Le imitazioni del Ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, del Vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e del Ministro dell’Economia Giovanni Tria – già diventate cavalli di battaglia del repertorio di Maurizio Crozza – sono particolarmente attese stasera, dopo l’approvazione del Decreto Genova e le ultime sullo scontro con l’Unione Europea per l’annunciata manovra finanziaria italiana.
Seguiamo insieme la diretta della puntata.
Apertura dedicata al Ministro Toninelli e alla sua esultanza scomposta dopo l’approvazione del Decreto Genova al Senato. Il Ministro aveva più volte alzato il pungno in segno di vittoria all’indirizzo dei senatori e si era lasciato andare a schiamazzi di gioia con i suoi colleghi.
Poi era stato richiamato all’ordine per comportamento poco consono ad un’aula parlamentare.
Lui si è giustificato dicendo che la misura approvata è epocale per i genovesi e frutto di un lavoro ininterrotto, durato tre mesi. L’esultanza, dunque, era del tutto proporzionata.
L’imitazione si sofferma sulla retorica iperbolica del Ministro Toninelli, che annuncia spesso misure epocali e rivoluzioni nella gestione delle infrastrutture e del suo Ministero. Il Tutto seguendo ritmi di lavoro, a suo dire, massacranti.
Nel monologo che segue, Crozza riprende e analizza la notizia dell’approvazione del Decreto Genova. Torna sul condono edilizio per l’Isola di Ischia – inserito nello stesso decreto – e sull’espulsione dal Movimento del Senatore Gregorio De Falco (l’Ufficiale della Marina Militare conosciuto per la sua attività durante il disastro della nave Costa Concordia) che si era rifiutato di votarlo propri oper la presenza del condono.
Allo stesso tempo, al Movimento 5 stelle è arrivato l’appoggio del Senatore di Forza Italia Luigi Cesaro, dal passato ricco di procedimenti giudiziari – finora mai arrivati a condanna – e, secondo Maurizio Crozza, in palese contrasto con i proclami di onestà del Movimento 5 Stelle.
Maurizio Crozza si sofferma sulle contraddizioni delle sette donne ritenute le promotrici della manifestazione.
Domenica prossima, l’ex Ministro dell’Interno Marco Minniti potrebbe sciogliere la sua riserva sulla propria candidatura alla guida del PD.
Crozza lo imita.
Una buona imitazione.
Il problema è che la Pucciarelli si è resa protagonista, negli anni, di dichiarazioni a dir poco discutibili sugli stranieri. Sembra che in alcune occasioni si sia espressa favorevolmente a misure disumane nei confronti dei rom.
Imita l’ex Presidente del Consiglio calcando la mano sulle recenti difficoltà di Berlusconi nel tenere discorsi pubblici del tutto lucidi.
Nei giorni scorsi il Governatore era andato su tutte le furie, scagliandosi contro una donna che ha filmato una malata in gravi condizioni, intubata e completamente ricoperta di formiche all’Ospedale San Giovanni Bosco. Il video è stato poi postato sui social network ed è diventato virale.
La versione caricatura le di De Luca, riprende le parole del Governatore e le esaspera.
Il presidente aveva detto che Napoli e la Campania sono pieni di eccellenze e quella donna, ingrata, invece di chiamare gli infermieri si è preoccupata solo di screditare la sanità campana. Una dichiarazione evidentemente surreale.
Tocca all’editoriale di Vittorio Feltri, un altro momento diventato in breve tempo imperdibile per gli spettatori di Fratelli di Crozza.
Il tema di partenza è l’attacco frontale di Di Maio e Di Battista ai giornalisti. Poi, come al solito nella versione di Crozza, Feltri finisce per insultare i meridionali.
La puntata di Fratelli di Crozza finisce qui.