Martin Scorsese ha impiegato circa 30 anni per realizzare la versione cinematografica del romanzo Silence tratto dal libro dello scrittore giapponese Shusako Endo.
Nel cast Andrew Garfield (Doctor Who), Adam Driver, Liam Neeson, Ciarán Hinds (Il Trono di Spade), Tadanobu Asano, Issei Ogata, Shinya Tsukamoto e Yôsuke Kubozuka.
Il film è basato soprattutto sulle persecuzioni subite dai cristiani in Giappone nella prima metà del XVII secolo.
Silence | trama
Siamo nel 1633. Scorsese dunque ha realizzato un film in costume che ha come base principale uno dei temi a lui più cari: il rapporto tra l’uomo e la fede. La pellicola è basata parzialmente sulla storia di personaggi realmente esistiti. Tra questi ci sono padre Christovao Ferreira e il gesuita italiano Giuseppe Chiara. Su questi due religiosi lo scrittore giapponese ha ricreato il personaggio di padre Rodriguez, uno dei protagonisti del film. Infatti Sebastiao Rodriguez e Francisco Garupe sono due giovani gesuiti che vivono in Portogallo.
Un giorno vengono a sapere dal loro padre spirituale Alessandro Valignano, che un loro confratello Christovao Ferreira a quel tempo missionario in Giappone, era stato catturato, torturato e costretto a ripudiare la fede cattolica per abbracciare lo stile di vita giapponese.
I due giovani sacerdoti rimangono increduli dinanzi ad una notizia così grave. E decidono di mettersi alla ricerca del loro confratello che tra l’altro era stato per loro una figura di riferimento molto importante essendo stato per qualche tempo anche il loro confessore.
I due giovani si imbarcano su una nave e sbarcano in Giappone clandestinamente. Al loro fianco c’è la guida locale, un pescatore del posto che però è poco affidabile in quanto alcolizzato. Nonostante tutto i due riescono ad arrivare in un villaggio abitato da una folta comunità di contadini cristiani.
Tutti sono costretti a praticare la loro fede religiosa in maniera segreta perché timorosi delle persecuzioni a cui vanno incontro i cristiani. Ove mai un religioso venisse catturato, poteva essere bruciato vivo insieme a tutta la famiglia.
Da questo pericolo era sfuggito il contadino Kichijiro che per non essere arso vivo aveva abiurato la fede cattolica.
I due confratelli portoghesi devono stare molto attenti perché nel frattempo sono arrivate sul posto autorità governative in cerca di cristiani. Da sottolineare che Kichijiro per avere salva la vita aveva accettato di sputare su un crocifisso. Tutti gli altri che erano con lui avevano invece rifiutato tale gesto e furono crocifissi sulla scogliera lasciati in balia delle onde e della marea.
Silence è dunque un film che pone lo spettatore di fronte al problema della fede e suscita degli interrogativi. Ci si interroga cioè sul bene e sul male e su quanto sia giusto fare per salvare la propria vita.
Il film ha una ambientazione spettacolare con le magnifiche scenografie di Dante Ferretti: sono state ricostruite le realtà seicentesche dei villaggi contadini, le atmosfere delle taverne e delle squallide galere del tempo.