Abbiamo incontrato Domenico Procacci che ci parla a 360° della fiction italiana e dei suoi progetti futuri.
Quali motivi l’ha spinta a produrre una serie animata?
Ci sono state due motivazioni fondamentali. La prima di ordine professionale mira ad aprire un nuovo capitolo nella storia della nostra casa di produzione. La seconda è personale. Mi è piaciuto il racconto dei “Trulli Tales”. Il messaggio positivo contenuto nella storia è evidente fin dalle prime immagini. Non ultimo il fatto che io sono di Bari e naturalmente desidero promuovere il territorio pugliese.
Ci sarà una seconda stagione per “Trulli Tales”?
Ci stiamo già lavorando. Ma posso anticipare che ci sono altri due progetti tutti italiani al vaglio. Naturalmente si tratta di animazione. E sono certo che avremo la grande possibilità di far conoscere il nostro paese all’estero, proprio come è accaduto con “Trulli Tales” venduto in moltissimi paesi compreso il Canada e l’Africa.
Anche il prossimo film che produce con la Fandango è ambientato in Puglia?
Sì ed ha come protagonista Sergio Rubini. Per una fortuita coincidenza anche il primo film prodotto dalla Fandango era girato a Taranto ed aveva come protagonista proprio Rubini. Con il titolo “Il grande spirito”, abbiamo iniziato le riprese il 9 novembre scorso. Concluderemo nel giro di 6 settimane e Taranto sarà la città protagonista del set. Tra l’altro saranno impegnati come attori in piccoli ruoli e comparse anche molti tarantini selezionati in casting molto accurati. Ripeto l’importante è la promozione del territorio, trend tra l’altro che si sta espandendo molto anche nel settore della fiction.
Per la TV invece sono in corso le riprese de “L’amica geniale”?
Sì stiamo girando a Napoli e dintorni. La serie è destinata a Rai1 e si compone di quattro puntate, ognuna prevede due episodi. Subito dopo continueremo anche a produrre sempre per Rai 1 altre serie tratte dai libri di Elena Ferrante. Naturalmente anche le sere successive avranno lo stesso format con ogni episodio della durata di 80 minuti.
Qual è la sua opinione sullo stato della fiction Italiana oggi?
Sta notevolmente aumentando la qualità sia del racconto televisivo sia della macchina produttiva. Oggi per essere all’altezza della competizione sia nazionale che internazionale, viene richiesto uno standard qualitativo elevato. Tutto questo fino a qualche anno fa non esisteva ed ha contribuito a rendere la fiction di casa nostra molto competitiva anche all’estero.
C’è differenza a suo parere tra la fiction Rai, Mediaset e Sky?
Proprio in base a questo nuovo standard qualitativo, le differenze di produzione tra le tre grandi aziende televisive sta diminuendo sempre di più. Insomma la fiction televisiva fa oramai concorrenza alle grandi produzioni cinematografiche.