le donne: hanno una marcia in più”.
4 Hotel 2024 Bruno Barbieri, le novità dell’edizione
-Quali sono le principali novità dell’edizione 2024 di 4 Hotel?
“Per la prima volta abbiamo girato due puntate in Sardegna. Cerchiamo sempre di andare in aree che solitamente non sono molto frequentate dai turisti, per questo abbiamo optato per ambientare gli appuntamenti nel sud della regione. Ho scoperto realtà molto interessanti, la Sardegna non è solo mare”.
-Fra le tappe dei nuovi appuntamenti c’è anche Napoli.
“Ho trovato una città cambiata in meglio. È sorprendente, fare una puntata lì è molto semplice perché tutto è teatro, è show. Ci siamo concentrati sui quartieri, ho dovuto faticare per tenere i concorrenti a bada, ma questo a me piace molto. Ci sono, comunque, molti territori che ancora meritano di essere raccontati meglio, come ad esempio la Calabria”.