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Dopo i servizi di sette giorni fa, ecco alcune anticipazioni sui reportage che saranno trasmessi:
– In queste ultime settimane Don Livio Fanzaga si è più volte espresso contro il ddl Cirinnà. Qualche giorno fa, in merito alla partecipazione di Elton John al Festival di Sanremo, il direttore di Radio Maria ha dichiarato: “Arriva per convincere gli italiani che…”, riferendosi al dibattito sulle unioni civili in corso al Senato. Citando l’Inno di Mameli, Don Livio ha poi aggiunto: “Ci metteranno in croce, non lo so io cosa faranno, o se si accontenteranno soltanto di approvare la legge, speriamo. Ad ogni modo, noi siamo pronti al martirio, siamo pronti alla morte, l’Italia chiamò”.
In seguito a queste ultime dichiarazioni, l’inviato Mauro Casciari ha raggiunto la sede di Radio Maria a Erba, in provincia di Como, per provare a parlare con Don Livio. Venerdì sera, però, nel corso della realizzazione del servizio, mentre si trovava nel cortile della sede durante un incontro aperto al pubblico, la troupe delle Iene ha subito un’aggressione, durante la quale l’operatore è stato scaraventato e trattenuto a terra.
– Giulio Golia torna a Bagheria per incontrare nuovamente il sindaco Patrizio Cinque. Dopo il servizio della scorsa settimana – nel quale l’inviato ha chiesto spiegazioni al primo cittadino bagherese e all’assessore all’Urbanistica sugli edifici delle loro famiglie che risulterebbero abusivi – Cinque si è difeso pubblicando alcuni video online. In questi, oltre a voler smentire le affermazioni delle Iene, il sindaco ha dichiarato che avrebbe mostrato le carte riguardanti la regolarità della palazzina in questione. Con l’obiettivo di rendere finalmente pubblici questi documenti, che il politico M5S afferma di possedere ma che in realtà non ha mai reso noti, la Iena lo raggiunge presso i suoi uffici. Una volta a Bagheria, però, Patrizio Cinque si rifiuta di incontrarlo. Le carte relative ai suddetti immobili verranno mostrate domani sera alle Iene da Giulio Golia.
– Nadia Toffa torna ad occuparsi di Xylella, batterio killer che ha infettato moltissime coltivazioni di ulivi in Salento. Qui, la massiccia attività di sradicamento delle piante – alla quale aveva dato il via il comitato scientifico istituito dal Ministero dell’Agricoltura per gestire l’emergenza – è stata recentemente bloccata dalla Magistratura. In merito, la Iena intervista Cataldo Motta, Procuratore della Repubblica di Lecce, il quale afferma di aver fatto interrompere l’azione di abbattimento degli ulivi perché una loro consulenza proverebbe come non sia dimostrata la coincidenza tra Xylella e la sindrome da disseccamento rapido dell’ulivo. Oltre a fermare lo sradicamento, la Procura ha altresì indagato 10 persone, tra le quali proprio alcuni scienziati e il commissario del comitato nominato dal Governo. Questi sono accusati, dichiara il procuratore Motta, di “disastro ambientale colposo” e di “diffusione colposa della malattia”, perché avrebbero ritardato gli interventi. L’inviata racconta, inoltre di come l’intervento della Magistratura abbia diviso la comunità scientifica: abbattere o curare queste piante secolari? Esistono, infatti, almeno due sperimentazioni, una implementata dall’Università di Foggia e un’altra dall’Università di Caserta, secondo le quali sarebbe possibile migliorare le condizioni degli ulivi e far convivere le piante col batterio, rendendo evitabile così l’abbattimento di tutti gli esemplari. Nel precedente servizio, Nadia Toffa aveva raggiunto il Ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina presentandogli lo studio dell’Università di Foggia e chiedendogli di mettere in contatto comitato scientifico ed equipe universitaria. La Iena raggiunge quindi la Dott.ssa Marina Barba, coordinatrice del Comitato, per capire se il suo team ha avuto modo di esaminare tale ricerca.