Alla vigilia della messa in onda abbiamo incontrato separatamente i due padroni di casa. Ecco quanto ha dichiarato a maridacaterini.it Gigi, ovvero Luigi Esposito.
Ci spiega il titolo dello show Scanzonissima e i suoi contenuti?
«Innanzitutto è un musical game show che vuole richiamare, anche solo da lontano, la vecchia e amata Canzonissima. Abbiamo a nostra disposizione uno studio realizzato in pompa magna nel quale due squadre, le Band, si confronteranno a suon di musica affrontando sfide originali. I concorrenti dovranno mettere alla prova non solo la propria abilità canora ma anche la resistenza fisica. Ogni Band sarà composta da un totale di quattro giocatori, personaggi famosi del mondo dello spettacolo, dello sport, della moda e anche di altri settori».
Quale sarà il vostro ruolo?
«Noi saremo dei veri e propri traghettatori. Racconteremo e commenteremo tutto quanto accade in una atmosfera che vorrà essere la più “scanzonata” e divertente possibile».
È previsto un premio per la squadra vincitrice?
«Soltanto un riconoscimento virtuale, il titolo di campione della serata. Miriamo ad intrattenere i telespettatori nella maniera più familiare e genuina possibile. Vogliamo divertirci insieme coinvolgendo in prima persona anche il pubblico».
Gigi e Ross sono stati i conduttori di Sbandati, programma conclusosi recentemente su Rai 2. Ci sarà un futuro?
«Certamente Sbandati tornerà ad ottobre. Noi abbiamo puntato soprattutto sull’autoironia che si è rivelato l’elemento vincente e convincente delle edizioni andate in onda. Abbiamo voluto dissacrare il mondo del piccolo schermo soprattutto attraverso la presenza dei nostri panelist, che hanno sempre mostrato uno spiccato sense of humor, talvolta anche abbastanza spinto».
«Io sono certo che ne parlerebbero bene. Perché, avendo registrato la prima puntata, ci siamo resi conto che le atmosfere in cui si svolgono le prove dei concorrenti sono gradite sicuramente ad un pubblico trasversale, che va dai bambini fino alla terza età».
Da quando siete andati via da Made in Sud, il programma ha perso il suo appeal. Qual è il suo pensiero?
«Io e Ross amiamo moltissimo Made in Sud. L’edizione condotta da Gigi D’Alessio lo scorso anno ci è piaciuta moltissimo. L’idea di inserire più musica e varietà accanto ai siparietti comici, era considerata da noi una vera e propria novità».
È previsto un vostro ritorno a Made in Sud?
«Non dipende da noi. Lo show comico è come un figlio per me e per Ross. Noi siamo disponibili in qualsiasi momento».
Ci racconta come vi siete conosciuti lei e Rosario Morra?
«Il nostro incontro è avvenuto per caso nel 2010 durante una tournée teatrale. È stato un colpo di fulmine professionale e da allora abbiamo sempre lavorato insieme. Continueremo a farlo anche in futuro».
Quali progetti professionali sono in cantiere? Soprattutto, qual è il suo sogno personale?
«Noi siamo nati attori, solo successivamente ci siamo scoperti comici. Io personalmente, ma credo di interpretare anche il pensiero di Rosario Morra, desidererei interpretare una serie TV poliziesca dalle atmosfere comiche. Una sorta di Ispettore Coliandro ambientato però a Napoli. La nostra città infatti fa parte di un bagaglio culturale e professionale del quale non potremmo mai fare a meno».