Antonella Clerici ha aperto la prima puntata così: “Come in una favola, c’era una volta Portobello e c’è ancora…”. E’ andato in onda, quindi, un omaggio allo storico Portobello e ad Enzo Tortora.
Antonella Clerici ha condiviso i propri ricordi personali legati a Portobello: “Mai e poi mai, avrei immaginato di essere qui a condurlo, questo programma…”.
Lo studio ha dedicato un applauso ad Enzo Tortora. La storica sigla è stata eseguita dal coro Mariele Ventre dello Zecchino d’Oro insieme ad Arisa.
Il primo inserzionista è stato un nonno che è entrato in studio con la sua invenzione: un triciclo/passeggino. Chiunque, con quest’invenzione, può portare in giro i propri nipotini, andandosene comodamente in bicicletta.
Antonella Clerici ha presentato Carlotta Mantovan e le centraliniste di questa nuova edizione, tutte ragazze che non fanno parte del mondo dello spettacolo.
Successivamente, la vera star del programma, il pappagallo Portobello, ha fatto il proprio ingresso in studio, scortato da due bodyguard.
Arisa è stata la prima ad aver tentato di far parlare il pappagallo, non riuscendoci.
Antonella Clerici ha presentato un signore di nome Franco, professione inventore, che ha concepito un modo per far raddrizzare la torre di Pisa, non del tutto, però, perché altrimenti perderebbe il proprio fascino…
Il signor Franco ha spiegato nei dettagli il suo progetto. L’idea, sostanzialmente, è quella di togliere degli “spicchi” di torre alla base.
Antonella Clerici ha presentato un parrucchiere professionista di nome Pasquale che ha dato vita ad un’iniziativa nata dopo il terremoto del Centro Italia del 2016: lavorare gratis, durante il suo giorno libero, a favore di chi ha bisogno.
L’obiettivo di Pasquale era quello di estendere questa iniziativa anche ad altri parrucchieri e trovare uno spazio fisso dove poter svolgere quest’attività benefica.
Paolo Conticini, in collegamento da Napoli, ha invitato le persone di Piazza del Municipio a tagliarsi i capelli e a far girare la voce riguardante l’iniziativa.
Carlo Verdone ha raggiunto Antonella Clerici al centro dello studio dopo essersi esibito come batterista.
L’attore e regista romano ha parlato della sua passione per i 33 giri (ne possiede 22mila) e della musica che ascoltava durante il periodo della sua giovinezza. Verdone e la Clerici hanno ballato al ritmo di Una lacrima sul viso.
Carlo Verdone ha mostrato le chicche della sua collezione.
Nel frattempo, il parrucchiere Pasquale è riuscito subito a trovare uno spazio per la sua iniziativa.
Carlo Verdone era in cerca della colonna sonora del suo film Bianco, Rosso e Verdone e della copertina di un disco degli Who.
In cambio, l’attore romano ha offerto un LP della colonna sonora di Troppo Forte, di cui esistono solo tre pezzi, e un copione del suo film Benedetta follia.
Un cerco/offro ha riguardato anche la musica lirica.
Carlo Verdone, infine, ha anche tentato di far parlare Portobello, imitando i suoi personaggi più famosi.
Antonella Clerici ha intervistato un signore di nome Gaetano, un uomo di 71 anni che sta cercando due fratelli, dai quali fu separato in tenera età, da circa sessant’anni. Gaetano: “Quando me li portarono via, è come se mi avessero staccato un braccio”.
Il signor Gaetano ha ricevuto il passaporto di uno dei suoi fratelli, Santino, che, in America, ha cambiato nome in John. Gaetano ha visto una foto di com’è adesso: il fratello Santino non è potuto venire in Italia a causa di problemi di salute.
Gaetano ha ricevuto anche il passaporto del secondo fratello, Giuseppe. Antonella Clerici ha invitato Gaetano ad urlare il nome di Giuseppe: i due fratelli si sono abbracciati in studio.
Verdone, subito dopo, ha chiesto anche un doppio cd di Jimi Hendrix, offrendo in cambio un ritratto di Sergio Leone. L’attore è riuscito a trovare la colonna sonora di Bianco, Rosso e Verdone.
Successivamente, Napoleone ha fatto il proprio ingresso in studio. In realtà, si è trattato di un generale belga con una forte passione per Napoleone. Il generale ha mostrato tutti i propri cimeli riguardanti l’era napoleonica.
Il generale belga ha chiesto sia altri cimeli di Napoleone che uno spazio all’Isola d’Elba, dove lui vive, per poterli esporre.
Nel frattempo, Piazza del Municipio di Napoli ha iniziato a popolarsi di donne: i parrucchieri dell’associazione Salvi per un pelo hanno, quindi, cominciato a lavorare.
Dopo il secondo collegamento con Napoli, è entrato in studio Pietro Paolo, un ragazzo di 31 anni con la passione della fisarmonica, della musica popolare anni ’60 e della poesia.
Nella rubrica dei Fiori d’Arancio, Pietro Paolo, ovviamente, cerca l’anima gemella, una donna “non troppo grassa e non troppo magra” e senza tatuaggi. Antonella Clerici gli ha proposto la centralinista Danila, una ragazza mediterranea.
Carlo Verdone ha dato consigli a Pietro Paolo che, a 31 anni, non ha mai dato un bacio: “E che volete, quindi, da me?”.
Verdone ha trovato tutto ciò che cercava.
Subito dopo, Antonella Clerici ha intervistato Cinzia, una donna che lavora nell’ambito del collezionismo. Cinzia ha mostrato alcuni degli oggetti più curiosi dei quali è in possesso. Tra questi, Antonella Clerici si è soffermata su un diario: la legittima proprietaria, Tiziana, era presente in studio.
Tiziana, da piccola, era innamorata di Gianni Rivera: l’ex calciatore, successivamente, ha fatto il proprio ingresso in studio. Rivera le ha regalato una sciarpa del Milan ma Tiziana ha cambiato squadra: oggi, è tifosa della Roma.
Antonella Clerici ha presentato Francesco, un ragazzino di 11 anni con la passione per i volatili. Francesco ha provato a far parlare Portobello senza riuscirci.
Francesco ha offerto la propria esperienza, nonostante la giovanissima età, per fare conferenze ed eventi.
Pietro Paolo, nel frattempo, ha trovato una ragazza di Napoli interessata a lui.
Carlo Verdone, oltre ad aver trovato tutto, ha ricevuto in regalo un album con la quinta di Beethoven diretta da Carlos Kleiber.
Le signore Lucia e Nunzia, una proveniente dalla Puglia e una proveniente dalla Basilicata, hanno rivendicato la paternità di un tipico piatto pasquale: il Cazzomarro. Ovviamente, il nome del piatto ha provocato ilarità in studio. Clerici: “Ho paura di finire su Blob per i prossimi 30 anni!”.
Le due signore hanno provato a far parlare Portobello e non ci sono riuscite neanche loro.
Antonella Clerici ha parlato del presunto spettro di Gianni Caproni che, si dice, aggiri negli studi di Via Mecenate.
Tre “cacciatori di fantasmi”, successivamente, hanno parlato della strumentazione in loro possesso per captare la presenza dei fantasmi e si sono messi a disposizione di coloro che vogliono appurare la presenza di presunte entità.
Antonella Clerici ha parlato direttamente con Francesca, la ragazza interessata a Pietro Paolo.
Successivamente, è andato in onda un filmato dedicato ad un gruppo di persone che ha vissuto un’esperienza simile a quella vissuta dai ragazzi thailandesi rimasti intrappolati in una grotta , l’estate scorsa.
I tre protagonisti, Maurizio, Stefano e Barbara, hanno raccontato la loro esperienza anche in studio e hanno visto le immagini di un telegiornale Rai, andato in onda all’epoca, che non avevano mai visto. Il loro appello era indirizzato ai soccorritori che hanno salvato loro la vita.
Antonella Clerici, quindi, ha presentato Giuseppe, un pensionato con la passione per il ballo, proveniente da Caserta, che si è offerto come insegnante nei centri per anziani.
Alcune donne del pubblico hanno ballato insieme al signor Giuseppe sulle note de La bomba.
Collegamento finale con Paolo Conticini da Napoli: i parrucchieri di Salvi per un pelo hanno avuto oltre un centinaio di clienti a Piazza del Municipio.
E’ andato in onda un filmato tratto da Portobello, andato in onda nel 1977: ventisei bambini provenienti da Eboli avevano fatto la richiesta di 26 cappelli da bersaglieri. I ventisei bambini, oggi ovviamente adulti, hanno fatto il loro ingresso in studio.
Antonella Clerici ha intervistato una coppia, Michele e Maria: lui faceva il bersagliere a Pordenone, lei aveva il senso di colpa di aver buttato il cappello da bersagliere del marito.
Portobello ha regalato un cappello da bersagliere a Michele e l’ha ricevuto direttamente dal suo comandante.
Uno dei soccorritori che salvò la vita a Maurizio, Stefano e Barbara si è collegato telefonicamente con Antonella Clerici.
Il sondaggio dei social network ha stabilito che il Cazzomarro è pugliese e non lucano.
I protagonisti di questa puntata hanno provato a far parlare Portobello. Nessuno è riuscito nell’intento.
La prima puntata di Portobello è terminata qui.
Il primo errore da evitare, nel valutare la prima puntata del nuovo Portobello di Rai 1, condotto da Antonella Clerici, è proprio quello di lasciarsi andare ad inutili paragoni con il passato.
Non si può sfuggire, però, alla seguente domanda: Portobello è ancora attuale? Mantiene un senso nel contesto televisivo odierno?
La domanda in questione è necessaria quando si parla di reboot di programmi televisivi storici (negli ultimi anni, abbiamo assistito a tanti esperimenti televisivi di questo genere). Alcuni format storici sono invecchiati bene, altri, semplicemente, no. Non c’è una regola anche se, nel caso di Portobello, era facile giungere a qualche considerazione elementare.
Portobello è il papà di tutti gli “emotional” e “people” show ai quali abbiamo assistito, sostanzialmente, negli ultimi venti, se non addirittura trenta, anni.
Sui social, coloro che hanno rimproverato a Portobello l’eccessiva somiglianza con C’è posta per te o Carramba, che sorpresa! dovrebbero ricevere delle bacchettate sulle nocche delle mani.
Un’altra domanda, però, è lecita: considerando che alcuni programmi televisivi figli di Portobello, a loro volta, sono già entrati nella storia e considerando anche l’attuale messa in onda di un programma storico come C’è posta per te, people show che non accenna minimamente ad invecchiare, Portobello è realmente utile?
La domanda acquisisce maggior valore se pensiamo anche al web e ai social network grazie ai quali, oramai, si può avere tutto in un batter di ciglia.
Nell’utilità di un programma, in questo caso, si può cercare l’eventuale contemporaneità dello stesso.
La nuova edizione di Portobello può far sorridere il pubblico dei “più grandi” ma può lasciar spiazzato un pubblico che, non avendo vissuto l’epoca di Enzo Tortora, non può farsi un’idea obiettiva del programma, nemmeno se si va a cercare e vedere le vecchie puntate di Portobello nelle teche Rai. Un pubblico di giovani, anche superficialmente, lo bollerebbe come vecchio, punto e basta.
Il discorso è semplice e complesso allo stesso tempo: programmi come Rischiatutto, Sarabanda, Furore, Milano-Roma, avevano un senso poiché non sono stati corrosi eccessivamente dal tempo.
Portobello, sì, è semplicemente anacronistico, valido se concepito come “operazione nostalgia”, inconcludente se concepito come programma realmente utile e necessario.
Parlando del programma in sé, inoltre, il pubblico ha percepito la sgobbata di Antonella Clerici nel portare a casa tre ore e mezza di programma in diretta. Dirigere il traffico si è rivelato più complicato del previsto (questo Portobello era un programma più adatto ad una conduzione a due) e, di conseguenza, il ritmo ne ha risentito.
L’operazione Portobello, dopo la messa in onda della prima puntata, si sta rivelando ancor più rischiosa di quanto lo fosse già alla vigilia.
Buon giorno, dopo mesi ho visto il filmato della prima puntata di Portobello, siamo sinceri, l’intervento con la torre è stato un momento importante. Si sono io Franco Celli il titolare del brevetto del progetto della torre di Pisa. L’onda della prima puntata di Portobello non è ancora esaurita e spesso sono invitato a manifestazioni, chiedo se è possibile avere il plastico della torre (anche in prestito), sono certo che sarebbe un fatto positivo.
Distintamente
Franco Celli