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Il canale generalista in chiaro della TV satellitare affronta i casi di Oscar Pistorius che ha ucciso la fidanzata, l’omicidio di via Poma in cui perse la vita Simonetta Cesaroni ed il delitto dell’Olgiata dove venne ammazzata la contessa Alberica Filo della Torre.
Tre storie che hanno rappresentato dei cold case ma su due la verità è stata trovata.
Oscar Pistorius: campione omicida | trama
Il film documentario che la TV in chiaro di Sky trasmette questa sera risale al 2017. Ha la durata di 90 minuti, è naturalmente di genere drammatico ed ha come titolo originario Oscar Pistorius: Blade Runner Killer.
La regia è di Norman Stone nel cast Andreas Damm, Toni Garrn (Victoria’s Secret Fashion Show), Timothy Davis, Ashley LeConte Campbell, Alphie Hyorth, Kendrick Cross, Jean Alexander (Rocco Schiavone) e Inge Uys.
Il campione paralimpico Oscar Pistorius era conosciuto a livello internazionale per la sua forza di volontà con la quale era riuscito a salire sul podio più alto, come velocista, nel 2004 e nel 2008.
Aveva una fama di buono e coraggioso. Ed era soprannominato l’uomo più veloce senza gambe (the fastest man on no legs).
La sua gloria si infrange la notte di San Valentino del 2013 quando uccise la fidanzata Reeva Steenkamp con quattro colpi di pistola. La morte della giovane, tra l’altro una modella affermata e bellissima, fa il giro del mondo immediatamente.
Per questo delitto Pistorius ha affrontato un processo lungo quattro anni che si è concluso nel 2017 con la condanna a 13 anni e sei mesi di prigione stabilita dalla Suprema Corte d’Appello di Johannesburg.
Il documentario ripercorre tutta la vicenda dell’atleta paralimpico e fa anche riferimento ad un evento accaduto nel 2008. Pistorius in quell’anno venne arrestato perché era stata sporta contro di lui una denuncia di aggressione da parte di una ragazza. Per questo trascorse una notte in carcere ma successivamente fu rilasciato perché si era trattato di un errore.
Delitti | l’enigma di via Poma
Con la dicitura “il delitto di via Poma” si ricorda l’assassinio di Simonetta Cesaroni, la giovane ventiduenne uccisa la sera di martedì 7 agosto 1990 nel condominio di via Carlo Poma a Roma. Si tratta di un vero e proprio cold case all’italiana perché la verità non è stata ancora scoperta e l’assassino è libero.
All’attenzione degli inquirenti di 28 anni fa, sfuggirono troppi particolari. Furono commessi errori gravi che ne hanno in seguito compromesso le indagini. Attualmente non si conosce l’entità dell’assassino, non si ha nessuna certezza del movente e molti elementi oggettivi, nel corso di tanti anni, non sono mai stati presi in considerazione.
Al momento due sono le ipotesi: un delitto passionale oppure un omicidio casuale, commesso da qualcuno per ragioni dettate esclusivamente dall’istinto bestiale.
Delitti | Il mistero dell’Olgiata
Con la dicitura “il delitto dell’Olgiata” è stato soprannominato il fatto di cronaca nera avvenuto alle porte di Roma il 10 giugno del 1991: l’uccisione della contessa Alberica Filo della Torre, trovata morta nella camera da letto della sua villa.
Inizialmente il caso appariva come un vero e proprio mistero. Ma dopo vent’anni la verità è finalmente venuta a galla: come in un film di Agatha Christie il colpevole era il maggiordomo, Manuel Winston di origine filippina, che era stato licenziato qualche tempo prima perché dedito troppo all’alcol.
Quella sera era entrato nella villa perché voleva parlare con la contessa. Non avendola trovata era salito nella sua camera dove aveva rinvenuto alcuni gioielli. La contessa era però in bagno e quando esce viene aggredita dall’uomo che la colpisce, la uccide e scappa via. Nessuno ha mai parlato: chissà se qualche vicino aveva visto qualcosa e magari taciuto.