I comuni in gara questa sera saranno: Santo Stefano di Sessanio – Abruzzo; Guardia Perticara – Basilicata; Morano Calabro – Calabria; Procida – Campania; Dozza – Emilia Romagna; Venzone – Friuli-Venezia Giulia; Subiaco – Lazio;
Moneglia – Liguria; Gardone Riviera – Lombardia; Servigliano – Marche; Castelpetroso – Molise; Garessio – Piemonte; Otranto – Puglia; Bosa – Sardegna; Ferla – Sicilia; Poppi – Toscana; Castelrotto – Trentino-Alto Adige; Spello – Umbria; Saint Pierre – Val d’Aosta; Arquà Petrarca – Veneto.
I telespettatori possono votare il proprio borgo preferito sul sito internet www.rai.it/ilborgodeiborghi fino al 22 novembre. Inoltre, durante le puntate sono previste altre possibilità di voto e bisognerà tenere conto anche delle valutazioni dei tre giurati previsti (due più il presidente di giuria, Philippe Daverio).
In apertura la presentazione di Camila Raznovich, a bordo di un’auto Minor d’epoca per le strade sterrate delle colline toscane. Spiega com’è nata l’idea di iniziare questa serie di puntate. Poi elenca i 20 borghi in gara questa sera.
È il momento di partire. Prima tappa in Val d’Orcia, Toscana. Ad aspettare la conduttrice a Montepulciano c’è l’altro protagonista: Philippe Daverio.
Uno di quei programmi che dovremmo vedere più spesso, in grado di far conoscere una quantità di bellezze incredibili e in alcuni casi sconosciute.
Deliziosa la conduzione di Camila Raznovich e Philippe Daverio. Affiatati, complici e leggeri, ma tutt’altro che superficiali: riescono ad accompagnare i telespettatori e a istruirli sulle meraviglie che incontrano senza mai appesantire la trasmissione. Un discorso simile vale anche per la regia e le ottime musiche scelte.
C’è, però, anche qualcosa che non va. Venti borghi da presentare – a cui si aggiunge il borgo visitato dai conduttori – sono decisamente troppi in due ore di trasmissione. In alcune fasi manca il tempo di avere la percezione esatta del paese che viene presentato. E ne risente anche la visita che vede protagonisti i due conduttori, spesso costretti ad interventi lampo. si finisce per avere la sensazione di una corsa affannosa d aun boego all’altro.