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Anche quest’anno è previsto il golden buzzer, il pulsante che dà la possibilità di accedere direttamente in finale: può essere premuto una sola volta nel corso delle “auditions”. Ogni giudice ha il proprio.
La puntata inizia con una breve anticipazione in cui sono i giudici a parlare: si aspettano di vedere il talento vero. Poi un vero e proprio minifilm in stile Italian Job: Bisio ruba il golden buzzer dall’armadietto di Simon Cowell, e la valigetta con il prezioso bottino passa di mano in mano alla Zilli, alla Littizzetto e a Matano, attraversando così la città e arrivando a destinazione.
Il programma entra nel vivo con le immagini delle file ai casting. Ludovica Comello spiega il funzionamento dello show: i concorrenti hanno 100 secondi per esibirsi, il turno si supera con tre si. I giudici entrano nel palazzetto uno per volta, accolti da applausi scroscianti come delle vere rockstar.
I primi concorrenti sono Diana e il marito: la coppia, a ben 68 anni, sorprende tutti ballando. La Littizzetto si complimenta a modo suo: “se vi vedono quelli del governo, ci fanno andare in pensione a 80 anni. Quattro si per loro.
Alessandro Maida, da Torino, si presenta accompagnato da una sfera che gli arriva quasi all’anca. La sua esibizione è spettacolare: il ragazzo riesce a stare in equlibrio in qualsiasi posizione, con una sorprendente fluidità di movimento. Matano osserva che di solito, chi esegue performance simili, lo fa vestito in maniera particolare, non in jeans e felpa; Maida risponde che vuole dimostrare che il circo non è solo animali da addomenticare o pagliacci. Quattro si, e riesce anche a far mantenere Bisio in equilibrio sulla sfera.
Alfredo Florio si è vestito da Jack Sparrow, cui somiglia molto. Però non si capisce bene esattamente cosa stia facendo: una sorta di gioco con le mani. Ad ogni modo, si becca quattro no. È il la per una rapida sequenza di concorrenti freak stroncati: spicca uno vestito da pulcino Pio.
Standing ovation per un giovanissima crew in una coreografia di hip hop: Matano pensava di dover fare l’ipocrita perché bambini, invece il livello era davvero alto. Se ne vanno con un bagaglio di quattro si.
Alice lascia senza parole: inizia il suo pezzo cantando al pianoforte, ma di colpo si alza e inizia a torare fuori la sua anima heavy metal. A Bisio “fa schifo il genere” perciò dice no; la Zilli invece, pur non amandolo, riconosce la bravura e il fatto che non ci sia una donna che proponga pezzi simili. La ragazza conquista comunque tre si, e passa.
Andrea e Silvia, insegnanti di danza e soprattutto coppia nella vita, dano vita ad una bachata che “racconta la loro storia”. Bisio, che voleva dare un giudizio tecnico, scambia il ballo per un tango: in realtà, spiega Andrea, erano effettivamente stati inseriti degli elementi di tango. Si all’unanimità.
Marco “Kira” Cristoferi viene da una storia di alcolismo: balla il suo riscatto a piedi sclazi su Formidable. Con gran sollievo di Matano e Bisio, che temevano di avere a che fare con un caso umano senza sostanza artistica, Marco è intenso, ed è un piacere per gli occhi: quattro si.
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Lucrezia Petracca, 11 anni, è già un personaggio impostatissimo: gelida e serissima, racconta storie facendo ridere con i suoi racconti senza alcun tipo di senso da ricercare. Quando entra, Bisio le chiede da dove venga: lei risponde “da casa mia”. Durante i racconti parla di un uomo che non mette la crema solare: non si arriva a un epilogo, perciò quando a Bisio esce un “e allora?”, lei controbatte “si è scottato”. Matano ride come un pazzo. All’idea che una bambina della sua età capisca il sarcasmo e lo padroneggi così bene, sono tutti entuasisti: Matano preme il golden buzzer soddisfattissimo, perché “è uan bambina comica stronzissima”.
Il gruppo Eshta, composto da quattro ragazze, propone una coreografia in stile Bollywood: Zilli e Matano dicono no.
Roby e Andrea fingono di discutere sulla canzone da cantare: invece il litigio passa presto alle mani. Sono due wrestler professioniste, e la loro disputa si rivela in diversi momenti un fornita galleria di mutande. Matano e Littizzetto votano no.
Valeria è atleta e ballerina, compie evoluzioni appesa a una corda rigida calata dall’alto: quattro si.
Drumatical Theatre creano un’atmosfera misteriosa a suon di stomp: tutti i giudici concordano sul si.
Anthony e Giulia si esibiscono sulle note di Dimmi come di Alexia: lei canta, in maniera sufficientemente intonata, mentre lui coreografa il pezzo. Le movenze sono così ridicole che presto i giudici vanno sul palco a ballare. La Zilli si domanda perché Giulia non si sia presentata da sola, mentre per la Littizzetto lei è la sua assistente sociale. Matano ride sguaiatamente: “Ad alcuni Dio ha dato un dono, e a te Anthony, non l’ha dato”. Tre si, ottenuti per non sacrificare la povera Giulia. Il si definitov lo pronuncia Matano; la Zilli è contrariata, perché “abbiamo mandato a casa gente che qualcosa sapeva fare”.
Ivan Dalia non vuole essere chiamato “non vedente”: “avete mai giocato a mosca non vedente? Oppure avete mai amato qualcuno nonvedentemente?” controbatte alla Zilli che cerca di essere politically correct. Ha un’ironia impressionante: si presenta dicendo “cerco di non lavorare, ed essendo disabile mi riesce bene”. È un pianista eccezionale: sono tutti in piedi. Per la Littizzetto è uno di quelli che cambiano il mondo, in quanto destrutturato musicalmente nello stesso modo in cui è fuori dagli schemi nel modo di pensare. La Zilli non vuole fargli lasciare il palco:”fenomeno”. Quattro si, ovviamente.
La puntata si conclude qui, appuntamento a mercoledì prossimo.