Flavio Insinna ha aperto la serata insieme al piccolo Daniele Muzio, vincitore della scorsa edizione di Prodigi.
Insinna ha presentato la giuria di quest’edizione: Serena Autieri, Daniel Ezralow, il maestro Peppe Vessicchio e Pippo Baudo.
Le esibizioni sono state valutate anche da una giuria tecnica composta da 100 elementi.
Dopo aver presentato l’orchestra diretta da Mirca Rosciani, l’attrice Nathalie Guetta ha fatto il proprio ingresso sul palco, dicendo “Buongiorno” al pubblico. Flavio Insinna: “E’ il fuso orario di Parigi!”.
Giulia Golia, 12 anni, è stata il primo prodigio di questa terza edizione. Giulia è una cantante che si è esibita con la canzone Un poco di zucchero, tratta dal musical Mary Poppins.
Giulia ha espresso anche ottime doti di attrice.
Pippo Baudo: “Per me, il giudizio è O-TTI-MO!”. Anche Serena Autieri è rimasta senza parole.
Il secondo prodigio della serata è stato Joseph D’Urso, 11 anni. Joseph è un musicista, per la precisione, un pianista. Grazie al pianoforte, Joseph sta ottenendo grande successo con le ragazze…
Joseph D’Urso si è esibito con un medley ideato da lui, mostrando doti incredibili.
Nella presentazione, si è capito poco perché Insinna si è divertito a punzecchiare un’impacciata Nathalie Guetta. Insinna: “L’abbiamo chiamata pure dalla Francia!”.
Tornando a Joseph, Peppe Vessicchio ha sottolineato le sue qualità di compositore.
E’ andato in onda un reportage realizzato in Guinea Equatoriale da Geppi Cucciari. La comica sarda ha fatto il proprio ingresso sul palco, regalando al pubblico qualche battuta sui giudici: “Sono l’unica che Pippo Baudo non si vanta di aver scoperto!”.
Geppi Cucciari ha parlato nel dettaglio del progetto Unicef in Guinea Equatoriale che riguarda strettamente le donne.
Dopo la messa in onda del filmato, si è esibita la cantante e musicista Nelida Karr insieme a due bambine della Guinea Equatoriale.
In Guinea Equatoriale, Geppi Cucciari ha realizzato anche una parodia di Masterchef, intitolata Unichef.
Il terzo prodigio della serata è stata Michela Caprarulo, ballerina di 14 anni. Per inseguire il suo sogno di ballerina, Michela ha già dovuto lasciare la propria famiglia.
Michela si è esibita con l’Habanera dalla Carmen. Anche la ballerina classica ha regalato un’esibizione di alta qualità.
Daniel Ezralow si è complimentata con Michela.
Dopo l’esibizione, Flavio Insinna ha intervistato il signor Sergio, un donatore regolare di Unicef.
Silvia Zappa è stata il quarto prodigio di quest’edizione. Silvia è una cantante di 16 anni.
La ragazza si è esibita con una canzone decisamente impegnativa, I will always love you di Whitney Houston, facendo un’ottima figura.
Serena Autieri: “Mi è arrivata un’emozione incredibile, ho trattenuto le lacrime”.
Nathalie Guetta ha avuto un “blocco mentale” al momento di presentare il ballerino Raimondo Todaro. Flavio Insinna: “Il blocco mentale, l’ho avuto io quando ti ho chiamato!”.
Il ballerino di Ballando con le Stelle ha realizzato un reportage nella Repubblica Democratica del Congo. Il progetto Unicef, in questo caso, ha coinvolto la danza, la capoeira e i bambini vittime di guerra.
Raimondo Todaro ha raccontato la propria esperienza davanti a bambini fortemente denutriti.
Dopo la prima pausa pubblicitaria, abbiamo ritrovato Pippo Baudo sul palco: il conduttore ha proceduto con un appello a favore della lotta contro la fame.
Le esibizioni sono ricominciate con Giuseppe Scaramuzzi, un ballerino di 16 anni. Il padre, per lui, sognava un futuro da calciatore ma la danza ha avuto la meglio.
Giuseppe si è esibito sulle note di Meraviglioso di Domenico Modugno, dimostrando una bella personalità.
Flavio Insinna e Nathalie Guetta hanno presentato Nino Frassica. L’attore siciliano ha esordito così: “Sono stato un prodigio anch’io, sono stato campione di nascondino: sono stato nascosto per 7 mesi!”.
Frassica ha presentato l’esibizione dei suoi bambini prodigi, “7 bambine di cui 4 maschi”: i bambini prodigio di Frassica, però, erano degli adulti… Frassica: “Dovevano fare con me un programma nell’83 che non si è più fatto!”.
I 7 bambini prodigio di Frassica hanno tentato di entrare tutti insieme in una cabina telefonica. Frassica: “Numero riuscito!”.
Successivamente, gli ex bambini prodigio si sono esibiti singolarmente: un ballerino particolarmente in carne ha conquistato Ezralow o “Ozpetek”, così come chiamato da Frassica.
Anche la “piramide umana”, infine, si è rivelata un fallimento…
Carlo Mistretta, sesto prodigio ad esibirsi, è un musicista di 13 anni che, per inseguire il sogno di suonare l’oboe, ha iniziato a studiare in un’altra città, facendo grandi sacrifici.
Carlo si è esibito con Gabriel’s Oboe di Ennio Morricone: un’esibizione da brividi.
Peppe Vessicchio, al termine dell’esibizione, ha sottolineato proprio i sacrifici e l’impegno di Carlo.
Il piccolo Daniele Muzio ha promesso una “vacanza al mare” a chi farà una donazione. Insinna: “Non ti esporre così!”.
Il settimo prodigio della serata è stata Anita Scaravaggi, una ballerina di 12 anni.
Anita si è esibita sulle note di Arrival of the birds e Transformation dei The Cinematic Orchestra.
Daniel Ezralow si è espresso così al termine dell’esibizione: “Sei una ballerina già arrivata!”. Pippo Baudo, invece, ha sottolineato la grande sicurezza di tutti i ragazzi visti stasera.
E’ andato in onda anche un filmato riguardante Elias, bambino dello Yemen, vittima della guerra, che ha ritrovato la speranza grazie alla musica.
Elias si è esibito, con la sua chitarra, davanti al pubblico dello studio di Cinecittà World e ha raccontato anche la propria esperienza con la guerra: “Voglio diventare presidente per far diventare lo Yemen il paese migliore del mondo”.
Le esibizioni sono proseguite con Michele Santaniello, musicista di 16 anni, anche lui pianista.
Michele si è esibito con la “Toccata” in Mi Bemolle di Aram Khachaturian: difficoltà elevatissima, un’esibizione incredibile.
La storia successiva, invece, ha riguardato il Venezuela. In questo caso, è stato il maestro Peppe Vessicchio, ambasciatore Unicef, a realizzare il reportage a Caracas.
Il progetto Unicef, che coinvolge la musica, è a favore dei ragazzi messi a dura prova dalla violenza e da un paese in gravi difficoltà economiche.
Al termine del filmato, abbiamo trovato sul palco Josué, musicista venezuelano di 12 anni, che si è esibito con il suo mandolino, insieme ad altri giovanissimi musicisti.
Il nono e ultimo prodigio che si è esibito nel corso della serata è stata Giorgia Romano, cantante di 15 anni che sogna di diventare una protagonista di musical.
Giorgia ha eseguito The winner takes it all degli ABBA: anche in questo caso, abbiamo assistito ad un’esibizione impeccabile.
Giorgia ha ricevuto i complimenti di Serena Autieri.
Flavio Insinna, invece, ha fatto visita all’Istituto Penale per Minorenni di Airola insieme al rapper Lucariello. E’ andato in onda il filmato riguardante questo progetto Unicef italiano.
Dopo un monologo sulla guerra recitato da Flavio Insinna e Nathalie Guetta, Nelida Karr si è esibita nuovamente con la canzone Nel blu dipinto di blu.
Per quanto riguarda la fase finale della gara, Silvia Zappa è stata scelta come finalista della categoria Canto.
Per la categoria Danza, invece, è stato scelto Giuseppe Scaramuzzo.
Per la categoria Musicisti, infine, la giuria ha scelto Michele Santaniello.
Il vincitore è stato deciso dalla giuria tecnica.
Pippo Baudo, insieme a Flavio Insinna, ha decretato il vincitore: la terza edizione di Prodigi è stata vinta da Michele Santaniello.
Prodigi – La musica è vita, evento televisivo di solidarietà organizzato da Unicef ed Endemol Shine Italy, ha avuto sia il pregio di non ammorbare il pubblico con una serata troppo seriosa che il merito di alternare sapientemente momenti leggeri ad approfondimenti seri senza scadere nel cattivo gusto.
Nathalie Guetta è stata indubbiamente la protagonista della serata: la sua sbadataggine, involontaria o meno, ha regalato momenti giocosi durante la serata, evitando così il rischio di assistere ad un evento troppo impostato e angosciante. Anche Flavio Insinna, che non ha ancora ritrovato la completa serenità dopo i famosi fatti dell’anno scorso, ha giovato della presenza dell’attrice francese, con cui aveva già un ottimo feeling.
L’elemento talent, invece, può anche passare in secondo piano: i nove bravissimi protagonisti della serata che si sono contesi una borsa di studio, infatti, si sono esibiti in quello che possiamo chiamare varietà e non in un comunissimo talent show, nonostante la presenza delle giurie e di quella scrivania davanti al palco che, oramai, incute inquietudine.
Prodigi – La musica è vita è un evento che meriterebbe di avere il suo posto per una serata all’anno a patto che non perda questo piacevole vizio di trattare i drammi che affliggono il mondo con il sorriso e la speranza, senza lasciarsi andare all’enfasi o giocare sul senso di colpa.