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Naturalmente Ricci sfora come suo solito, relegando l’inizio dello show alle 21.30. E Bonolis e Laurenti non lasciano niente in sospeso: ponendosi in continuità con lo spot che promuoveva lo show, escono da sottoterra.
Parte la sigla, con le ballerine svestite come ai vecchi tempi. Tra l’ovazione del pubblico in studio, entra Bonolis: “In Italia, si sa, a parte i conti pubblici, tutto torna”. Che il “laboratorio televisivo antropologico culturale” prenda dunque il via.
Si passa alla presentazione delle due squadre: i “normali” versus il variopinto mondo dei “diversi”. Arriva quindi Madre Natura in costume ridottissimo, dando luogo alle indimenticabili immagni di uomini sbavanti e facce ebeti. Si tratta della bellissima Jenny Watwood, con cui Bonolis tenta il classico approccio da rimorchio. I primi minuti sono un vero tuffo nel passato, incluso l’ingresso di Laurenti.
Inutile specificare che, quando Madre Natura si volta per andare a sedersi al suo posto, gli sguardi della sala convergono tutti sul perizoma che lascia scoperto il fondoschiena quasi per intero. Una scena che si sposa davvero male con la colta ars oratoria del conduttore.
La prima votazione avviene dopo che le squadre hanno cantato i loro inni: Fin che la barca va per i Normali, Mi vendo per i Diversi, che vanno in vantaggio. Momento di disturbo da parte di Laurenti: solito siparietto tra la collaudatissima coppia.
Ci spostiamo all’esterno per la prima prova: un percorso a ostacoli in cui ci si arrampica, si attraversa una vasca, si scavalca una rete, si superano dei rulli nei modi più improbabili. Per chi ha avuto la fortuna di incrociarlo nelle reti regionali e non solo, è tutto molto in stile Takeshi’s Castle. Mentre Bonolis commenta incitando i concorrenti, in studio c’è un tifo da stadio.
Per ora, sono in netto vantaggio i Diversi: 221 contro 159.
La seconda prova è il cult per eccellenza di Ciao Darwin: “a spasso nel tempo“. Ecco che Laurenti entra in scena con la macchina.
Sorteggiati i due concorrenti che si cimenteranno nel gioco, si procede. Nel percorso, bisogna indovinare dei film e Bonolis cerca di aiutare i due a dare la risposta esatta. Si tocca l’apice grazie al Normale, che si è definito “naturale”: qual è il contrario di Roma?, chiede Bonolis, e lui opta per “Lazio”. Anche Franco al posto di Frankestein comunque, come contributo non è male; niente però in confronto alla risposta data a “sembra vivo ma è morto”, cioè “Gesù”.
Tra le urla del conduttore che propone l’abbattimento perché non ce la fa più e l’assoluta ignoranza dei concorrenti, si ride parecchio. La prova finisce con il ritorno in studio dei due, ma in mutande. Le inquadrature pruriginose e la ricerca della nudità a tutti i costi sviliscono il tutto.
Diversi ancora in vantaggio. Pubblicità.
Si ricomincia con lo scambio di punti di vista: cos’ha di meglio un Normale rispetto a un Diverso? I membri dei due gruppi se le danno senza esclusione di colpi, accusandosi persino di essere o meno rifatti.
I toni si alzano, si rinfaccia agli altri l’assenza di decenza, perciò la Berti sente di dover porre un limite: “essere normali è rispettare tutti”, chiosa. I Normali rimontano, sono però ancora in svantaggio: i punti conquistati, commenta Bonolis, li devono alle parole della signora Berti.
Si prosegue con la prova di coraggio: la fionda umana. Il punteggio dei Normali si avvicina pericolosamente a quello dei Diversi, che hanno accettato al secondo numero chiamato: 554 contro 556.
Opportunamente imbragata, la persona viene scagliata verso un muro di fuoco: Bonolis terrorizza i poveri malacapitati pronosticando che, alla velocità a cui verranno lanciati, si prospetterà mancanza d’aria, percezione del peso del corpo triplicato, pressione degli organi interni e persino occhi fuori dalle orbite. per i Diversi gareggia un mistico inflessibile; riesce a non emettere nemmeno un sibilo durante il volo.
Altro momento cult, la sfilata. Iniziano la Berti e Rebecca De Paquale, in qualità di capitani: per loro, abiti per andare al mercato. Poi si prosegue con abbigliamenti vari, inclusa l’immancabile veste da notte per scoprire pelle a volontà.
I testi ironici di Bonolis durante la passarella rimangono alti, però è tutto troppo trash: sembra di essere tornati agli anni più scosciati di Mediaset, quando le telecamere seguivano il sedere di Belén Rodriguez nella fasca del preserale. Un passo indietro che la goliardia dell’operazione non basta a giustificare.
Il défilé si conclude portando alla rimonta dei Normali, che salgono a 766 punti contro i 744 dei Normali.
Bonolis ha mandato Laurenti a recuperare le domande dei cilindroni; invece lo hanno rapito i due pupazzi di Pupazzo Criminale, la web serie di Lillo e Greg. I comici sono in studio, e già che ci sono il conduttore ricorda lo spettacolo al teatro Brancaccio.
Ci avviciniamo alla conclusione, con il quiz nei cilindroni che si riempiono di acqua ad ogni riposta sbagliata. Solitamente questo segmento regalava perle di ingoranza assolute, stavolta però grosse castronere non se ne sentono.
Vincono i Diversi. La puntata di venerdì prossimo vedrà contrpporsi Bucatini e Integratori.