Questa puntata speciale va in onda giovedì 10 gennaio alle 20:30 nella fascia dell’access prime time di Rai 1.
Sarà un vero e proprio evento che l’esperto musicale Vincenzo Mollica ha messo insieme ripercorrendo in questo modo tutta la carriera del cantautore genovese.
Molte interviste proposte nello speciale sono state realizzate in esclusiva dallo stesso giornalista. Non vedremo soltanto parole ma anche musica. Infatti nel corso della puntata Fabrizio De André interpreta alcuni dei brani più belli e famosi del suo repertorio.
Considerato uno dei più grandi cantautori italiani di tutti i tempi, De André è conosciuto anche con l’appellativo di Faber, dovuto alla sua grande amicizia con Paolo Villaggio. Infatti fu proprio l’interprete di Fantozzi a conferirgli questo nomignolo che De Andrè si è portato dietro e che fa riferimento al suo grande amore per i pastelli colorati di una ditta il cui nome era proprio Faber-Castell.
Vincenzo Mollica metterà in evidenza come il cantautore non raccontava sogni ma la pura realtà. Era un uomo che amava gli ultimi della terra, gli emarginati, e non sopportava il conformismo. Lui stesso diceva di sé «non sono un cantante per bene, non sono un intellettuale». Ma nei versi delle sue canzoni esprimeva l’inesprimibile con parole talmente semplici e accessibili a tutti da farlo amare da un pubblico trasversale.
A 20 anni di distanza dalla morte, come sottolinea più volte Vincenzo Mollica nello speciale, la mancanza di De Andrè si fa sentire. La sua città Genova, gli riserva per l’occasione molte celebrazioni sicuramente ci saranno altre trasmissioni televisive che lo ricorderanno, ma forse la maniera migliore per ricordarlo è riascoltare le sue canzoni. Ed è quello che fa lo speciale realizzato da Vincenzo Mollica.
Tra l’altro, pescando nel suo immenso repertorio, riascolteremo “La canzone di Marinella” e Vincenzo Mollica ci spiegherà che era il lato B del disco Valzer per un amore. Si dovette aspettare l’interpretazione e la versione di Mina perché il brano diventasse uno dei più popolari dell’universo musicale italiano della seconda metà del ‘900.
Le canzoni che ascolteremo, intervallate alle interviste, mostrano un De Andrè la cui ispirazione è soprattutto la realtà. Lo dimostrano altri brani come ad esempio La guerra di Piero e la stessa canzone La canzone di Marinella è ispirata alla cronaca di una prostituta uccisa e buttata in mare.
Analogamente per Bocca di rosa, l’ispirazione venne da un fatto realmente accaduto. Un giorno entra a casa di Fabrizio De Andrè una ragazza. Lui ancora giovanissimo pensò subito, guardandola in viso, che non era una prostituta ma soltanto una ragazza che amava e si faceva amare.
Via del Campo invece nacque da un’avventura realmente accaduta a Genova. Raccontava De André di avere incontrato una bella ragazza. Quando lui volle sapere l’età, la giovane tira fuori la carta d’identità e scoprì che si chiamava Giuseppe. Oggi non se ne stupirebbe più nessuno.