A tra poco con la diretta!
Inizia la puntata. Finalmente la squadra di Overland entra in possesso dei veicoli – che la scorsa settimana erano stati sequestrati alla dogana – ed il viaggio può iniziare.
Nel corso della prima puntata Filippo Tenti ed i suoi compagni ci hanno accompagnato alla scoperta della regione del Kerala e ci hanno parlato del fascino dell’Induismo e dei suoi riti.
Filippo ed i suoi riprendono i mezzi, ma prima di ripartire vanno a fare una spesa durevole per il viaggio, per variare un po’ nell’alimentazione. Silvano non vedeva l’ora di rimettere le mani sul volante, i ragazzi ricontrollano i mezzi per verificare che tutto sia a posto. Intanto il tempo si scurisce, i viaggiatori caricano le ultime cose e si parte finalmente. Trovano però un caos nelle strade di Kochi, mezzi che sfrecciano da ogni lato, è rischioso guidare in questi luoghi.
Kochi è stata la capitale dell’impero portoghese, infatti il Kerala – regione che ospita questa città – è la parte più cristianizzata dell’India. La cultura cristiana ha influenzato molto la cultura di Kochi e Vasco da Gama è il portoghese più famoso, il primo esploratore giunto in India.
Il porto di Kochi è il più importante dell’impero arabico. Ristrutturato nel 1928 perchè non riusciva a sostenere lo scambio continuo di navi per i commerci. La squadra di Overland organizza una grigliata di pesce, per onorare le prelibatezze del luogo. E’ Giannino ad occuparsi della cena e riceve i complimenti di tutti i presenti.
Il giorno seguente si crea una situazione davvero particolare: tutti i partiti politici si coalizzano contro il Presidente e la città si blocca. Negozi chiusi e traffico vietato, gli unici mezzi che possono viaggiare sono quelli di emergenza o quelli diretti all’aeroporto. Filippo ed i suoi decidono dunque di percorrere la strada in un furgone più anonimo, per non dare nell’occhio.
Arrivano in un teatro che ospita spettacoli di Kathakali, teatro – danza risalente al XVII secolo. I ballerini si dipingono il volto con 5 colori vegetali minerali ed indossano costumi (pesanti anche 30 kg), bracciali ed orpelli. Anche le pupille vengono truccate, tinte di rosso grazie ad una sostanza naturale. Le storie rappresentate e danzate narrano vicende epiche. Non sono previste donne ed i ruoli femminili sono interpretati dagli uomini.
La troupe si avventura in una giungla, una riserva naturale, e fa trekking con l’aiuto di una guida. Molti sono gli animali incontrati durante il percorso, soprattutto scimmie, elefanti e pavoni. Animali inconsueti in Italia e forse per questo ancor più maestosi. Non c’è purtroppo alcuna traccia di tigri, animali più “riservati” e difficili da incontrare. Non solo la fauna è pittoresca però, anche la flora riserva le sue sorprese. Ad esempio Filippo ci mostra una piantina che si chiude quando entra in contatto con qualsiasi corpo esterno.
I mezzi hanno bisogno di rifornimento e poi si parte alla volta di Munnar. Una delle più estese zone dedicate alle piantagioni di thè, installate qui dagli Inglesi nel 1877. Siamo ad un’altitudine di circa 1600 metri. Le principali piante coltivate sono: il cardamomo, la curcuma, il curry, la noce moscata, il pepe. Mentre Filippo, Letizia e gli altri studiano le spezie. Ernesto assaggia le frittelle tipiche del luogo.
La squadra di Overland si intrufola ad uno sposalizio indiano. Il rito è ben diverso da quello tradizionale cristiano a cui siamo abituati. Gli invitati sono circa 3000, il matrimonio si svolge in un teatro ed il ricevimento si svolge in una mensa.
Prossima tappa: Madurai. Costa sud est indiana, zona apprezzata per arte e danza. Un quartiere perimetrato dal tempio, una città che vive in funzione delle sue divinità e religioni. Il Gandhi memorial Museum racconta la storia del predicatore indiano, un apporto più politico che religioso il suo. Nel museo sono coservate le due lettere di Gandhi ad Hitler. I due documenti però non lasciarono mai l’India per volere dello stato.
Overland termina qui, appuntamento alla prossima puntata.