«Le cose belle a volte spaventano, si ha paura di essere felici: è un controsenso. Essere liberi è impagabile – ha esordito il cantante – è dire le cose perché, quando e come le vuoi dire tu. Tantissime volte nel mio percorso è capitato che qualcuno volesse farmi dire qualcosa controvoglia, quando non mi andava, io questa cosa non riuscivo a digerirla: il mio silenzio era da rispettare, invece è stato profanato, ma adesso sono qui».
Ascoltando una breve anticipazione del suo nuovo singolo, Marco ha dunque dichiarato:
«Questa canzone parla di due appuntamenti. Il primo è quello mancato con mio padre, quando io l’ho aspettato e lui non è mai arrivato, l’ho aspettato per due ore e non si è presentato. Io l’ho perdonato, perché davvero è passata, gli voglio bene come se ci fosse stato, forse anche lui avrà avuto i suoi motivi. Il secondo appuntamento è il mio primo bacio: non il primo bacio che ho dato a scuola ma il primo bacio che mi ha lasciato senza respiro, il primo bacio che ho dato a un ragazzo che ho amato.
L’ho detto… l’ho detto… l’ho detto con una tale libertà perché deve essere normale, per le persone che sono a casa, per i ragazzi che ci guardano, per le famiglie. Non devono fare lo sbaglio che magari ho fatto io. È un processo: c’è chi si sente pronto da subito – ha proseguito Marco – chi dopo dieci anni, chi dopo un mese. Io ho vissuto questo processo dando dei pesi alla mia carriera e alla mia musica. Mi faceva soffrire non poter camminare per strada con la persona che amavo, mi faceva soffrire non poterlo baciare, mi faceva soffrire non poter andare al cinema e prendersi la mano. Sono cose che facciamo quando abbiamo 16 anni, io a 33 anni non le ho mai fatte, ora probabilmente le farò», ha poi scherzato.
Marco Carta ha quindi aggiunto: «Per me è una scelta di libertà: voglio liberare la mia anima, il mio corpo, ma anche il mio pugno, la mia scrittura, la mia musica. Io avevo paura un po’ di questa giornata, della chiave: è facile cadere nella banalità, la gente può dire “l’ha fatto dopo 10 anni”. Questo è il mio percorso: ora mi sentivo pronto e sicuro, perché non puoi più tornare indietro e ora non torno più indietro. È la mia vita. Sono davvero molto felice, mi sento 30 chili in meno».
A testimonianza del fatto che la sua famiglia gli è sempre stata vicina, a “Domenica Live” è intervenuta anche la zia Sabrina, che ha cresciuto il nipote e che si è detta «orgogliosa» di Marco.
«Questa cosa, nell’adolescenza, non è stata una domanda specifica. Io sono stato molto fortunato – ha spiegato ancora il cantante –, la mia famiglia lo sapeva, non mi hanno fatto nessuna domanda. Ho portato delle persone a casa sapendo che erano i miei fidanzati. Non ho mai avuto la paura di potermi sentirmi non a mio agio a casa mia, ho sempre vissuto in maniera naturale, senza maschere. Mi spaventava l’uscire da qua, la reazione sui social, in generale. Al mio fianco in questo momento c’è una persona, il mio compagno, e sono felice – ha concluso – e spero che il mondo fuori mi accolga con tanta tranquillità».