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Il team Killa parte da 17 talenti, ne mancano 4. Per Dolcenera, già 19 artisti. Max Pezzali ha già in squadra 18 concorrenti; infine, per la Carrà 17 ragazzi. Perché ciascuno arrivi a quota 21, manca davvero poco.
Il primo concorrente ad esibirsi è Giuseppe Citarelli. Non ha mai calcato le scene, quello del programma è il suo primo palco: canta Sugar man e fa voltare tutti. Per Dolcenera è pazzesco, mentre la Carrà lo trova “sexy”. Per il ragazzo spendono tutti belle parole, ma lui sceglie Max Pezzali, con cui è cresciuto.
La prossima è Roxana Ene con Meraviglioso amore mio. Quando 13 anni fa, ancora bambina, è arrivata in Italia, una maestra le consigliò di iscriversi ad un coro: da lì è partita la sua passione. si voltano Killa e Pezzali. Roxana decide “di pancia”: va nel team del rapper.
Selena Bricco gioca le sue carte con Lean on. purtroppo per lei, i coah non si voltano: il pubblico urla “buuh”. Dolcenera è l’unica a motivare: ha sentito una voce grintosa, ma non l’ha potuta apprezzare perché era senza sfumature.
Dopo il primo break pubblicitario, vediamo il conduttore Federico Russo che va a prendere Rosaria nella sala in cui si sta svolgendo una serata karaoke: la giovane è sta presa alle blind.
Rosaria Mallardo si presenta così con una sua, dolcissima, versione di What a wonderful world. In lacrime per l’emozione al termine dell’esibizione, se la contendono Dolcenera e la Carrà. Ed è proprio del team Carrà, che la ragazza farà parte.
Chitarra in spalla, a Rocco Fiore bastano pochissime note per far voltare tutti all’istante. Canta Personal Jesus dei Depeche Mode: Dolcenera è lievemente esaltata: dice che nella sua squadra non c’è un uomo come lui. Adesso però ce l’ha: Dolcenera ora ha 20 concorrenti.
La prossima è Cristina Cascone con Like a star. Tranne Dolcenera, si voltano tutti: Cristina sceglie Pezzali.
Torna la fatidica tenda: dentro una voce che si esibisce con Kiss di Prince. Dolcenera si domanda se sia maschio o femmina; la Carrà si gira, ma la vista della tenda non la entusiasma per niente. Anche Dolcenera non apprezza particolarmente la “maledetta tenda”. Scopriamo che la voce appartiene a Mattia Sciascia, 24enne che chiude la squadra di Dolcenera. È lei la prima coach che completa il proprio team; adesso perciò può assistere alle performance guardando in volto i concorrenti.
Claudio Di Cicco, musicista e cantante, fa rimpiangere a Dolcenera di aver esaurito i posti in squadra. Con Take on me, il trentenne di Latina entra nel team di Emis Killa; Dolcenera commenta con un gentilissimo “poverino, in che mani è incappato”.
Vanessa Berni propone una versione melodica di Meravigliosa creatura di Gianna Nannini. Non convince nessuno a sufficienza.
Il timbro di Gianfranco Cataldo con Wild world piace sia a Killa che Pezzali, ma non alla Carrà. All’ultimo momento si volta proprio Killa, anche se non era la preferenza del ragazzo, che avrebbe voluto “la più esperta”.
Delusione per Gabriella Culletta: lei tenta con Senza fare sul serio di Malika Ayane, però la sua voce non spinge nessuno a voltarsi. Dolcenera incita i colleghi: di questo passo, non finiranno mai.
Seduta al pianoforte, Cristina Di Pietro esegue l’intensa Kissing you. Federico Russo è andato a Rimini per comunicarle di essere stata ammessa alle blind. Standing ovation per lei: è lotta tra Killa, Carrà e Pezzali, mentre Dolcenera si mangia letteralmente le mani. Cristina Di Pietro entra nel team di Pezzali per motivi di tipo “affettivo”; alla Carrà non rimane che osservare che persino la romagnola, è riuscito a fregarle.
Senza Dolcenera e Pezzali in gioco, è sfida tra Emis Killa e la Carrà.
Michela Pavese arriva da una famiglia di musicisti: si presenta con You had me, pezzo di Joss Stone. Niente di fatto per lei: pur controllando benissimo la voce, non ha “spettinato”.
Vede sfumare la sua possibilità anche Claudio Iemme: l’esecuzione di Signed, sealed and delivered di Stevie Wonder è stata impeccabile, ma troppo concentrata sul tecnicismo.
Sia la Carrà che Killa si voltano invece per Armand Curamenq, 45enne filippino trasferitosi anni fa in Sicilia per amore. Fa scatenare pubblico e coach al ritmo di Crazy little thing called love. L’uomo canta da quando aveva nove anni: ormai non pensava più ad una possibilità nella musica. Invece, contro ogni aspettativa, ora sarà guidato da Raffaella Carrà.
Fabio De Gennaro con Marvin Gaye piace a tutti: tra la figura materna della Carrà e quella fraterna di emik Killa, opta per la Carrà.
Ad entrambi i coach manca una persona. Prova ora convincerli Elisa Grassi con America, senza però riuscirci: ha urlato troppo senza controllare la voce.
Dalla Romania, Ovidiu Florin Lazar riarrangia al pianoforte Waiting for love. Nemmeno lui è il talento giusto: il testa a testa continua.
Marta Pilia si esibisce con la grintosa Ain’t no other man di Christina Aguilera. È giovanissima, appena 17 anni. Pure lei ha urlato, però i coach rimasti in ballo stavolta si girano. Scherzando, Killa chiede a Dolcenera chi sceglierà Marta; la cantante gli risponde che lei “è bella ma non è scema”. La previsione è sbagliata: Marta Pilia completa la rosa del team Killa.
Rimane la Carrà. Serena Ciacci con Sola di Nina Zilli non la soddisfa a sufficienza perché non è la ciliegina sulla torta che sta cercando.
Ci prova invano pure Rosaria Saporito con Always. Dietro le quinte, a sua nonna, esce un “bastarda” indirizzato alla Carrà.
Daniele Giannetti con Moondance se ne torna a casa a mani vuote: la Carrà sostiene di avere già qualcuno come lui in squadra.
Il prossimo talento è il diciottenne Lorenzo Lepore, che porta un pezzo di Niccolò Fabi, Capelli. La Carrà cerca ancora altro.
La fortunata è Beatrice Ferrantino: la performance di Powerful le vale il ventunesimo posto nel team Carrà.
La puntata termina qui: cala il sipario sulle Blind Auditions. Adesso si va sul ring delle Battle.