{module Google ads}
Le quattro puntate del DopoFestival, infatti, sono state collocate nel “palinsesto notturno” della prima rete: l’ultima, ieri sera, si è conclusa quasi alle due e mezza dopo mezzanotte. Orari possibili solo per Marzullo.
Nicola Savino e la Gialappa’s band ne sono stati i conduttori, come aveva annunciato Carlo Conti nel corso di una puntata di Quelli che il calcio. E le atmosfere del talk show calcistico del pomeriggio festivo di Rai2 si sentivano tutte. Anzi, erano addirittura amplificate all’ennesima potenza nel tentativo di conferire goliardia agli interventi dei padroni di casa e degli ospiti. Ospiti che si sono succeduti, sera dopo sera, nella sala di villa Ormond da dove il Dopo Festival è andato in onda.
Si è aggiunto al team della trasmissione anche Max Giusti che ha proposto, nel corso delle quattro serate, alcune parodie: in particolare quelle di Elton John, di Francesco Vecchioni e di Massimo Ranieri: queste ultime già proposte a Quelli che il calcio. Naturalmente da Giusti ci si aspettava un’impennata di orgoglio professionale e comico che invece non c’è stato. Le parodie, infatti, sono state notevolmente banali soprattutto nei testi che avevano bisogno di una più accurata e originale impostazione. Delle imitazioni, insomma, è stato colto soltanto l’aspetto esteriore con molta superficialità interpretativa.Insomma si è avuta la sensazione che fossero state preparate frettolosamente.
Ci si aspettava che il team di Quelli che il calcio sforzasse maggiormente le meningi e creasse qualche situazione più originale, degna del programma nato per “fare le pulci” a caldo a quanto è accaduto da poco nel corso del festival. Invece si sono percorse strade note e sicure sulle quali poter sfrecciare in tutta tranquillità certi di non incorrere in incidenti o imprevisti. Così non è stato: la gran quantità di ospiti che andava e veniva dal Dopo Festival non è stata gestita in maniera idonea: spesso è stata tolta la parola a chi stava parlando con il presteso delle esigenze di tempo oppure alcuni non sono neppure riusciti a esprimere una pur minima opinione e sono stati rimandati all’indomani.
Il dialogo con i giornalisti presenti in studio si è rivelato particolarmente difficile da gestire perchè Savino e la Gialappa’s non riuscivano a dosare i toni seri e faceti. E molto spesso si è creata una gran confusione.