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La prima storia è quella di Maria Cristina e Sara, che cercano i fratelli Michele, Antonio, e le sorelle Rossella e Carmela. Separati da piccoli, era stata la morte del padre a destabilizzare il nucleo familiare: la madre ha cresciuto i figli tra le ristrettezze, ma quando ha avuto un incidente che l’ha debilitata, sono intervenuti gli assistenti sociali. Dall’ultima volta che sono stati tutti insieme sono trascorsi 36 anni, ed erano a Ventimiglia.
Paola Perego
La fase delle ricerche è affidata a Paola Perego, che inizia proprio da Ventimiglia. La conduttrice risale a Carmela parlando con il parroco, che le racconta di una donna di nome Carmen che, qualche tempo prima, era andata a chiedere di sua sorella. Si tratta di Carmen: quando la Perego la incontra, scopre che lei è in contatto con gli altri. Carmen è la più piccola, ed è stata sempre convinta che in famiglia ci fosse una sesta figlia, cioè Sara: tra i quattro, era l’unica a ricordarla. Lei è stata adottata con Antonio.
L’incontro finale è tra Maria Cristina, Sara e Carmen, ma non vediamo gli altri tre. Finora le ricerche di Carmen erano fallite perché aveva sempre cercato una sorella che si chiamasse solo Maria.
Michela
La seconda storia è quella di Michela, 41 anni, alla ricerca del fratello minore Giovanni. Più piccolo di lei di undici anni, lo ha accudito per i primi tre anni di vita, fino a quando la situazione economica della famiglia ha attirato l’attenzione degli assistenti sociali. Michela è in una casa famiglia di Napoli, mentre Giovanni viene mandato a Sassari; all’epoca 14enne, la ragazza aveva cercato di convincere i parenti a prenderlo in affido, ma nessuno sentiva di potersi prendere una simile responsabilità. Alla fine, il bambino era stato adottato: è stato a quel punto che se ne sono perse definitivamente le tracce.
Trovare Giovanni è stato complesso, l’unica informazione che aveva Michela era che fosse stato adottato da una famiglia sarda trasferitasi a Roma. La redazione quindi, ha cercato in diversi elenchi, fino a quando lo ha trovato in quello di una gara di ballo.
Giovanni sa di essere stato adottato, nessuno gliel’ha mai nascosto, però non si ricorda della sorella: confessa però di aver esempre avuto l’impressione di una figura femminile. La Perego gli consegna una foto di quando era appena nato, oltre naturalmente a quella di Michela e alla sua lettera.
Come previsto dal format, Al Bano raggunge Michela per darle la notizia: hanno trovato Giovanni.
Il momento dell’incontro è commovente, con la donna e il ragazzo in lacrime.
Federico
Si prosegue con Federico, 31 anni. Dopo la separazione dei genitori, va a vivere con il padre: a un certo punto però, non riuscendo a crescerlo, lor porta in istituto, dove va sempre a trovarlo. A 17 anni Federico riesce a tornare a casa, ma un’altra tragedia lo segna: il padre si ammala di tumore, e in soli sei mesi, muore. Dice che ora la sua vita è bellissima, perché è riuscito ad avere una sua famiglia, però vuole ricostruire i legami con il passato. Cerca la sorella Patrizia.
È grazie alla visita di Paola Perego che Patrizia scopre la sua esistenza. I due hanno in comune solo la madre, e Federico ha saputo della sua esistenza grazie alla zia materna. Patrizia conosceva solo i due fratelli Luigi e Marco, da cui è stata separata dopo che i tre bimbi erano stati portati in istituto.
L’abbraccio finale riserva un’ulteriore sorpresa a Federico, perché Patrizia negli anni è riuscita a trovare Luigi.
Attilio
Nella vicenda seguente, il rapporto da ricomporre è quello tra zio e nipote, Attilio cerca Giuseppe, il figlio del fratello morto Franco. Mentre l’uomo cercava lavoro a Milano, Giuseppe era stato lasciato a casa dello zio a Sassari. Dopo tre anni, Giuseppe lo avrebbe riaccompagnato dai genitori salvo poi ritrovarsi a breve, Franco in Sardegna. Con una pessima notizia: la separazione dalla moglie, e il bambino sotto la custodia degli assistenti sociali.
Giuseppe
Questa volta la Perego ha meno difficoltà a trovare la persona: vicino all’abitazione milanese di Franco infatti, c’era un istituto. Partendo da qui, ha informazioni sul nome di un amico d’infanzia che, a sua volta, le rivela che Giuseppe era stato adottato da una famiglia di Lecco all’età di nove anni.
Quando zio e nipote si abbracciano, per la prima volta Giuseppe può vedersi bambino: Attilio ha con sé alcune delle foto che gli aveva scattato. Ora, dice l’uomo, ha potuto ricostruire una parte di sé.
La puntata si conclude qui, passando al linea a Porta a porta.