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Sono proprio i due attori spagnoli il “regalo” che apre la puntata. Lo studio li accoglie con applausi scroscianti: la Bouzas scherza sostendendo che più è perfida Francisca, più gli ascolti salgono.
Entra in studio Giorgia, che vuole fare una sorpresa alla zia Paola che l’ha cresciuta evitandole di finire in istituto. La donna è una fan della soap.
Giorgia è stata cresciuta da Paola, che ha dovuto affrontare la morte della sorella insieme alla nipotina, di appena sette anni. Un lutto arrivato come epilogo di una lunga e dolorosa malattia.
La De Filippi legge la consueta lettera commovente in cui la ragazza ringrazia la zia: come al solito ci sono i bambini che sfilano, il pavimento che si illumina a seconda delle parole pronunciate.
La storia di questa famiglia commuove i due ospiti, che piangono in un angolo. Per una singolare coincidenza infatti, se Giorgia non era stata riconosciuta dal padre, stessa sorte è toccata alla figlia naturale di Paola: per tutta la vita, lei ha detto alla nipote che “orfana” è solo una parola.
Nello studio di Canale 5, anche la perfida Francisca piange. Quando i due interpreti si rivelano, Paola è incredula. Le viene anche fatto un regalo, ma non viene svelato il contenuto del cofanetto.
La prossima è April, una ragazza che porta in studio una storia che sembra il remake di Cenerentola: Lucrezia, la nuova compagna del padre, la trattava male, la costringeva a guardare i fratellini mentre lei non faceva niente. Ha allontanato il padre dalla figlia, fino a quando lei, esausta, è scappata di casa. Dall’arrivo della donna, Lucrezia, in casa i rapporti tra padre e figlia si sono raffreddati: ora non si parlano da un anno.
La posta è per entrambi. Appena si apre la busta, si capisce già come evolverà la vicenda. Il padre dice alla figlia che non può rinunciare agli altri figli, Lucrezia vuole le scuse ed April ribadisce di volere esclusivamente un rapporto con il papà in quanto suo diritto. E naturalmente, da matrigna stereotipata da fiaba qual è, Lucrezia sostiene di non avere colpe: April le risponde che persino i suoi genitori pensano che sia falsa.
A sua volta, il padre di April non riesce ad andare oltre: ripete solo che ha altri figli e che non lo può riconquistare così. Bisogna sottolineare che April ha esordito chiedendogli scusa per tutti quei comportamenti che, da adolescente qual è stata, ha avuto.
La conduttrice prende le redini della situazione in mano e incalza: un padre non si “conquista”. Alla fine di tanta inconsistenza, davanti a un padre che ripete che teme di essere ancora ferito, seppur in lacrime, è la stessa April ad alzarsi e andarsene.
Rimasta in studio con la coppia, la De Filippi tira fuori qualche concetto basilare di psicologia per far capire ai due che la ragazza ha avuto un passato difficile e che non può prendersela con il padre perché questo significherebbe che non può contare nemmeno sull’unico affetto che le è rimasto: un colpo troppo duro da affrontare. Non solo: fa notare che i due, che rappresentano le figure adulte, hanno un’età per comportarsi con superiorità. E aggiunge: che già lavori e risca ad avere una vita autonoma, con quel pregresso, è tanto.
A sorpresa, April viene richiamata in studio. E siccome l’uomo che apparenon si decide a pronunciare un “si” deciso all’apertura della busta, provvede direttamente la De Filippi.
Dopo l’abbraccio strappalacrime, ecco il momento di leggerezza con la signora Maddalena. La donna si definisce felicemente vedova dal primo matrimonio, e ora è in cerca di Bruno, un vecchio amore di gioventù.
Naturalmente Bruno non ha la più pallida idea di chi sia. E Maddalena, che ora “non può permettersi di sbagliare ancora”, anziché presentarsi lo sottopone a un test di intelligenza. La signora ci tiene a sottolineare che vuole essere corteggiata, che vuole fare la bella vita e andare in vacanza e che ci si sposa “per non rimanere con la candela in mano”. Si preoccupa quindi di sapere lo stato civile di Bruno e, dato che è separato, si preoccupa subito di sapere se vivnao con lui: insomma, vistoc he abita solo, il signore “è matrimoniabile”.
Passa del tempo prima che Bruno la riconosca: lui era finanziere, ha vissuto in diverse città. Ad ogni modo, la busta viene aperta.
Dopo la pubblicità, si rientra in studio con il secondo “regalo” della serata: Stefano Accorsi. L’attore è stato chiamato da Antonio, che vuole ringraziare la moglie Silvia per averlo sostenuto durante la malattia. Mentre lui pensava alla morte, persino al suicidio, lei lo spronava fino a farlo alzare dal letto.
L’interprete di 1992 è l’attore preferito di Silvia. La donna entra ignara di tutto, senza sapere cosa aspettarsi. La De Filippi le consiglia una conchiglia da poggiare all’orecchio: Silvia sente una voce fuori campo che dà il via alla lettura della lettera.
Antonio si ramarica di non essere ancora riuscito a portarla alle Maldive, perciò il pavimento diventa un mare.
I ruoli però si invertono: davanti a una storia così toccante, davanti a un esempio tanto forte di amore, è Accorsi a dichiararsi fan di Silvia. E lei ribatte subito che anche Antonio è stato forte.
Il viaggio alle maldive che i due hanno sempre dovuto rimandare, lo regala l’attore. Non solo: Accorsi prende per mano Silvia, e porta la coppia fuori dallo studio: lì, li attende una macchina per prtarli in un hotel e godersi un anticipo di quel viaggio di nozze per cui non sono mai partiti.
Prossima storia, quella di Francesco. L’uomo vuole riallacciare i rapporti con i figli Pierluca e Gianmarco, che non vede da 13 anni. Imprenditore nella ristorazione, Francesco ha accumulato un serie di errori: tradimento alla moglie, abbandono della famiglia, due figli nati a Cuba. Nel frattempo, dopo che lui stava fallendo, i figli hanno risollevato le sorti delle attività di famiglia.
Francesco constata il suo fallimento: non solo non ha più niente, ma ha perso anche l’affetto delle persone più care. Le larime iniziano già alla consegna della posta a uno di loro: l’ultima volta, aveva visto un uomo e ora ha davanti un uomo.
Pierluca e Gianmarco immaginavano l’invito fosse opera del padre, perciò lo lasciano parlare. I ragazzi parlano con un tono di voce pacato: dopo tanti anni, Francesco è diventato un estraneo. È stato duro dover accettare che il padre li avesse abbandonati per farsi la propria vita. Che effetto fa sapere di avere un padre che vive nella stessa città e versa in cndizioni di nullatenenza? I due giovani, com’era da spettarsi, rispondono che è come quando loro avevano bisogno e a lui non è interessato.
La conduttrice prova a convincerli, ma effettivamente il compito è più che impegnativo. Tra le lacrime di Francesco, la busta viene chiusa. Va detto che l’uomo chiedeva solo di poter chiamare per le feste e, magari, fermarsi a salutarli ogni tanto: i figli hanno chiaramente voluto rendergli il dolore subito.
La puntata si conclude qui, l’appuntamento è per sabato prossimo.