A tra poco con la diretta.
Inizia la seconda stagione di Propaganda Live, entra Diego Bianchi che presenta la Band del programma con Fabrizio Bosso alla tromba. Poi presenta Francesca Schianti, Memo Remigi, Paolo Celata, Marco Damilano, Aboubakar Soumahoro, Marco D’Ambrosio in arte Makkox.
Diego riprende dove ci aveva lasciato, con la lettera di risposta del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ringraziava il programma per l’invito nella trasmissione e faceva i complimenti al conduttore e al programma. Una clip dell’incontro tra Diego Bianchi e il Presidente.
Marco Damilano fa il punto della situazione dopo l’estate con il suo spiegone. “Prima dell’inizio delle vacabze sembrava andare tutto bene, poi inizia la prima sparatoria raziale, i lanci dell’uova ad un atleta. Poi le autostrade di fuoco, i tir esplosi, i roghi umani in Puglia e infine il 14 Agosto quel fatidico ponte che crolla“. Conclude poi il giornalista : “in nome del popolo si sono fatte tante cose, per progaganda e per dividire un pezzo di popolo da un altro pezzo di popolo” – Afferma Marco.
Makkok questa scorsa estate si era prefissato di non seguire la politica, ma solo quegli account divertenti come la pagina di Borriello, ma poi ho deciso di seguire lui Matteo Salvini. Da qui ripartono i Tweet di Propaganda sul Ministro Salvini e Toninelli.
Entra il primo ospite Giovanni Floris che dovrà raccontare come ha visto il nostro paese durante questa lunga estate politica. Il primo argomento è la nave Diciotti e Makkox lo introduce con le sue vignette ed i Tweet.
Ora un video del sit-in di Casa Pound all’arrivo di una parte dei migranti della nave Diciotti a Rocca di Papa.
Floris pensa che l’Italia è spaccata in due, tra buoni e cattivi e tuti cercano di difendere le proprie posizioni senza poi risolvere il vero problema dell’immigrazione, che non si può fermare ma regolare. “La gente non si tiene su una nave ferma, sia che sia un poco di buono o non. Non si può dire chi deve scendere o no, in quel momento sono naufraghi” – dichiara Giovanni Floris.
Diego poi parla dell’arrivo dei Caschi Blu, inviati dall’Onu nel nostro paese per pericolo di razzismo e fa indossare i caschi al pubblico in studio, per cercare di scherzare su un tema serio.
Floris chiosa l’argomento affermando che anche se in Italia non entrassero più migranti, chi vuole delinquere continuerà a farlo e chi è razzista lo rimarrà.
Vignetta di Makkox su Salvini che rientra dalle vacanze e trova una liste di cose da fare come Ministro dell’Interno, ma si arrabbia per i 49 milioni da restituire allo stato e l’avviso di garanzia per la famosa nave.
Bianchi manda una clip e una serie di Tweet del profilo fake di Salvini che chiedeva agli Italiani di pagare loro la multa della Lega.
Ospite l’attrice Ottavia Piccolo, che racconta una sua disavventura. Durante una manifestazione autorizzata è stata fermata all’ingresso del Festival del Cinema di Venezia perchè indossava una sciarpa dell’Anpi (Associazione Nazionale Partigiani d’Italia) dalle forze dell’ordine e dagli organizzatori.
Si passa a parlare di Luigi Di Maio, della sua gaffe su Matera e dei suoi discorsi, Tweet un pò strampalati. Una clip della discussione di Salvini con il Ministro Lussemburghese alla conferenza a Vienna sulle migrazioni.
Floris pensa che Salvini si stia mangiando il Movimento 5 Stelle e anche se usa parole dure non è odiato, perchè ci sa fare e si fa volere bene. Per il giornalista la sinistra sta perdendo un occasione, perchè in Italia non c’è mai stato un governo così forte di destra.
Diego chiede agli ospiti da dove si dovrebbe ripartire in Italia, per Remigi dalla coerenza, per Paolo Celata dagli ultimi, per Damilano dalla memoria, per Aboubakar dagli sfruttati, per Floris dalla istruzione.
L’argomento si sposta su Renzi, si parla e si scherza sul suo documentario su Firenze. Mirko Matteucci va nella città Toscana, per parlare di arte con gli abitanti e per verificare se riconoscono vari monumenti del nostro paese.
Fabrizio Bosso e la band del programma riaprono Propaganda prima di parlare del crollo del Ponte di Genova. Un video che documente il viaggio di Diego Bianchi e la sua troupe in macchina verso il capoluogo Ligure. Diego prima di andare nel luogo del crollo, contatta dei suoi conoscenti per capire che ne pensano di quello che è accaduto.
Si dirige a Palazzo Ducale e incontra il Presidente Luca Bizarri. L’attore racconta ha raccolto delle storie sul ponte subito dopo il fatto, poi accompagna in motorino il conduttore nel tragitto dal centro fino al ponte.
Luca Bizarri parla che oltre alle tante parole, c’è stata tanta umanità e solidarietà, questo vuol dire che anche dopo le tragedie può uscire del buono. Diego lascia Luca e prosegue in motorino per arrivare sui due lati del ponte, la città è divisa in due.
Bianchi intervista alcuni sfollati delle case adiacenti al ponte, che sono stati ospitati in una struttura per migranti. Ora si reca proprio sotto il ponte in via Fillak, dove ci sono altri sfollati che accampati controllano le case abbandonate, sperando di rientrarci o almeno di recuperare le loro cose.
Diego e la troupe vanno poi a mangiare in una pizzeria vicino al ponte, che ha riaperto da poco. Il giorno dopo vanno dall’altra parte della strada interdetta dove ci sono altri sfollati. L’immagini sono davvero potenti e fanno vedere come un pilone del ponte appoggi su un palazzo.
Entrano nella zona rossa e il tempo sembra come fermarsi, sul punto di rottura dove è collasata la parte centrale del ponte. Riprendono poi dei pezzi del ponte messi per ora dentro un hangar che poi serviranno anche per la futura inchiesta. Termina il racconto di Propaganda su Genova.
Si torna in studio con un grande applauso per gli sfollati ospiti presenti nel programma. Uno di loro dichiara che non sembra passato un mese ma un anno dal crollo.
Un altro ospite Gipi Pacinotti, il conduttore manda un video surreale del regista che parla e scherza sulla situazione della sinistra. Pippo Civati interpeta la mamma di Gipi, che vuole ridare spazio e voce alla sinistra.
Diego mantiene la sua promessa e a mezzanotte in punto, fa gli aguri a Sabino, uno degli sfollati di Genova con un tortino con una candelina sopra.
Inzia la prima top ten Twitter della stagione. Al decimo posto i tweet di Giorgia Meloni sui migranti, al numero nove un tweet di Rita Pavone in risposta ai Pearl Jam che in concerto a Roma si appellavano per salvare i barconi.
All’ottavo posto un tweet di Mara Carfagna, il settimo posto è di Gianni Pittella sul golpe a Salvador Allende. Al sesto posto la notizia che la Lega vuole i crocifissi in tutti gli uffici pubblici e vari tweet su Salvini.
Il quinto posto è dedicato ai Ferragnez, al loro matrimonio e come ha reagito il mondo di Twitter, dove scoppia la polemica per il gate dedicato all’intero dell’aereoporto di Linate alla coppia di sposi e per il menu della cena un pò scarno.
Il quarto posto è dei tweet riguardanti l’acquisto di Cristiano Ronaldo, il mancato passaggio di Modric all’Inter e altri casi sportivi. Si arriva sul podio, al terzo posto ancora calcio con il caso DAZN. Al numero due Luigi Di Maio con un tweet sulle nuove nomine Rai.
Il primo posto è occupata dai tweet dedicati al programma durante questa prima puntata.
Propaganda Live termina qui, appuntamento a venerdì prossimo.