Da ex professoressa della fascia preserale a partner di Carlo Conti in prima serata: il percorso di Ludovica Caramis è in discesa.
L’abbiamo incontrata e ci ha svelato le sue emozioni e le sue aspettative per il futuro.
Quale sarà il suo ruolo?
Cercherò di essere innanzitutto sempre me stessa, mettendomi alla prova accanto a Carlo Conti. Lo affiancherò, presenterò i dilettanti allo sbaraglio prima e dopo l’esibizione. Per me è un privilegio essere arrivati in un programma di Rai Uno così prestigioso.
Ha seguito la Corrida nelle edizioni precedenti?
Ho dei ricordi di quando il programma era in onda su Canale 5 con la conduzione di Gerry Scotti e successivamente per una edizione con Flavio Insinna. Per quanto riguarda la versione radiofonica andata in onda nel 1968, per ragioni anagrafiche l’ho seguita soltanto attraverso la testimonianza dei miei genitori. Ma mi sono anche documentata cercando filmati dell’epoca.
Lei proviene da L’Eredità. Ci racconta questa esperienza e poi perché è finita?
Ho iniziato nel programma preserale di Raiuno a soli 19 anni. E sono stata presente nel gruppo delle professoresse per 6 edizioni. Per me è stato un privilegio approdare nel più importante programma preserale di Raiuno perché la mia presenza nel game show è stata importante per la crescita personale e professionale.
Ha lavorato anche con Fabrizio Frizzi?
Sono stata due anni e mezzo nel programma quando era condotto da Frizzi. Il mio ricordo di lui rimarrà indelebile. È stata una persona estremamente corretta, rispettosa di tutto e di tutti che ci ha fatto sentire sempre a nostro agio.
Poi è andata via. Per quale motivo?
Nel maggio del 2017, alla fine dell’edizione di quell’anno, il gruppo delle professoresse è cambiato. Anch’io avevo il desiderio di fare nuove esperienze. La prima però non è stata nel settore professionale.
Mi sono trasferita a Bologna, ho seguito mio marito Mattia Destro, che ha giocato in passato con la Roma ma era stato acquistato dal Bologna in cui attualmente milita come attaccante. Qui ho frequentato un corso di teatro perché voglio perfezionarmi nella recitazione e so che bisogna studiare alacremente. Il mio legame con Roma, la città di origine, rimane molto forte perché vi abita la mia famiglia, e appena posso torno molto volentieri. Bologna però è una città vivibile in cui i ritmi sono differenti per cui mi sono subito ambientata.
Il suo futuro è nel mondo dello spettacolo?
Mi piacerebbe continuare soprattutto in tv, ma mi preparo anche per altre opportunità sul piccolo e sul grande schermo. Purtroppo conosco molto bene il mondo dello spettacolo e so che non ci sono molte certezze. E così mi sono messa alla prova in un’altra attività.
Quale?
Insieme a due amici di infanzia ho aperto una boutique di abbigliamento nel quartiere Parioli a Roma. Si tratta di Down Street Woman, che rappresenta per me un’esperienza molto gratificante e per adesso mi dà la certezza di una certa indipendenza.
Ha seguito l’incontro Roma – Barcellona?
Certo mio marito ha giocato nella Roma due anni e mezzo e siamo molto legati alla città e alla squadra. Abbiamo assistito ad un evento straordinario che ha unito virtualmente molte persone aldilà della fede calcistica.