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Come ti senti la mattina dopo la vittoria?
Devo dire la verità? uguale a prima, avevo la fortuna e la determinazione di essere già felice prima della vittoria quindi per me è stata solo un’aggiunta di soddisfazione.
Ripartiamo dall’inizio…quando hai deciso di partecipare ad Italia’s Got Talent?
Ho deciso circa 5 giorni prima della mia audizione. Ero a Londra, aprendo la vecchia email ho scoperto che ero stato scelto e che cinque giorni dopo avrei avuto la prima audizione. Ho fatto subito il biglietto per me e la mia ragazza e siamo partiti per Catanzaro.
E il provino come è andato?
Ho portato un pezzo mio, bohemien/gipsy e ho ricevuto quattro Si e una standing ovation, quindi è andata benissimo. Ci siamo divertiti tanto e ho conosciuto fin da subito molte persone, poi, dopo alcuni mesi sono stato invitato per la fase semifinale.
La tua passione per l’armonica invece da dove viene?
E’ nata da bambino quando suonavo con mia nonna e poi l’ho sviluppata in età più adulta quando ho iniziato a sperimentare altri stili di musica con il beatbox. Poi, intorno ai vent’anni, ho iniziato ad unire la beatbox con gli strumenti fino a quando sono arrivato all’armonica con cui mi sono trovato particolarmente bene. Ho iniziato così ad esibirmi per le strade, prima in Sardegna poi a Londra.
Artisti di strada in Sardegna non se ne vedono molti…
Infatti non è molto comune. Ho provato un po’ in Sardegna ma in seguito ad alcuni avvenimenti ho avuto la possibilità di partire per Londra dove c’è molto più feedback da parte delle persone.
Ma quando hai capito che ce la potevi fare a vincere?
La determinazione non manca mai, quando decido di fare qualcosa cerco di essere sempre al cento per cento. Non bado alla vittoria ma voglio dare sempre il massimo ed il pubblico questa volta ha risposto positivamente.
Quale è la prima cosa che hai fatto ieri sera dopo la vittoria?
Sinceramente non me la ricordo. Sul palco c’erano tanti fotografi, gente che mi chiedeva l’autografo, ho avuto un completo offuscamento della vista, ho riattaccato il cervello solo dopo qualche ora perché li per li non riuscivo a capire più niente.
Siete partiti in tanti poi il gruppo si è ristretto, che rapporto avevi con gli altri finalisti?
Bellissimo, soprattutto con Ivan, Kira, Shorty, Marco e Elisa ma con tutti ho stretto un ottimo rapporto di amicizia.
Magari in un futuro vi vedremo esibirvi tutti insieme..
Si, stiamo già progettando delle collaborazioni artistiche. Con Ivan e con gli acrobati e ballerini vorremmo unirci e realizzare degli show da portare in teatro e nei festival.
Che lavoro fai nella vita?
Faccio l’artista di strada da 3 anni, ormai è una professione, mi esibisco ogni giorno nelle strade di Londra. Ho anche uno studio artistico con degli amici e collaboriamo a Londra con alcuni street artists, musicisti e pittori.
Progetti futuri?
Tornare a Londra, continuare a vivere di arte, facendo conto che nulla sia successo e lavorando sempre con la stessa determinazione e naturalità di prima.
E con i 100 mila euro?
Il mio matrimonio per iniziare, un laboratorio d’arte più grande e un progetto sul sociale per insegnare musica a chi vive in strada e non ha trovato la forza di rialzarsi.