Seguiamo insieme la diretta e le performance di questo appuntamento conclusivo.
Dal Teatro Verdura di Palermo, Matranga e Minafò iniziano la puntata scendendo le scale della platea, per interagire con il pubblico. Mentre raggiungono il palco, interpretano il ruolo di due mafiosi. C’è una breve esibizione del gruppo i Tinturia che tornano in questa seconda puntata.
I presentatori scherzano un po’ su Fedez e Chiara Ferragni.
“Cominciamo questa puntata e che Dio ce la mandi buona” dice uno dei conduttori e c’è una breve incursione di un dio siciliano con la tonaca bianca e fascia rossa. Entrano Peppe e Ciccio che parlano di ragazze e di come riuscire a conquistarle. E’ il momento del ragazzo delle app che propone un’ applicazione da scaricare. La guida turistica con pass e bandierina siciliana arriva sul palco e racconta una storiella.
Gianni Lattore, con look casual e sciarpina, torna per riproporsi come attore, è al telefono con una ragazza straniera con cui parla un inglese maccheronico. Poi tenta di fare un nuovo provino, interpretando un piccolo ruolo nel film Il padrino.
Ecco poi il numero dei Badaboom. la coppia lirica che canta al Teatro Verdura. Recitano tutto il loro sketch cantando.
Si rientra dalla prima pubblicità con uno stacchetto musicale.
Entra in scena Akiz il rapper che canta le sue canzoni in rima e c’è uno scambio di battute con i due presentatori.
“Noi siamo le web star siciliane” scherzano Matranga e Minafò, ma c’è una coppia che li supera.
E’ il momento degli ospiti di questa puntata: I Soldi Spicci.
Raccontano gli uomini odierni, tutti precisini e depilati che ormai pensano all’estetica più delle donne. Presentano, inoltre, il loro film che uscirà nelle sale in autunno.
Successivamente interviene il vigile (Francesco Rizzuto) che prende in giro il traffico che c’è a Palermo.
Subito dopo è il turno dell’orientale Suki interpretato da Ivan Fiore.
Torna come ospite Roberto Lipari che porta in scena il suo monologo ironico. Paragona i comici milanesi con quelli siciliani. Racconta come è nato il nome del nipote, chiamato dalla cognata “Shopping”. Spiega poi l’importanza di essere legati alla propria terra, alle proprie radici.
Si torna in onda, dopo la seconda pubblicità, con un’altra esibizione dei Tinturia.
Roberto Pizzo prende in giro i clienti dei negozi e le loro richieste più bizzarre.
Ecco un altro piccolo momento al femminile. Le tre modelle sfilano e la top model siciliana con vestito nero si avvicina ai conduttori e scambia qualche battuta.
Dopodiché la guida turistica entra e dice “Ci sono persiani? No, ci sono solo serrandi.” e va via.
Uno scarafaggio siciliano invade il palco.
“Con queste due puntate spero abbiate capito che la Sicilia è cambiata e non ci manca niente, anzi una sola cosa in realtà manca: il lavoro.” commentano Matranga e Minafò. “Se dobbiamo chiedere qualcosa a qualcuno possiamo farlo rivolgendoci solo alla patrona di Palermo, Santa Rosalia. Aiutaci perché non è vero che siamo cattivi, prendi un ragazzo delle periferie delle città, dagli un lavoro, così può portare a cena la fidanzata, può comprare una macchina e prendere una casetta e vedrai che così non entrerà nel giro della malavita. Aiuta gli imprenditori con le tasse e la burocrazia per renderli più onesti. Dai la possibilità a tutti di studiare all’università anche alle famiglie che non se lo possono permettere.” Con questo discorso si conclude la seconda puntata di Sicilia Cabaret.
I titoli di coda scorrono sulle note musicali dei Tinturia.