La conduttrice gestirà un caso molto delicato: la vicenda si svolse in Sicilia, e nel corso della lunga intervista, Celeste Saieva rivivrà quei giorni lontani che l’hanno trasformata in un’assassina.
Il suo sarà un racconto doloroso, triste ma anche pieno di speranza, essendo lei ancora molto giovane.
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Come si è detto, l’omicidio avvenne in Sicilia; colpì l’opinione pubblica per la dinamica e la modalità con cui fu eseguito. Ma soprattutto, a impressionare per tanta efferatezza, fu la giovane età degli accusati. All’epoca infatti, Celeste aveva solo 25 anni e il suo amante Nicola Piazza era un suo coetaneo. L’altro complice aveva addirittura 23 anni. Insieme ai suoi complici, Celeste è stata definitivamente condannata a 30 anni di reclusione con una sentenza della Corte di Assise di Appello di Palermo nel giugno 2012. Venne così confermata la sentenza emessa in primo grado dal Tribunale di Sciacca nei confronti dei tre imputati per l’omicidio di Michele Cangialosi.
Come abbiamo detto, la modalità dell’omicidio fu particolarmente crudele. Alla vittima venne somministrato un potente sonnifero, prima che l’uomo si ritirasse all’interno della camera da letto della sua abitazione. Successivamente fu aggredito, ucciso, caricato in macchina e sepolto in fondo ad una contrada deserta.
Celeste Saieva, la moglie, fece passare qualche giorno prima di denunciare la scomparsa. Con le forze dell’ordine osstenne che il marito era solito allontanarsi da casa senza avvertire e senza dare notizie. Dopo sei mesi, il cadavere dell’uomo fu ritrovato: era il 17 ottobre del 2009, e immediatamente la procura di Sciacca fece arrestare la moglie ed i complici. A incastrare i tre fu un quarto complice, un minorenne con già una condanna a nove anni di reclusione.
Franca Leosini, con il suo consueto stile, cercherà di penetrare nell’animo della detenuta tentando di capire i motivi che hanno trasformato una ragazza di 25 anni in una feroce e selvaggia assassina. L’intervista si svolge su binari tranquilli perché la protagonista appare pentita e racconterà quello che in un’epoca così lontana aveva creduto necessario compiere per vendicarsi di un marito non all’altezza delle sue aspettative.
La vicenda ha degli aspetti molto torbidi e inquietanti, e coniuga quasi come in un feuilleton amore, morte e forse redenzione. Dalla voce di Celeste Saieva ascolteremo un passato femminile fatto di frustrazioni e delusioni che appare quasi ambientato in un’epoca lontana, e non nella moderna Sicilia degli anni 2000.