A tra poco con la diretta.
Inizia Fratelli di Crozza, il comico impersona Di Maio, che esulta gridando “Campioni del mondo” perchè ha abolito la povertà. Di Maio restituisce i soldi al popolo, ma non considera che un giorno li dovrà restituire ed interrogato in merito afferma che un domani “abolirà il popolo”.
Svestiti i panni di Di Maio, Crozza si chiede come abbiano fatto ad abolire la povertà. “A pagare le nostre uova non passerà nessuno. Non abbiamo abolito la povertà, l’abbiamo solo post-datata”.
Il comico presenta poi il suo secondo personaggio, il Ministro Danilo Toninelli. Crozza – da genovese – ha il dente avvelenato sull’argomento ponte. E’ stato scelto un commissario che lavora nell’azienda che si occuperà dei lavori. Crozza, dopo un suo lungo sfogo, imita Toninelli.
L’imitazione è incentrata sul fatto che Toninelli ha interrotto i lavori della gronda e sulla poca preparazione e credibilità di certe sfaccettature della politica. L’entusiasmo di Toninelli pancia a terra, una delle sue espressioni più famose che il comico porta all’estremo.
Crozza indossa un naso finto e rivela che è quello che in passato ha usato per l’imitazione della Boldrini, stasera ha deciso di utilizzarlo per impersonare Conte. Si parla del Presidente del Consiglio e di una sua foto con Salvini. Crozza rivela che Salvini ha ripubblicato lo scatto, ma tagliando Conte.
Viene mandato in un’onda un servizio che raccoglie le dichiarazione del Presidente sulla religione e Padre Pio.
Crozza veste i panni di Conte, che intento a fare una spremuta d’arancia riceve sollecitazioni per i “tagli”, non quelli alla manovra ma al toast di Di Maio. Il servizievole Conte rivela di aver servito cocktail ai ministri. Si esercita poi a chiamare Tria per spronarlo a non dimettersi, ma è una finta: il telefono in realtà è un accendino. Si dedica poi a pratiche urgenti, quali disdire l’appuntamento dall’estetista della Isoardi.
Tira poi le somme parlando con un’immagine di Padre Pio. Il santo lo consiglia in merito alla querelle Casalino e lo sprona a non tagliare i bordi dei toast perchè poi diventano tramezzini.
Crozza passa poi a parlare di New York e l’introduzione del “Gender X” sul certificato di nascita. “Un modo per dire il nostro bimbo è qui, ma cosa vuole diventare ve lo farà sapere lui. Siamo ad un passo da Sodoma eh?” – dice Crozza. Affermando che allo stato di New York non interessa che tu sia maschio o femmina, perchè i diritti sono uguali per tutti. Il comico diventa serio e celebra l’estrema civiltà di questa decisione.
Passa poi a parlare del Senatore Leghista Pillon che ha proposto di eliminare l’aborto ed il divorzio. Il senatore è arrivato a proporre di offrire somme alle donne per non abortire e persino ad impedir loro di farlo. Pillon ha inoltre proposto di affidare i figli al padre in caso di divorzio, a prescindere dalla tipologia d’uomo e dalla condotta morale. Pillon ritiene infatti che non sia diritto delle donne divorziare.
Crozza decide di impersonare Pillon. “Vado a dimenticarmi 4 o 5 secoli di civiltà e torno” – dice il comico.
Entrano delle donne vestite con i costumi della serie “The Handmaid’s Tale”, incinte cantano una canzone sul DDL Pillon. Il leghista afferma di aver messo incinta lui le donne e di avere intenzione di trasportarle su un camion, dando loro da mangiare come ai cani ed usandole come sensori per il parcheggio. Pillon continua ad esporre le sue idee, affermando che le donne non possono e non devono lavorare. Le donne dovrebbero, secondo lui, essere madri di almeno 5-6 figli.
All’improvviso il leghista si accorge che una donna non è incinta e lei spiega di aver preso la pillola perchè l’utero è suo e lo gestisce lei. La donna rivendica le sue libertà personali e sessuali. Pillon rimane sconvolto e sprona le altre donne a mettere al rogo la “traditrice”.
Torna Crozza e afferma di avere paura di Pillon, perchè sprona la società a tornare a 500 anni fa. Passa poi a parlare del PD, di Martina, Renzi, Gentiloni e degli altri. “Le condizioni del paziente PD stanno peggiorando sempre più”.
Crozza impersona i papabili a competere per la presidenza del PD alle prossime elezioni.
Crozza ci parla di Briatore e dello scandalo che l’ha coinvolto. E’ stato indagato per delle tangenti al fisco, pagate perchè rivoleva il suo yatch sequestrato. Briatore ora è indagato, ma afferma di non saperne niente. La colpa secondo lui sarebbe del suo commercialista, che al momento è stato arrestato.
Crozza veste i panni di Briatore, indignato e scosso per ciò che gli è successo. Afferma di aver subito “molestie fiscali” e racconta il “terribile fatto“. L’imprenditore, sulla scia del movimento #metoo, ha creato il movimento #metop.
Torna Crozza e ci parla dello “spammare” i figli sui social. Sempre più star postano foto dei propri bambini su Facebook o Instagram. Il comico si rifa all’iconografia classica ed alla “Sacra Family”. “Chi vi dice che vostro figlio crescendo non diventi una persona riservata?” – commenta Crozza. Ecco dunque che parla dei Ferragnez e di Leone. “Un fashion blogger in fasce”, così il comico definisce il piccolo di casa Ferragni-Fedez e decide poi di vestirne i panni.
Il piccolo Leone è steso tra cuscini che raffigurano i suoi genitori e parla della mamma usando l’hashtag Chiara Ferragni. Racconta poi di attendere la “poppata” all’ora di massimo traffico su Instagram. Legge poi i messaggi della mamma su Whatsapp, che lo sprona a girarsi di schiena per mostrare la tutina firmata. A Leone gli piace SferaEbbasta e ha il carillon con le suo canzoni.