Ora o mai più le permette di avere un ruolo inedito: sarà uno dei maestri che supporterà uno degli 8 cantanti protagonisti dello show. Quali sono le sue sensazioni in vista di questo nuovo impegno televisivo?
Maestro è una parola grossa! Sono qui a dare qualche consiglio a un amico di sempre, Marco Armani. Abbiamo già avuto modo di lavorare insieme: in passato produssi Tu dimmi un cuore ce l’hai, un pezzo con cui Marco partecipò al Festival di Sanremo nel 1985. Lo conosco bene, è una bravissima persona, un uomo di grande fede e voce. Le prime prove che abbiamo fatto in questi giorni insieme mi rendono molto sereno e felice.
Come si sta vedendo in questo ruolo che è diverso da quello per cui è conosciuto e apprezzato da generazioni di italiani?
Secondo me non è importante se la musica la fai, la insegni, la suggerisci o la provi. Ciò che conta davvero è che ti attraversi il cuore, permettendoti di stare bene.
Quest’anno l’abbiamo vista al Festival di Sanremo, per la prima volta da solo dopo la fine dell’avventura con i Pooh. Che ricordi ha di questa esperienza e come commenta il grande successo ottenuto da Claudio Baglioni? Se lo aspettava?
Sì, ero convinto della bontà del progetto di Claudio. Siamo amici dal 1973 e so bene qual è il suo approccio al lavoro: non avrebbe mai fatto qualcosa tanto per provarci. La mia avventura quest’anno all’Ariston è stata positiva. Innanzitutto non ho avuto problemi a scegliere quale pezzo proporre, dato che ero da solo (sorride, ndr)! A parte gli scherzi, ho vissuto con serenità i giorni sanremesi cantando senza ansie o paure. Devo dire che ero molto tranquillo perché sapevo di avere in mano un pezzo molto forte.
Progetti in vista per il prossimo futuro?
Ho concluso di recente a Milano, al teatro degli Arcimboldi, la mia tournée “Testimone del tempo”. In 12 concerti nei quali ho avuto modo di attraversare l’Italia, l’unica frase ricorrente del pubblico era questa: “Non mi aspettavo una cosa così!”. Tutti pensano che, una volta salito sul palco, avrei cantato solo dei brani dei Pooh. Così non è stato. La mia storia musicale è fatta anche dalle canzoni dei Pooh, che hanno riempito gran parte della mia vita.
Se volete ascoltare l’intervista integrale che il cantautore veneto ha rilasciato ai nostri microfoni, potrete cliccare Play sul video che trovate in apertura del nostro post.