Nella puntata del 3 novembre, il campioncino, come Gerry Scotti chiama Scalfi, si è confermato un giovane dotato di una cultura di livello medio alto. E’ stato, infatti, in grado di dare risposte esatte a domande anche molto difficili. Ma, per un incredibile crollo dell’ultimo momento, non è riuscito a compiere i classici “10 passi” che gli avrebbero consentito di portare a casa tutto il montepremi accumulato.
Si trattava di una cifra estremamente consistente: 81 mila euro. La somma proveniva dalle precedenti fasi del gioco che erano state molto benevole per Scalfi. Infatti il giovane campioncino aveva “sconfitto” molti dei suoi avversari facendoli precipitare quasi subito nella botola sottostante dove erano posizionati.
Ed ogni volta che un concorrente veniva risucchiato, come prevede il regolamento di Caduta libera, deve scegliere tra il piede bianco e il piede nero che caratterizzano ogni botola. La sua scelta è caduta sempre sul piede nero, dall’inizio alla fine. Ed ha trovato ogni volta cifre ragguardevoli da cinque ai ventimila euro.
E’ stato così in grado di mettere insieme gli 81 mila euro che, purtroppo, non è riuscito a mantenere. Ma questa volta sono state parecchie le domande alle quali non è riuscito a fornire una risposta. Le altre sera precedenti, invece, Scalfi era caduto su una sola domanda dei fatidici 10 passi.
Lo ha notato anche Gerry Scotti che, dopo aver lodato per tutta la puntata il suo giovane campioncino, si è dovuto arrendere all’evidenza di una sua defaillance. Dovuta quasi certamente alla stanchezza.
Intanto i telespettatori hanno potuto conoscere qualche notizia in più su Nicolò Scalfi: hanno saputo che è appassionato di calcio e gioca in una squadra amatoriale della sua città, Brescia.
Questa volta Gerry Scotti è stato molto più affabile nei confronti del ragazzo riempendolo di complimenti e dicendo che, tra tutti i campioni che Caduta libera ha avuto, Scalfi è senza dubbio il più preparato.
Ecco il regolamento di Caduta libera.
In ogni puntata un concorrente è al centro di una pedana, sopra una botola pronta ad aprirsi e ad “accoglierlo” alla prima risposta sbagliata. Contro di lui dieci sfidanti, posizionati su dieci botole uguali. Il concorrente, di volta in volta, sceglie un avversario da sfidare e deve superare una serie di duelli a suon di domande.