{module Pubblicità dentro articolo}Dickie è un volto familiare del canale 407 di Sky dove è fruibile History. E la prima domanda che rivolgerà è: “italiani sapete chi è l’inventore della pasta?“. Il viaggio dello storico parte dell’antica Roma, attraverso il Rinascimento, arriva fino al Risorgimento, esplora la cucina della Grande Guerra e del fascismo. Racconta poi le mode gastronomiche del boom economico italiano e arriva fino ai nostri giorni.
Il concetto da cui parte lo storico e conduttore del programma è il seguente: “per anni o meglio per secoli, la storia italiana è stata raccontata attraverso intrighi e complotti, spargimenti di sangue, guerre e atti di eroismo. Adesso voglio insegnare agli italiani la storia della loro cucina”.
Sarà un viaggio ricco di fascino che nel passato ha avuto come protagonisti uomini geniali, conquistatori sanguinari, personaggi ambiziosi ma anche i grandi maestri del gusto. Tutto si è svolto attraverso banchetti sfarzosi e città affamate. Insomma si passa dall’opulenza delle grandi tavole imbandite alla miseria della gente povera che pure sapeva inventare con poco ricette nutrienti e gustose. Dickie anticipa che i protagonisti di questo viaggio non saranno soltanto cuochi ma soprattutto imprenditori e contadini, avventurieri e casalinghe, Scienziati e Politici, Papi e Principi. Proprio per questo il programma sarà un’avventura epica.{module Pubblicità dentro articolo}
Nelle varie puntate si parlerà anche di dieta mediterranea. Vedremo come questo modo di mangiare ha rivoluzionato la cucina italiana nel mondo, aprendo le porte alla conquista anche dei palati più recalcitranti. Pochi però sanno che l’invenzione della pasta è opera di uno scienziato statunitense dal nome Ansel Keys. Il programma spiegherà come Keys è arrivato a questa determinante e fondamentale invenzione della gastronomia internazionale.
Tra i vari servizi che andranno in onda segnaliamo quello realizzato sul cibo delle truppe italiane durante la Prima Guerra Mondiale. Sull’Altopiano di Asiago, grazie ad un metal detector si sono trovate migliaia di scatolette nelle zone dove c’erano le trincee. Sempre nel reportage proposto verrà mostrato il ritrovamento del cadavere di un povero soldato italiano che proprio lì era di stanza durante il conflitto mondiale.
Lo storico e conduttore del programma definisce la cucina italiana una vera e propria tradizione internazionale, che fonda le basi sulle ricette regionali e provinciali. Ecco perché ci sono tante ricette che portano il nome della città di provenienza. Un esempio? Saltimbocca alla romana, risotto alla milanese, bistecca alla fiorentina. L’amore per la buona tavola rappresenta una delle tante espressioni dell’identità dei popoli con le realtà locali in cui vivono.
Tra le testimonianze di studiosi e chef ci saranno quelle di Bruno Barbieri, Fulvio Pierangelini e Giorgio Locatelli. Molto interessanti sono anche le curiosità e gli aneddoti che verranno raccontati nel corso delle puntate.