Indice dei contenuti
- 1 10 anni sono un traguardo di tutto rispetto. Qual è il segreto del successo di “8 e mezzo”?
- 2 Quali saranno le novità dell’edizione numero 10?
- 3 Qual è il target del suo talk show?
- 4 Che ne pensa dei tanti ospiti non politici che intervengono sempre più spesso nei talk show generalisti?
- 5 Quali sono gli ascolti che “Otto e mezzo” ha fatto registrare nell’ultima stagione?
- 6 Come vengono scelti gli ospiti puntata per puntata?
- 7 C’è qualche ospite che vorrebbe e che non è ancora intervenuto?
- 8 Chi sono gli ospiti della prima puntata?
- 9 Come vi preparate a gestire le elezioni nell’edizione in arrivo?
- 10 Ci racconta qualche aneddoto accaduto in tutti questi anni?
10 anni sono un traguardo di tutto rispetto. Qual è il segreto del successo di “8 e mezzo”?
Il nostro talk show è un appuntamento prettamente giornalistico che opera nel pieno rispetto dei telespettatori e degli ospiti che intervengono quotidianamente. Niente discussioni sopra le righe ma solo un dialettico confronto tra politici che hanno idee differenti.
Quali saranno le novità dell’edizione numero 10?
Innanzitutto il format rimarrà lo stesso perché è quello caratteristico di “Otto e mezzo” che si è accreditato presso i telespettatori in maniera oramai univoca. Ma quasi certamente avremo degli speciali in prima serata per seguire e commentare al meglio l’evoluzione della politica in vista del voto del 2018. Posso affermare che “Otto e mezzo” è diventato un punto di riferimento nel palinsesto della rete.
Qual è il target del suo talk show?
Il nostro è un pubblico di estrazione sociale e di cultura medio-alta. I telespettatori infatti si aspettano una informazione il più possibile attinente al trend di La7 che si è accreditata come una rete all news.
Che ne pensa dei tanti ospiti non politici che intervengono sempre più spesso nei talk show generalisti?
Ritengo che, se la loro presenza è funzionale all’argomento affrontato, anche i personaggi non politici hanno il diritto di esprimere la propria opinione.
Quali sono gli ascolti che “Otto e mezzo” ha fatto registrare nell’ultima stagione?
Ci siamo attestati sul 6% di share con un bacino di telespettatori di oltre un milione e mezzo. Siamo uno dei talk show più visti ed accreditati.
Come vengono scelti gli ospiti puntata per puntata?
Essendo un programma quotidiano, molto spesso i personaggi che intervengono sono scelti nelle prime ore del pomeriggio. Se invece si tratta di ospiti che ci forniscono date precise per il loro intervento, allora costruiamo una trasmissione sulla loro presenza.
C’è qualche ospite che vorrebbe e che non è ancora intervenuto?
Fino a ora ho ricevuto soltanto un no ed è quello di Papa Bergoglio. Non mi arrendo però, ci riproverò, come riproverò anche con il ministro degli Interni Marco Minniti. Dal punto di vista politico è l’uomo che ho corteggiato più di qualsiasi altro.
Chi sono gli ospiti della prima puntata?
Avremo tre personaggi molto noti al nostro pubblico e che vengono a trovarci spesso. Si tratta di Marco Travaglio, Massimo Cacciari e Giovanni Floris che martedì 12 settembre riprende il suo talk show in prima serata “diMartedì”.
Come vi preparate a gestire le elezioni nell’edizione in arrivo?
“Otto e mezzo” quest’anno dovrà cercare di presentare ai telespettatori gli scenari politici che si stanno formando in vista del voto elettorale del 2018. Insomma dovremmo decifrare l’indecifrabile e presentare al nostro pubblico fedele una linea informativa esaustiva e corretta.
Ci racconta qualche aneddoto accaduto in tutti questi anni?
Ricordo ad esempio che quando Silvio Berlusconi, intervenuto alla fine di una puntata si accorse che era venuto a prendermi mio marito, il giornalista francese Jacques Charmelot, gli cantò una canzoncina in francese. Ancora oggi con terrore ricordo quella volta in cui avevamo invitato Giulio Andreotti che si dimenticò dell’appuntamento e non si presentò in studio. Sfortunatamente per noi quel giorno la sua segretaria era in vacanza. La puntata fu salvata da Massimo Franco, mio unico interlocutore.