{module Pubblicità dentro articolo}
Laura Torrisi e Fabio Troiano sono partiti alla volta di Istanbul, alla ricerca dei misteri della Cappadocia. Intanto, Elenoire Casalegno è a Oropa, vicino Biella: il punto di partenza della sua esplorazione è il santuario. Si tratta del luogo più sacro , in cui viene custodita la Vergine Nera. L’autorità ecclesiastica le ha riconosciuto tre miracoli, motivo per cui la venerazione della Vergine Nera è motivo di pellegrinaggio di milioni di visitatori. Ma ad appena due chilometri, precisamente a Oropa Bagni, il sacro si incontra con il profano, dove antiche rovine testimoniano centri di aggregazione per riti esoterici.
Gli abitanti sono tuttora superstiziosi, al punto di non volersi mai recare ad Oropa Bagni. In compenso, il programma ci regala un sano, quanto involontario, momento di ilarità: due “ghost hunters” che si introducono nelle rovine insieme alla Casalegno, incontrando anche presenze che li inducono alla fuga.
Si torna in Turchia, nel cui sottosuolo si sarebbero nascosti gli abitanti della Cappadocia. Il mito di Agartha ha origine da una serie di racconti di monaci buddhisti, secondo cui il popolo che viveva sottoterra sarebbe stato tecnologicamente molto evoluto. Il mito ha resistito nel corso dei secoli, tantoc he persino Adolf Hitler si sarebbe messo alla ricerca del regno di Agartha. Le strutture scavate nella roccia, a forma di coni, sono migliaia; un esperto spiega che in passato, effettivamente, la gente vi viveva.
Dopo l’intervento di Adam Kadmon, ci spostiamo a Bali. Daniele Bossari ci prla del culto dei morti e delle cerimonie propiziatorie per far rinascere il culto della vita. Nella “foresta delle scimmie” si trova un cimitero a cielo aperto, dove i corpi seppelliti sono in attesa di una cremazione di massa. Bossari assiste a un rito della cremazione: per gli induisti, l’anima occupa un corpo solo temporanemante, poi si stacca. La telecamera inquadra da vicino le fiamme: in pratica, stiamo vedendo parti di corpo umano che bruciano.
In barca, il conduttore si reca nell’ “isola degli dei”: l’usanza locale prevede che qui i cadaveri vengano lasciati in un lembo di terra dove i viventi portano cibo in dono. Ai piedi di un albero di sandalo, albero sacro, Bossari ha i conati di vomito a causa della violenta puzza della decomposizione. I corpi sono posizionati in base a un ordine gerarchico.
Fabio Troiano e Laura Torrisi si avventurano nel sottosuolo, da cui ci spiegano la teoria della terra cava. Kadmon farnetica di un popolo di Agartha nato come risultato di genoma umano michiato con qualcosa, ma è francamente arduo seguire il discorso.
Viene quindi lanciato un servizio sulle rocce che si muovono da sole nella Valle della morte. Al rientro dalla pubblicità, elmetto in testa, la Torrisi si cala per per provare l’ebbrezza della scoperta di nuove cavità sotterranee. Da vero “cavaliere” Troiano le ha ceduto il proprio posto; la calata però non entusiasma la collega, data l’altezza. Piovono parolacce e, ancora una volta, la Torrisi si rivela totalmente inadatta per la tramissione, a cui servirebbe uno spirito più intrepido.
Comunque, alla fine, il momento della scalata era fine a se stesso. Quando poi bisogna introdursi in un tunnel, Troiano professa subito la sua claustrofobia, avvisando che la sua performace potrebbe fermarsi presto. E pure lui, per non fare un torto alla compagna, rivela la propria inadeguatezza per il tipo di trasmissione: l’attacco claustrofobico infatti, arriva presto. La Torrisi invece prosegue.
Finora dunque, tirando le somme, abbiamo avuto un conduttore che vomita, una che che urla in preda alla paura dell’altitudine e uno claustrofobico sul punto di impazzire.
Ancora Kadmon: gli illuminati sarebbero usciti dal sottosuolo. Tocca quindi a Rachele Restivo, che oggi si occupa di Miley Cirus.
Troiano e la Torrisi non potevano lasciarsi sfuggire un uomo che sostiene dia ver avvistato gli alieni: se li intrasse di nuovo, dice, chiederebbe loro di protarlo a fare un giro.
Per la serie di “documentari” Exodus sulle piaghe d’Egitto, oggi l’utilissima guida su come affrontare la settima piaga. Si immola pe rla causa, sottoponendosi alla forza di una tempesta, un generale dell’esercito americano. Vagamente inquietante poi, il coraggioso che si fa buttare addosso cavallette, che naturalmente ci suggerisce che, per porre fine alla loro arrampicata lungo il corpo, basta mangiarle.
Si cambia argomento: la favola di Pinocchio potrebbe essere una favola massonica. Il personaggio viene ricollegato al russo Pinocchio Sanchez, soldato russo vissuto nel 1700 e tornato mutilato; una volta a casa, avrebbe trovato impiego in un circo. Che Collodi si sia ispirato a lui? Troiano incontra una discendente dello scrittore che, di fatto, non nega né smentisce. Comunque, insieme a un uomo munito di metal detector, si va anche alla ricerca di zecchini sotterrati nei pressi della tomba dello scrittore.
Con il solito volo pindarico, torniamo in Turchia. Stavolta Troiano non è solo, ma insieme alla Torrisi nei luoghi di culto della Cappadocia. Kadmon prosegue imperterrito con le sue tesi: il concetto di religione sarebbe stato inventato ad Agartha per sottomettere le popolazioni. Un mitologo chiarisce che, secondo alcunet tesi, gli agarthiani sarebbero i sopravvissuti di Atlantide. Per un’altra tesi, tutto si riconduce a Caino che, rifugiatosi sottoterra, avrebbe dato vita a una nuova generazione.
Prossima tappa del viaggio, Smirne. I due conduttori sono alla scoperta delle sette città dell’Apocalisse, a partire da Efeso.
La parte seguente è affidata a Elenoire Casalegno, da Gerusalemme alla ricerca dell’Arca dell’Alleanza. Ci si interroga sullo scontro finale tra bene e male, l’Apocalisse.
Seguono dei segmenti: uno sui simboli del film Eyes Wide Shut, e uno sulla squadra di “acchiappafantasmi” in un cimitero vichingo.
Il saluto ai telespettatori spetta a Fabio Troiano e Laura Torrisi. La puntata, lunghissima, termina all’una meno dieci.