Ad affiancarli in ogni puntata un personaggio del mondo dello spettacolo, da Paolo Ruffini a Cecilia Rodriguez, da Maurizio Battista ai The Show, e naturalmente grandi chef come Alessandro Frassica, Marco Sacco ed Enrico Cerea.
Ricordiamo che il food truck vincitore della prima edizione è Zibo cuochi itineranti.
Qui alla conferenza stampa di presentazione a Milano in via Watt 32, al Blasteem (oltre 1600mq di studios) sono presenti i due conduttori, e Fabrizio Ievolella AD di Drymedia la casa di produzione del programma.
Ricordiamo che il programma fa leva su una considerazione: negli ultimi anni, il cibo da strada sta vivendo in Italia un periodo di grande crescita, trasformandosi in una delle tendenze del momento. Da qui l’idea di mettere alla prova alcuni dei migliori food truck italiani per assistere alle loro performance culinarie naturalmente valutate da una giuria come in ogni talent che si rispetti.
Il programma si avvale della sponsorizzazione della Coca Cola che alla fine assegna al vincitore il “Coca-Cola Street Food Award”.
Ognuno dei food truck selezionati, dovrà distinguersi per l’unicità dei piatti proposti, un design colorato, la ricerca e la qualità degli ingredienti, l’originalità del mezzo, la forza del concept e la capacità di innovare grandi classici o di mixare sapori lontani.
Alla fine il miglior food trucker riceverà come premio il “Coca-Cola Street Food Award“ e un bellissimo truck vintage messo in palio da Elsagroup.
Prende la parola per prima Laura Casarotto direttrice Italia 1.
«Già la conferma è un successo. È un programma branded, ripeterlo per il secondo anno è un grande successo per noi.
Anche lo sponsor coca cola è molto soddisfatto.
Italia uno non ha un programma di cucina, questo per noi è il modo nuovo di proporlo:la cucina di strada. Proponiamo un programma giovane e dinamico».
Parte a questo punto il promo. Video che illustra la dinamica del programma e i concorrenti.
Ievolella spiega che saranno sei puntate. Il vincitore di ogni puntata che noi chiamiamo l`ammazza piazza, passa a quella successiva che sfiderà gli altri. Fino alla finale che vedrà sei sfidanti.
Il programma racconta la bellezza della cucina di strada.
Tocca ora a Simone Rugiati: «Lo Street Food è l’unico posto di cucina in cui il cuoco è a diretto contatto con il cliente, addirittura spesso prende l’ordinazione e cucina al momento davanti al cliente. Questo può essere stressante ma divertente, crea un rapporto fra chef e cliente. Il background dei food trucker è molto diverso dall`uno all`altro. Ognuno porta la sua cultura, la sua sensibilità la sua simpatia il suo modo di essere e i suoi profumi. Spesso ciò che attrae qualcuno a fermarsi a mangiare è proprio il profumo.
I concorrenti non sono moltissimi e questo permette di conoscerli meglio e raccontare le loro storie».
Parla poi Ludovica Frasca e dice di essere molto contenta di far parte ancora della squadra di Italia Uno «mi piace personalmente molto questo programma perché è divertente e fa venire davvero fame… Molti amici mi hanno detto che non riuscivano a staccarsi dalla tv perché incuriositi dai menu`.. Molti anche gli ospiti simpatici e giovani. Lo Street Food è raccontato poco e meno male che ci ha pensato Italia Uno».
C’è spazio anche per qualche domanda.
Come funziona la sfida?
Risponde Simone Rugiati: «La prima sfida sarà sul loro cavallo di battaglia. Poi capiremo chi passerà dopo aver assaggiato il cibo dei diversi food truck. Lo assaggerò io, che ho un parere più tecnico, ma lo assaggerà anche Ludovica che rappresenta il cliente pagante e l’ospite. Nella seconda sfida ci sarà l’inserimento di ingredienti nuovi e quindi la sfida sarà su il cucinare anche il proprio pezzo forte ma con ingredienti nuovi. Alla fine chi decreterà il vincitore finale sarà il vero pubblico con delle fiche che verranno consegnate. Sceglieranno fra i due finalisti. Ah importante sarà avere qualcosa in frigorifero per chi sta a casa».
Infine Simone Rugiadi conclude sorridendo: «Le immagini del cibo saranno davvero molte e siamo sicuri che verrà davvero tanta fame agli spettatori!!! Battute a parte dobbiamo ricordare che i ristoratori del food Street nel nostro caso sono di alta qualità, l’abilità sta non solo nell’essere veloci e non fare scappare i clienti per l’attesa, ma anche nell’offrire alta qualità sia delle materie prime che del prodotto offerto».
La conferenza si chiude con l’invito per noi giornalisti a gustare qualche piatto on the road dei food truck che sono stati appostati appositamente fuori dagli studios… E allora buon appetito a tutti!