Lo storico paese del Salento palcoscenico dell’evento è Melpignano. Il paesaggio è il tema della ventunesima edizione del Festival che affonda le radici nelle tradizioni popolari della zona.
Ad esibirsi nell’edizione 2018 sono: la cantautrice LP, James Senese, Enzo Gragnagniello, i Dhoad Gypsies of Rajasthan dall’India, la violinista cubana Ylian Canizares, il poeta popolare Mino De Santis, il trombettista Frank Nemola, Davide Brambilla, il rapper Clementino, la band Aprés la Class.
La manifestazione musicale, diretta dal maestro concertatore Andrea Mirò, vive un momento toccante. Infatti all’inizio, il sindaco di Melpignano Ivan Stomeo sale sul palco accompagnato dai Vigili del fuoco e dalle forze dell’ordine per onorare il loro operato durante la tragedia di Genova e ricordare le vittime. Segue un minuto di silenzio.
Il Concertone della “Notte della Taranta” di Melpignano, giunto al 21esimo appuntamento, è condotto dalla giornalista Barbara Capponi che accompagna il pubblico e fa conoscere tutte le notizie e le curiosità sulla kermesse con interviste a ospiti e musicisti protagonisti della serata.
La Notte della Taranta, la più grande e diffusa festa popolare d’Europa che si tiene ogni estate nel Salento, in Puglia, quest’anno si è svolta dal 2 agosto per concludersi il 25, il giorno del Concertone di Melpignano.
La ventunesima edizione del Festival de La Notte della Taranta, sulle note della pizzica, si rinnova nel segno della tradizione e si apre a nuovi linguaggi dell’arte. L’attenzione viene posta innanzitutto sulle contaminazioni musicali di cui il rapper Clementino da un esempio mischiando la pizzica con il rap.
La “Festa della Taranta” è un’occasione per valorizzare il territorio e portare oltre i confini nazionali, il volto nuovo e moderno del Salento che si rifà sempre al suo prestigioso passato culturale e artistico.
“Il Festival della Notte della Taranta” è divenuto un appuntamento di grande importanza che non ha nulla da invidiare alle manifestazioni come Sanremo.
Il merito è di unire linguaggi artistici diversi, legare la storia alla contemporaneità, la tecnologia alla bellezza del rito in un’esperienza unica.
I maestri concertatori che tornano nel Festival per promuovere nuovi progetti musicali sono il simbolo dell’importanza di un evento unico nel suo genere.