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Barbara D’Urso ha giocato tutta la puntata sulle emozioni familiari, sui contrasti tra genitori e figli, in particolare tra figlie e padri famosi, rendendendo in qualche modo al famiglia un covo di incomprensioni, rancori e persino odi. In quest’ottica, le quattro protagonsite hanno reso un buon servgio al programma e alla conduttrice alla ricerca di audience. Soprattutto oggi si è verificato che Domenica Live fosse l0uncio programma del pomeriggio festivo in diretta.
Dunque le “figlie di”, ognuna con le proprie recriminazioni da sbattere sotto i riflettori, hanno monopolizzato la puntata. In particolare Manuela Villa, la veterana di Domenica Live, è stata protagonista di una saga genitoriale che adesso ha un altro concorrente: la storia di Francesca De André, anche lei negli ultimi tempi frequentatrice assidua dello studio di “Carmelita” D’Urso.
La famiglia in tutte le sue sfaccettature è stata ampiamente rappresentata. Vi hanno contribuito anche la presenza di un’altra affezionata ospite della D’Urso, Rita Schillaci, che da settimane vive in una tenda, essendole stato imposto l’abbandono della casa.
L’occasione per Barbara D’Urso è stata ghiotta: ha riesumato infatti tutti i tradimenti della coppia Totò e Rita negli ultimi 30 anni. Da far invidia a un Alfonso Signorini o a un Roberto Alessi.
Il trionfo della famiglia tradizionale c’è stato con un volto rassicurante come Giusy Versace. Successivamente ha fatto il suo ingresso trionfale Al Bano, a reti quasi unificate. Il cantante di Cellino San Marco, appena arrivato in studio, si è lamentato con Massimo Giletti: su Rai 1, Il meglio de L’Arena, stava trasmettendo proprio un’intervista al cantante realizzata diversi mesi fa. Il telespettatore che non sapeva della conclusione de L’Arena della scorsa settimana, poteva pensare anche che Al Bano fosse stato gratificato del dono dell’ubiquità. Questo comportamento ha dato molto fastidio all’artista, che ha redarguito con forza la “concorrenza”.
La parte iniziale, dedicata all’attualità e alla politica, ha avuto come protagonista Silvia Kranz, il terrore dei “furbetti del cartellino”, ovvero gli assenteisti. Tra gli intervenuti, Alessandra Mussolini e Matteo Salvini