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Anteprima con Giorgio Panariello “anziano”, solo perchè i parenti lo hanno scaricato. E così si sfoga con il pubblico per la sua solitudine, tra battute e un po’di malinconia. Seduto su una panchina, racconta il suo Natale. Il suo monologo è sui social network: lì possono esserci tanti amici o follower, ma la realtà è ben diversa.
Un appello originale per non lasciare soli gli anziani nelle festività natalizie, davvero un bel messaggio. Poi canta “Che Natale sei” con Alessandra Amoroso, insieme al piccolo coro del Melograno di Firenze.
Si comincia con una versione di “All I want for Christmas” cantata (con qualche stonatura) da Claudia Gerini e dal comico toscano.
Inizia il monologo con i regali di Natale, soprattutto quelli più inutili e bizzarri, per non parlare di quelli riciclati. Simpatico la questione dei regali scambiati tra uomini e donne, soprattutto gli indumenti intimi.
Arriva un grande pacco dalla Rai, da cui esce Tosca d’Aquino, vestita “alla garçon” con tanto di baffo. Fa la milanese, fin quando poi non esce il suo animo napoletano. Panariello, ironicamente infastidito dalla spalla, la rispedisce nel pacco al mittente.
Arriva l’ospite straniero, Matt Dillon. L’attore incensa Panariello, che definisce una sorta di “Leonardo”, tanto da pensare che quello sia il nome del comico. Così il pubblico capisce che si tratta di uno scambio di persone, perché Dillon si riferisce a Pieraccioni. Non troppo divertente però questo siparietto, durato un po’troppo.
Panariello confida all’attore che vorrebbe tentare la carriera internazionale e così Dillon gli fa interpretare un copione di un film in inglese, che legge con difficoltà. Poi il comico toscano canta “Mambo italiano” e l’attore suona il bongo.
Immancabile l’imitazione di Renato Zero. Panariello è irresistibile in questa sua caricatura. Si presenta “incastonato” in un presepe nei panni del cantante romano: “Io amo un Natale sobrio, dove si condividono i veri valori: i saldi!“, esclama.
Anche lui ha scritto una sua personalissima lettera di Babbo Natale, nella quale con giochi di parole prende un po’in giro cantanti ed altri personaggi dello spettacolo. Esegue alcuni brani natalizi sulle melodie dei più grandi successi del cantautore romano.
Da un personaggio all’altro: dal presepe esce il bagnino Mario, con il suo tormentone “c’ho la potenza nei bracci!“. Anche lui racconta il suo Natale: sarà ancora al suo stabilimento balneare, perché anche a dicembre, dice, “è pieno di gente“.
E finalmente un po’di satira: Mario dice che un suo cliente da piccolo era Matteo Salvini, che si divertiva sempre a respingere i pattini che arrivavano a riva. Altre “vittime” sono Renato Brunetta, preso in giro per la sua bassa statura, e Daniela Santanché.
A Natale i palinsesti televisivi sono pieni di cartoni animati della Walt Disney. Panariello allora entra travestito da Pinocchio e prende in giro il mondo delle favole, classiche e moderne. Lo showman si scaglia con ironia nei confronti di Miley Cyrus, la ormai ex Hannah Montana, troppo volgare per i suoi look e per le abitudini.
Con una poesia dice che i bambini devono credere alle favole, ricordando però che ci sono anche gli orchi cattivi. Un modo intelligente per trattare il tema della violenza sui più piccoli.
Arriva un altro ospite musicale: Biagio Antonacci, che canta “Ci stai”. Il musicista bolognese annuncia che a settembre terrà concerti a Roma e a Milano. Antonacci si dice a favore dell’adozione di bambini anche da parte di coppie non eterosessuali.
I due cantano insieme “Quanto tempo e ancora”. Siparietto finale con anche Tosca D’Aquino che porta in dono all’ex genero di Gianni Morandi un paio di calzini rosa, dato che non li porta spesso nelle sue ospitate televisive.
Dalla canzone ai fornelli, ed ecco lo chef Alessandro Borghese. Molto bravo a tenere il palco, crea una bella sinergia con Panariello. Scherzando sulla notizia che nel 2050 gli esseri umani potrebbero mangiare insetti per risolvere il problema della fame nel mondo, lo chef propone una ricetta a tema. Poi i due cantano storici brani della canzone italiana legati al cibo, opportunamente riadattati parlando di insetti. Finora decisamente l’ospite più divertente.
Parlando del caciucco, tipica ricetta livornese, sale sul pacco uno che dovrebbe intendersene, almeno per la sua provenienza: Massimiliano Allegri. L’allenatore della Juventus spiega la ricetta su una lavagnetta, con gli ingredienti collocati in un modulo, proprio come nel calcio.
In questo piccolo sketch, come già accaduto con gli altri ospiti, si inserisce Tosca D’Aquino. Una presenza, viste le veloci incursioni, di cui si potrebbe fare a meno. Panariello regala al mister livornese un panettone, giocando sul fatto che per molti opinionisti la sua avventura alla guida della Vecchia Signora sarebbe finita prima di Natale.
Ritorna in scena Alessandra Amoroso, vestita da suora. Canta “I follow him”, ricalcando Whoopi Goldberg in “Sister act”. E lancia una particolarissima Suor Cristina, sotto i cui panni si nasconde proprio Giorgio Panariello.
Invita il pubbico a cantare alcuni brani di Chiesa a mò di cori da stadio. Poi riceve una telefonata addirittura da Dio. Tanti i giochi di parole legati alla vita religiosa della vincitrice di The Voice of Italy di due anni fa. Qualcuno un po’ azzardato, a dire il vero. La Amoroso chiude la sua esibizione, smessi gli abiti monacali, cantando “Stupendo fino a qui”, il suo ultimo singolo. Anche per lei c’è un regalo, un trottolino…amoroso!
Giorgio Panariello spiega al pubblico la trama dell’ormai noto “50 sfumature di grigio”. Si parla quindi di sesso. Il comico racconta, con l’artificio del paradosso, le difficoltà degli uomini nel soddisfare le esigenze sessuali delle loro donne. E così immagina di stare in un sexy shop, con risvolti comici.
Tosca D’Aquino ritorna sul palco. Panariello le dice che incontrerà Christian Grey, il protagonista del libro di cui ha parlato. In realtà non è altri che lui, con una giacca grigia. Le promette un incontro infuocato e si ripresenta con una maschera di Batman con un frustino.
E arriva la “vendetta” femminile, con una supersexy Claudia Gerini. L’attrice costringe il finto Grey ad un piccolo supplizio, prima tirandogli le sopracciglia e poi facendogli la ceretta su una mano. Siparietto evitabile, stona con il clima della serata perché un po’volgare.
L’ultimo ospite è il comico Paolo Rossi. Vestito da Babbo Natale, porta un cartello chiedendo offerte per i comici di satira disoccupati. Canta un pezzo dedicato ai lavoratori precari delle feste natalizie. La presenza del comico poteva essere sfruttata meglio, non alla fine della serata. Sarebbe stato bello vedere entrambi all’opera, soprattutto anche per i loro stili differenti.
Giorgio Panariello parla di politica. Afferma che tutti dovrebbero prendere esempio da Papa Francesco per la sua umiltà e per la sua chiarezza. La sua critica è anche sui tanti partiti che affollano la scena, che secondo lui portano gli elettori a confondersi. “Pur di prendere voti, sarebbero pronti a fare qualsiasi cosa!“, dice. Spunti interessanti, peccato confinarli a fine serata.
Il comico presenta un altro dei suoi personaggi: Sirvano, detto “Er vaia”, una caricatura del classico italiano sfaccendato, pigro e abituato a stare al bar per trascorrere il suo tempo.
Si chiude qui l’appuntamento con Panariello sotto l’albero. Un varietà brillante, che ha dimostrato le doti del comico come showman a tutto tondo. Belli anche gli intermezzi proposti dal corpo di ballo, che hanno talora coinvolto anche il toscano.
Peccato soltanto per qualche caduta di stile, come lo sketch con la Gerini sul sadomaso, tranquillamente evitabile.