Ma il solo pensiero di doversi scontrare con The good doctor, il prodotto forte di Rai 1 in onda il martedì in prima time, ha fatto fuggire gli autori a gambe levate.
Non ci si può confrontare con una serie che nelle prime due puntate ha collezionato rispettivamente il 27 ed il 23% di share. Ed allora, signori si cambia. E ci si trasferisce al mercoledì dove c’è sempre Piero Angela con il suo Superquark. Ma conduttore e programma sono considerati meno pericolosi del giovane medico autistico che ha risvegliato la sonnacchiosa stagione estiva con ascolti molto al di sopra della media, paragonabili solo alle cifre della migliore stagione autunnale.
Così le coppie che scoppiano o si ricompongono, saranno di scena il 1 agosto per un appuntamento che, però, non è quello conclusivo. Infatti quest’anno c’è un rendez- vous supplementare dal titolo Il viaggio nei sentimenti di Temptation island. Va in onda lunedì 5 agosto sempre in prima serata alle 21.25.
Non chiamatelo best- off e neppure più italianamente “il meglio di“. Il viaggio nei sentimenti di Temptation island è un racconto che dovrebbe unire idealmente il passato ed il presente delle coppie partecipanti, con uno sguardo particolare all’evoluzione del rapporto futuro.
Insomma si riavvolge il nastro della memoria con l’arricchimento di contenuti nuovi e mai andati in onda. Un esperimento che l’autrice Maria De Filippi non aveva mai provato in passato.
Intanto bisogna registrare come non esista più il coraggio del confronto da parte delle reti e degli autori. Rai e Mediaset sembrano impegnate in un continuo fuggi fuggi dalla possibile diretta concorrenza che potrebbe intaccare il prestigio di specifici programmi. Sarebbe indecoroso se un prodotto principe degli ascolti venisse mortificato da un concorrente altrettanto forte. E così scatta la corsa a cercare collocazioni più tranquille e sicure.
Di esempi in questo settore ne esistono molteplici. Basti pensare alle fughe dei vari reality di Canale 5 dalle puntate de Il commissario Montalbano.
Insomma ci stiamo abituando ai palinsesti ballerini: il telespettatore che punta il telecomando su un canale, non sempre ha la fortuna di poter assistere al programma che aveva scelto e che credeva andasse in onda.
L’instabilità è divenuta una moda stabile e duratura nel settore televisivo.