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Lucia Annibali aveva trovato Varani presuntuoso al primo incontro. Ma successivamente il suo giudizio era cambiato e lei si era perdutamente innamorata. La Leosini insiste: non vedeva che lei e lei una sera l’ha rifiutata. Lucia quasi le salta addosso e lei non la invita a salire su, eppure avevate tutta la notte davanti. La risposta è secca. Non avevo interesse.
Varani aveva una donna, Ada, con cui aveva convissuto per dieci anni. Ma non l’aveva mai sposata. E’ stata la mia immaturità, svela.
Segue un’intervista a Lucia Annibali in cui la donna ammette di essere stata molto presa dall’auomo. E lei era innamorato? insiste la Leosini. C’erano aspetti che non mi piacevano, dice alla giornalista. Uno di questi aspetti era la sfrontaezza di Lucia, secondo Varani. Lucia aveva la sensazione che l’uomo fosse sempre sfuggente. Poi i due si lasciano. E Lucia si colpevolizza, chiedendisi in cosa può aver sbagliato se Varani si è allontanato da lei.
Quando morì la madre di Varani, l’avvocato fece sapere a Lucia di non presentarsi al funerale. Ma la donna andò lo stesso. E si accorse della presenza di Ada, ma non immaginava che fosse la sua rivale. Dopo la scomparsa della mamma, a Varani il padre regalò una Porche, per alleviargli il dolore.
Poi Lucia si trasferisce a Pesaro, nella stessa strada in cui varani ha lo studio. I due si incontrano spesso. Ma ad un ceryo punto Lucia si rende conto che l’uomo sta mentendo. Lo segue con un’amica e si accorge che va da Ada. Decide, allora, di lasciarlo. E da all’amica, l’incarico di rivelare tutto ad Ada,
A questo punto si inverte la situazione: Varani cerca di riconquistarla. Ma non nei termini esasperati con cui lo racconta la Leosini. Che gli chiede: perchè allora non è stato sincero con Lucia? Risposta: ASda per me era il porto sicuro più forte della passione per Lucia.
Mancano ancora circa due anni alla tragedia. Fino allopra i due si sono presi e lasciati continuamente. La Leosini infila la lama nella ferita: mi sembra che eravate ossessionati l’uno dall’altra, vero? Varani lo ammette.
Spesso, nel corso dell’intervista la Leosini cita il libro scritto dalla Annibali. La giovane donna, stanca di questa situazione altalenante, si rivolge ad uno psicoterapeuta che le dà delle indicazioni su come gestire il suo contorto sentimento.
Varani racconta che ebbe da Lucia la proposta di rivedersi come le aveva suggerito lo psicoterapeuta. Una overdose di varani avrebbe dovuto allontanare Varani, dice la Leosini.
Siamo nella fase clou del racconto.
Lucia si è stufata, continua la Leosini e lei le ha dato uno schiaffo, quando ha scoperto alcuni messaggini sul cellulare della donna. Lucia non ne vuole più sapere e decide di abbandonarlo. Varani si accanisce e cerca in tutti i modi di riaverla. L’uomo la assedia, la controlla, non le lascia un momento di tregua.
Ma Varani, dinanzi a tale racconto fatto dalla stessa Annibali, non ammette tutto: non ci sono le prove di tutto ciò nelle carte processuali, dice alla Leosini.
Ma la giornalista lo insegue e gli legge alcuni sms di minacce. Non sono negli atti, ribadisce Varani.
Si va avanti. La Leosini lo lavora ai fianchi: lei faceva uso di droghe? chiede. Non abitualmente è la risposta. E’ capitato ma non ho mai avuto questa abitudine.
Lo psicologo del carcere di Teramo conferma che Varani non è stato un utiòizzatore abituale di droghe.
La Leosini gli fa raccontare l’episodio della piscina. “Giocavo a calcio a livello agonistico. Ma mi infortunai e dovetti fare della fisioterapia. Andai a informarmi nellapiscina che aveva frequentato Lucia. Non mi presentai con il mio nome vero perché ci eravamo allontanati da poco e lei era amica dell’istruttrice”.
Lui entrò negli spogliatoi femminili: la Leosini gli dice che lo avrebbe fatto per impossessarsi delle chiavi della macchina di Lucia, prendere le chiavi di casa che erano nell’auto e farsene fare una copia.
La giornalista gli ricorda poi delle confessioni fatte ad un compagno di cella che sono state poi riportate. E gli ricorda anche dell’accusa di aver tentato di manomettere l’impianto del gas di casa di Lucia. Luca Varani si difende. Ma c’è stato anche un altro episodio pericoloso a casa di Lucia: si era verificata una perdita di gas tanto pericolosa da poter far esplodere il palazzo. Mentre il tecnico ripara la perdita, Lucia scambia dei messaggi con un’amica. Il tecnico, nel corso del processo dirà di aver ritenuto dolosa quella perdita.
Si giunge alle fasi finali: Varani perchè l’ha fatto? incalza la Leosini. L’avvocato racconta di aver commissionato ad alcune persone, uno scherzo: sverniciare l’auto della sua ex compgana. Un gesto da camorrista, sottolinea la Leosini. Sono consapevole, un gesto che ha rovinato due vite, dice Varani, ammettendo che la “commissione” gli era costata 2000 euro.
I carabinieri iniziano ad attenzionarlo avendo saputo che un uomo con la Porche era intenzionato a fare del male ad una donna con l’acido. Ma non sapevano che si trattava della Annibali.
Alla fine è proprio Lucia a raccontare la maniera brutale e selvaggia con cui le avevano gettato l’acido sul viso. Ha narrato la sua disperazione nel sentire il liquido penetrare nella pelle e mangiarlo. E ha gridato il nome di Varani.
Poi è Varani a dire come fosse stato arrestato dai Carabinieri e portato in caserma: nega tutto, sottolineando di non essere stato lui. Poi ammette di prendersi le sue responsabilità, di volersi riscattare. Dice che il suo più grande rimorso è di non aver fermato coloro che hanno sfregiato Lucia.
Si dice pentito Varani. Vorrebbe aiutare Lucia ma non piò. La Leosini smuove tutte le corde della curiosità e delle emozioni. Fa riferimento alla figlia di Varani, una bimba di due anni che incontra il padre in carcere.
Varani lavora in carcere e non immagina il suo futuro. Conclude dicendo che vorrebbe essere perdonato. “Sono sicuro che sarà possibile, farà bene anche a lei“